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Compleanno Galeazzi, il racconto di un giorno memorabile

lunedì 20 Maggio 2019

Compleanno Galeazzi, il racconto di un giorno memorabile


ROMA, 20 maggio 2019 – “Galleggiante Rino e Giampiero Galeazzi”. Da sabato scorso, e proprio nell’anno del Centenario, si chiama così il simbolo del Circolo Canottieri Roma sul Tevere, il quartier generale di generazioni di atleti: ragazzi, ragazze, uomini e donne con il giallorosso sulle spalle e nel cuore. Si chiama così in onore di un allenatore rivoluzionario, un tecnico che negli anni ’60 cambiò le metodologie di allenamento, il modo stesso di stare su quella barca, di “usarla – parole sue – come un violino”. Uno strumento musicale somma di forza, coraggio, caparbietà, ma soprattutto cuore. E si chiama così anche in onore di Gian Piero (in origine il nome sarebbe composto, ma il diretto interessato utilizza da sempre entrambe le versioni) Galeazzi, un mito del giornalismo sportivo, il “Bisteccone” nazionale che sabato spegneva 73 candeline. Per il Circolo Canottieri Roma il socio storico che, grazie agli insegnamenti e agli allenamenti del padre, ha conquistato la gloria. Tutto ciò prima che entrasse nelle case di tutti gli italiani, che raccontasse loro lo sport, che li intrattenesse con la sua simpatia e la sua spontaneità.


“A memoria mia, non avevo mai visto nulla di simile”. Ci ha detto così, sabato, un vecchio fiumarolo guardando quel barcone solcare il Tevere. Il barcone con a bordo Gian Piero Galeazzi e scortato dalle barche dei Circoli remieri storici della Capitale ciascuno con la propria bandiera. Da Ponte Risorgimento fino al galleggiante del Circolo Canottieri Roma. Sorpresa: su un 4 jole anche Susanna, la figlia di Gian Piero che ha iniziato da una decina di giorni a praticare canottaggio. “Mia figlia con i remi in mano! – ha esclamato lui commosso – La storia siamo noi, ragazzi!” Ad aspettare l’arrivo del barcone, oltre alla nipotina Greta, al figlio Gianluca e alla moglie Laura, una parata di ospiti. Dal ct della Nazionale di calcio Roberto Mancini all’ex calciatore Bruno Giordano, che ha ricordato l’onnipresenza di Bisteccone ai tempi del Napoli di Maradona. Dal numero 1 dello sport italiano Giovanni Malagò, che ha fatto dono al festeggiato della medaglia d’oro di Roma ’60, al segretario generale del Coni nonché ex canottiere Carlo Mornati. E ancora il collega giornalista Jacopo Volpi e il presidente del comitato regionale Lazio della Fic Giuseppe Antonucci con il vicepresidente Massimo Iaccarini.


Accompagnato dal vicepresidente del club Stefano Brusadelli, dal segretario generale Marcello Scotto e dal consigliere alle Manifestazioni Edmondo Mingione che ha curato fin nei dettagli la giornata di sabato, il presidente del Circolo Canottieri Roma Massimo Veneziano ha scoperto la targa per poi improvvisarsi intervistatore sul barcone, dove era già presente, per “Domenica In”, Romina Carrisi Power. Toccante il successivo “alzaremi” da parte degli equipaggi in acqua. Più tardi, la cena di gala, che ha visto la presenza di Mara Venier, colei la quale sdoganò quel soprannome diventato leggenda. La celebre conduttrice tv è arrivata accompagnata dall’attore Jerry Calà. Sono stati loro a dare idealmente il via alla serata sulle note de “Il mondo” eseguita da Alfio Bonanno, tenore italo-australiano scoperto dalla stessa Venier. Successivamente, commozione pura mentre in sala venivano proiettate le immagini da “Domenica In” e delle leggendarie telecronache di canoa e canottaggio. Emozione anche per l’ex canoista Antonio Rossi e per l’oggi direttore tecnico del canottaggio C.C. Roma Bruno Mascarenhas, raccontati proprio da Bisteccone in quello stile inconfondibile e inimitabile.


Proiettato inoltre il video realizzato dallo staff di Antonio Romano, ideatore del logo del Centenario e fresco di nomina a socio onorario. Una lunga carrellata sulla storia del Circolo Canottieri Roma in grado di inumidire gli occhi dei canottieri di ieri e di oggi. Per quest’ultima categoria (sebbene qui dovremmo scomodare anche il domani) erano presenti Giulio Acernese, Leonardo Calabrese ed Emanuele Giarri. Tra una portata e l’altra della cena, i bellissimi intermezzi musicali con il chitarrista Giandomenico Anellino e con il duo al pianoforte composto da Cristiana Pegoraro e Lorenzo Porzio, ieri campione di canottaggio oggi assai apprezzato musicista e direttore d’orchestra. A chiudere la parata degli ospiti musicali, l’attrice e cantante Elena Bonelli, che ha raccolto applausi con alcuni mitici brani della tradizione romana. In chiusura, e prima del dj set del grande Mario Politanò, l’immancabile torta di compleanno. Un gustoso millefoglie servito privo di una delle fragoline di guarnizione. Colpa di un monello chiamato Gian Piero…

Ufficio stampa CC Roma