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Campionati Europei di Racice. Risultati e resoconti BATTERIE

venerdì 26 Maggio 2017

Campionati Europei di Racice. Risultati e resoconti BATTERIE


RACICE, 26 maggio 2017


OTTO SENIOR MASCHILE
Prima batteria – i primi due in finale gli altri ai recuperi: A 43 colpi è la Romania che impone il proprio passo nella prima batteria dell’ammiraglia, con l’Italia che in acqua 2 e guidata al timone da Enrico D’Aniello scende subito alla ricerca del passo migliore, transitando quarta ai 500 metri affiancata all’Olanda e a un secondo e mezzo dai battistrada. La Romania continua la propria marcia con la Polonia all’esterno che cerca di inserirsi per la vittoria, mentre l’armo azzurro realizza metro dopo metro di non poter lottare per le prime due posizioni e sceglie di mantenere le forze per giocarsi tutto nel recupero. Sul finale l’ammiraglia polacca rinviene pericolosamente sulla Romania che però ha le forze per l’ultimo guizzo e andare a vincere. Polonia anch’essa in finale, Italia quinta e ai recuperi con Olanda e Gran Bretagna. 1. Romania (Mihaita-Vasile Tiganescu, Cosmin Pascari, Constantin Adam, Adrian Damii, Alexandru Matinca, Sergiu-Vasile Bejan, Cristi-Ilie Pirghie, Alexandru-Cosmin Macovei, Adrian Munteanu) 5.42.96, 2. Polonia (Zbigniew Schodowski, Mateusz Wilangowski, Ryszard Ablewski, Robert Fuchs, Marcin Brzezinski, Bartosz Modrzynski, Mikolaj Burda, Michal Szpakowski, Daniel Trojanowski) 5.43.58, 3. Olanda (Boaz Meylink, Kaj Hendriks, Tone Wieten, Roel Braas, Ruben Knab, Mechiel Versluis, Robert Luecken, Bjorn Van Den Ende, Diederik Van Engelenburg) 5.45.20, 4. Gran Bretagna (Lance Tredell, Tom Jeffery, Samuel Arnot, Cameron Buchan, Tom Ransley, Adam Neill, James Rudkin, Thomas Ford, Henry Fieldman) 5.46.58, 5. Italia (Mario Paonessa-Fiamme Gialle, Davide Mumolo-SC Elpis, Luca Parlato-Marina Militare, Emanuele Liuzzi-Fiamme Oro, Cesare Gabbia-SC Elpis, Jacopo Mancini-Tevere Remo, Leonardo Pietra Caprina-CC Aniene, Paolo Perino-Fiamme Gialle, Enrico D’Aniello-SC Amalfi) 6.04.51
Seconda batteria – i primi due in finale gli altri ai recuperi: 1. Germania (Johannes Weissenfeld, Felix Wimberger, Maximilian Planer, Torben Johannesen, Jakob Schneider, Malte Jakschik, Richard Schmidt, Hannes Ocik, Martin Sauer) 5.47.55, 2. Russia (Anton Zarutskiy, Alexander Kornilov, Ivan Podshivalov, Nikita Morgachev, Artem Kosov, Georgij Efremenko, Ivan Balandin, Alexander Kulesh, Pavel Safonkin) 5.49.46, 3. Ucraina (Vladyslav Bogoiavlenskyi, Maksym Boklazhenko, Dmytro Hula, Anton Kholyaznykov, Artem Verestiuk, Anton Bondarenko, Dmytro Mikhay, Artem Moroz, Oleksandr Konovaliuk) 5.55.39, 4. Bielorussia (Artsem Melnikau, Dzianis Suravets, Yauhen Aliakhnovich, Dzmytry Belaus, Mikalai Sharlap, Raman Vaitovich, Dzmitry Vyberanets, Ihar Pashevich, Piotr Piatrynich) 5.59.56


QUATTRO DI COPPIA SENIOR MASCHILE
Prima batteria – il primo in finale gli altri ai recuperi
: E’ l’Olanda a fare l’andatura allo start di questa batteria del quadruplo Senior, dove Battisti, Panizza, Gentili e Fiume sono in sesta corsia. Le prime schermaglie per la leadership vedono prima la Russia passare l’Olanda e successivamente la Lituania insediarsi in testa poco prima della metà gara, con poche briciole di centesimi sull’armo olandese mentre Battisti e compagni inseguono in terza posizione, tallonato dall’Ucraina. Il terzo quarto vede allungarsi le maglie di questa batteria, la Lituania conduce sempre sull’Olanda ma ora il vantaggio è superiore ai tre secondi, mentre l’Italia staziona in terza piazza. Nessun ribaltamento di nota nello sprint finale: lituani nettamente primi, e diretti in finale, gli altri ai recuperi, compresa l’Italia terza a due secondi dall’Olanda. 1. Lituania (Dovydas Nemeravicius, Martynas Dziaugys, Rolandas Mascinkas, Aurimas Adomavicius) 5.51.03, 2. Olanda (Nicolas Van Sprang, Koen Metsemakers, Abe Wiersma, Freek Roobers) 5.55.72, 3. Italia (Romano Battisti-Fiamme Gialle, Andrea Panizza-SC Lario, Giacomo Gentili-Fiamme Gialle-SC Bissolati, Emanuele Fiume-Fiamme Gialle-Pro Monopoli) 5.57.95, 4. Ucraina (Sergii Gryn, Artem Morozov, Olexandr Nadtoka, Ivan Dovgodko) 6.02.79, 5. Russia (Vladislav Ryabcev, Viacheslav Mikhaylevskiy, Andrey Piotapkin, Pavel Sorin) 6.08.99, 6. Romania (Alexandru Chioseaua, Mugurel Vasile Semciuc, Andrei-Alexandru Tanasa, Gheorghe-Robert Dedu) 6.25.30
Seconda batteria – il primo in finale gli altri ai recuperi: 1. Norvegia (Martin Helseth, Nils Jakob Hoff, Jan Helvig, Olaf Tufte) 5.53.15, 2. Gran Bretagna (Thomas Barras, Jack Beaumont, Jonathan Walton, Peter Lambert) 5.55.04, 3. Polonia (Dominik Czaja, Dariusz Radosz, Wiktor Chabel, Adam Wicenciak) 5.56.62, 4. Germania (Samuel Tieben, Philipp Syring, Maximilian Fraenkel, Tim Grohmann) 6.00.08, 5. Estonia (Kaur Kuslap, Geir Suursild, Sten-Erik Anderson, Kaspar Taimsoo) 6.09.36, 6. Repubblica Ceca (Vojtech Rimak, Tomas Emr, Martin Basl, Matyas Klang) 6.16.86


DOPPIO PESI LEGGERI FEMMINILE
Prima batteria – il primo in finale gli altri ai recuperi
: 1. Francia (Laura Tarantola, Clair Bove) 7.08.20, 2. Gran Bretagna (Katherine Copeland, Emily Craig) 7.08.87, 3. Romania (Ionela-Livia Lehaci, Gianina-Elena Beleaga) 7.12.88, 4. Germania (Fini Sturm, Leonie Pless) 7.25.96, 5. Grecia (Thomais Emmanoulidou, Maria Pergouli) 7.31.18, 6. Polonia (Weronika Deresz, Martyna Mikolajczak) 7.58.15
Seconda batteria – il primo in finale gli altri ai recuperi: Il collaudato equipaggio azzurro di Rodini e Cesarini vuol dire subito la sua in una batteria che porta solo il vincitore in finale, e ai 500 metri le due italiane sono già in testa con quasi due secondi sulla Svizzera. L’Italia fa sempre l’andatura, ma proprio di fianco a loro risale l’Olanda, che ai 1000 metri segue le azzurre a oltre due secondi e mezzo di distanza. L’incedere delle olandesi non si placa e anzi aumenta il ritmo dell’armo Oranje, che continua a rosicchiare centimetri al doppio azzurro, fino ad avvicinarle a meno di un secondo e mezzo al penultimo rilevamento. Si prospetta un finale incandescente per Rodini e Cesarini, che mettono tutte loro stesse negli ultimi 500 metri, riuscendo a rintuzzare gli attacchi dell’Olanda e condannando le dirette inseguitrici ai recuperi, mentre loro per meno di nove decimi accedono direttamente alla finalissima. Italia in finale. 1. Italia (Valentina Rodini-Fiamme Gialle, Federica Cesarini-Gavirate) 7.09.00, 2. Olanda (Ilse Paulis, Marieke Keijser) 7.09.86, 3. Svizzera (Frederique Rol, Pauline Delacroix) 7.20.69, 4. Danimarca (Mathilde Persson, Juliane Rasmussen) 7.30.26, 5. Repubblica Ceca (Zuzana Necasova, Kristyna Neuhortova) 7.36.63


DOPPIO FEMMINILE
Prima batteria – il primo in finale gli altri ai recuperi: partenza regolare, ma non velocissima delle due atlete azzurre che si piazzano in seconda posizione al passaggio della prima frazione dietro alla Germania che fa l’andatura e davanti alla Repubblica Ceca terza. Situazione immutata anche al passaggio dei 1000 metri con le azzurre che, sempre seconde, iniziano a rosicchiare il distacco dalla Germania e al passaggio dei 1500 l’Italia è prima nettamente. Gli ultimi trecento metri sono un assolo delle due portacolori italiane che staccano ancora di più la barca tedesca e quella ceca, mettendo al sicuro l’accesso diretto alla finalissima per le medaglie. 1. Italia (Kiri Tontodonati-Cus Torino, Stefania Gobbi-SC Padova) 7.04.98, 2. Repubblica Ceca (Kristyna Fleissnerova, Lenka Antosova) 7.08.76, 3. Germania (Carlotta Nwajide Julia Leiding) 7.09.58, 4. Norvegia (Thea Helseth, Marianne Madsen) 7.18.85, 5. Svizzera (Pascale Walker, Andrea Fuerholz) 7.22.83, 6. Francia (Julie Voirin, Flavie Bahuaud) 7.27.44.
Seconda batteria – il primo in finale gli altri ai recuperi: 1. Olanda (Lisa Scheenaard, Marloes Oldenburg) 7.05.81, 2. Polonia (Olga Michalkiewicz, Joanna Hentka) 7.08.28, 3. Gran Bretagna (Georgia Francis, Emily Carmichael) 7.11.64, 4. Russia (Alexandra Smirnova, Mariia Potecevich) 7.22.01, 5. Ucraina (Olha Hurkovska, Anna Kontseva) 7.24.69


DUE SENZA MASCHILE
Prima batteria – i primi due in finale gli altri ai recuperi
: 1. Francia (Valentin Onfroy, Theophile Onfroy) 6.37.86, 2. Serbia (Milos Vasic, Nenad Bedik) 6.44.30, 3. Repubblica Ceca (Jakub Podrazil, Lukas Helesic) 6.50.54, 4. Spagna (Alexander Sigurbjonsson, Pau Vela Maggi) 6.55.37, 5. Germania (Anton Braun, Felix Drahotta) 7.21.17
Seconda batteria – i primi due in finale gli altri ai recuperi: Italia bronzo olimpico della specialità in acqua 2, ma con i due bronzi olimpici del quattro senza Lodo e Vicino, mentre Abagnale e Di Costanzo hanno già dominato la batteria del quattro senza con gli altri due reduci del podio di Rio 2016 Castaldo e Montrone. Il due senza azzurro parte fortissimo e ai 500 metri è già in testa con oltre due secondi e mezzo di vantaggio sull’Olanda seconda mentre la Gran Bretagna è terza. Italia ancora in testa a metà gara, con Olanda e Gran Bretagna che però non mollano, e ai 1500 metri sono due e mezzo e tre e sette decimi i secondi di vantaggio azzurri sugli Oranje e sui Sudditi di Sua Maestà. Il duo olandese fa di tutto per impensierire Lodo e Vicino, passano i 40 colpi ma i due azzurri non si scompongono, mantengono il colpo lucido e preciso in acqua e in chiusura contengono l’arrembante equipaggio dell’Olanda. Italia prima e in finale. 1. Italia (Matteo Lodo, Giuseppe Vicino-Fiamme Gialle) 6.30.15, 2. Olanda (Lex Van Den Herik, Bo Wullings) 6.31.57, 3. Gran Bretagna (Jacob Dawson, Matthew Rossiter) 6.33.05, 4. Bielorussia (Dzmitry Furman, Siarhei Valadzko) 6.45.03, 5. Ungheria (Adrian Juhasz, Bela Simon Jr) 6.50.26


DUE SENZA FEMMINILE
Prima batteria – il primo in finale gli altri ai recuperi
: 1. Gran Bretagna (Karen Bennett, Holly Norton) 7.26.42, 2. Romania (Madalina Beres Laura Oprea) 7.36.04, 3. Francia (Lea Duret, Claire Chanut) 7.44.42, 4. Ucraina (Alla Sarkanych, Darya Galagan) 8.03.54
Seconda batteria – il primo in finale gli altri ai recuperi: Un solo posto valido per la finale nel due senza femminile, con le azzurre Serafini e Pelacchi in acqua 1 a contrastare Spagna e Danimarca. Le danesi scelgono di fare una gara d’attacco e si piazzano subito in testa, con le due italiane in seconda posizione. Lo strapotere delle danesi però appare subito evidente, ai 500 metri le azzurre sono ancora seconde ma non ad immediato ridosso della Danimarca, copione che si ripete a metà gara, dove il distacco di Serafini e Pelacchi dalle battistrada è di quasi sette secondi. La seconda parte di gara altro non fa che confermare quanto visto nella prima parte, con la Danimarca che va a vincere e a prendersi il pass per la finale, mentre le azzurre chiudono seconde, con oltre quattro secondi di vantaggio sulla Spagna, anch’essa ai recuperi. 1. Danimarca (Hedvig Rasmussen, Christina Johansen) 7.21.72, 2. Italia (Giorgia Pelacchi-SC Lario, Ludovica Serafini-CC Aniene) 7.36.26, 3. Spagna (Valeria Palma Vallejo, Maria Ortiz Fermandez) 7.40.84


DOPPIO PESI LEGGERI MASCHILE
Prima batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Francia (Pierre Houin, Jeremie Azou) 6.26.97, 2. Spagna (Jesus Gonzales Alvarez, Patricio Rojas Aznar) 6.35.03, 3. Danimarca (Mathias Larsen, Emil Espensen) 6.37.15, 4. Portogallo (Pedro Fraga, Nuno Mendes) 7.02.55, 5. Repubblica Slovacca (Marcos Sloboda, Richard Vanco) 7.09.70, 6. Finlandia (Kasper Hirvilampi, Joonas Petaejaeniemi) 7.14.31
Seconda batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Germania (Lucas Schaefer, Jason Osborne) 6.37.53, 2. Gran Bretagna (Peter Chambers, Will Fletcher) 6.43.94, 3. Olanda (Jort Van Gennep, Bart Lukkes) 6.45.45, 4. Turchia (Huseyin Kandemir, Enes Kusku) 6.50.53, 5. Svezia (Bo Axel Ekros, Martin Johansson) 7.05.41
Terza batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Polonia (Jerzy Kowalsky, Milosz Jankowski) 6.25.93, 2. Irlanda (Gary O’Donovan, Paul O,Donovan) 6.32.15, 3. Russia (Anton Kuranov, Nazar Lifshitc) 6.36.38, 4. Svizzera (Andri Struzina, Florin Rueddi) 6.40.60, 5. Austria (Florian Berg, Markus Lemp) 6.57.63,
Quarta batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi: E’ proprio il doppio leggero di Ruta e Oppo e schizzare fuori dai blocchi per primo e a insediarsi al comando della quarta e ultima batteria della specialità. Solo il primo va diretto in semifinale, e il doppio azzurro cerca subito di imporsi, transitando in testa ai 500 metri con oltre due secondi di margine sull’Ucraina prima inseguitrice. Ben 36 i colpi sul carrello del doppio leggero azzurro, che nella seconda frazione subisce però il rientro delle agguerritissime Ucraina e Ungheria, davanti agli azzurri all’altezza della metà gara. E’ un fuoco di paglia però quello ungherese, Ruta e Oppo lo sanno e ai 1500 metri sono nuovamente in testa, con quasi quattro secondi grazie ad una straordinaria terza frazione sull’equipaggio secondo, quello ceco. Negli ultimi 500 metri nessuno può fermare più la corsa del doppio pielle italiano, ormai saldamente in testa e nettamente primo al traguardo, con oltre sette secondi sui padroni di casa. Italia in semifinale. 1. Italia (Pietro Willy Ruta-Fiamme Oro, Stefano Oppo-Carabinieri) 6.30.77, 2. Repubblica Ceca (Jiri Simanek, Moroslav Vrastil Jr) 6.38.08, 3. Ucraina (Stanislav Kovalov, Igor Khmara) 6.39.94, 4. Grecia (Panagiotis Magdanis, Spyridon Giannaros) 6.46.82, 5. Ungheria (Peter Csiszar, Bence Tamas) 6.54.73


SINGOLO PESI LEGGERI MASCHILE
Prima batteria – i primi due in semifinale gli altri ai recuperi
: Deve arrivare nelle prime due posizioni Andrea Micheletti per saltare i recuperi e accedere direttamente in semifinale, ed è terzo l’azzurro al primo rilevamento, dove guida l’ungherese Galambos sul greco Konsolas. Cresce però nel secondo quarto l’intensità in acqua del singolista leggero azzurro, che rimonta la Grecia insediandosi in seconda posizioone a metà gara, a un secondo e mezzo dall’Ungheria ma tallonato però ad appena tre decimi dalla Bulgaria rappresentata da Vasilev. Poco più di 30 i colpi in acqua di Micheletti, quanto basta per distanziare ancora il bulgaro e consolidare la seconda posizione alle spalle di Galambos, sempre prima. Nel finale l’azzurro deve guardarsi le spalle esclusivamente da Vasilev, che crolla letteralmente nell’ultimo quarto, permettendo a Micheletti di rifiatare e di concludere in tutta tranquillità al secondo posto questa batteria del singolo pielle. Italia in semifinale. 1. Ungheria (Peter Galambos) 6.59.92, 2. Italia (Andrea Micheletti-Fiamme Oro) 7.01.73, 3. Bulgaria (Nedelcho Vasilev) 7.09.19, 4. Croazia (Luka Radonic) 7.15.62, 5. Grecia (Eleftherios Konsolas) 7.17.52, 6. Svezia (Filip Nilsson) 7.21.48
Seconda batteria – i primi due in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Norvegia (Kristoffer Brun) 6.58.34, 2. Svizzera (Michael Schmid) 7.00.87, 3. Repubblica Slovacca (Lukas Babac) 7.08.22, 4. Austria (Paul Sieber) 7.08.63, 5. Turchia (Enes Yenipazarli) 7.09.37, 6. Finlandia (Juho-Pekka Petaejaeniemi) 7.16.14
Terza batteria – i primi due in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Belgio (Niels Van Zandweghe) 7.00.48, 2. Francia (Stany Delayre) 7.02.89, 3. Polonia (Artur Mikolajczewski) 7.08.67, 4. Slovenia (Rajko Hrvat) 7.12.77, 5. Repubblica Ceca (Jan Cincibuch) 7.22.72


SINGOLO PESI LEGGERI FEMMINILE
Prima batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi
: 1. Irlanda (Denise Walsh) 7.44.85, 2. Danimarca (Aja Runge Holmegaard) 7.49.49, 3. Polonia (Joanna Dorociak) 7.49.90, 4. Repubblica Ceca (Monika Novakova) 8.05.07, 5. Portogallo (Joanna Bracco) 8.08.19
Seconda batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Svizzera (Patricia Merz) 7.42.51, 2. Germania (Leonie Pieper) 7.49.04, 3. Austria (Anja Manoutschehri) 7.52.28, 4. Lettonia (Olga Svirska) 7.58.078, 5. Ungheria (Syham Abid) 8.06.99
Terza batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: Al battesimo del fuoco Clara Guerra, campionessa mondiale Junior del singolo femminile con tanto di record mondiale lo scorso anno a Rotterdam e ora in gara tra le Pesi Leggeri. La presenza nel gruppo della svedese Fredh, in medaglia a Rotterdam lo scorso anno, non spaventa le concorrenti, bravissime a dar vita ad una batteria combattutissima, dove l’azzurra vuole dire la sua. Colpo su colpo, la più titolata svedese prende la testa della corsa ma infiamma alle sue spalle la battaglia per le altre due posizioni valide per il passaggio del turno, con Guerra che insediatasi in seconda piazza non accenna ad abbandonare la posizione. Emma Fredh va a vincere la batteria, ma alle sue spalle ad appena tre secondi piomba sul traguardo il singolo di Clara Guerra, che si difende alla grande dagli attacchi della russa Lebedeva e dell’olandese Kraak, terza e quarta rispettivamente a poco più di mezzo secondo e un secondo dall’azzurra. Italia in semifinale. 1. Svezia (Emma Fredh) 7.39.52, 2. Italia (Clara Guerra-Pro Monopoli) 7.41.43, 3. Russia (Anastasia Lebedeva) 7.42.01, 4. Olanda (Amber Kraak) 7.42.56


SINGOLO MASCHILE
Prima batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi
: 1. Serbia (Marko Marjanovic) 6.39.22, 2. Turchia (Fuad Rafail) 6.44.13, 3. Ungheria (Bendeguz Petervari-Molnar) 6.44.63, 4. Olanda (Stefan Broenink) 6.45.45, 5. Spagna (David Prada Fernandez) 6.51.19, 6. Georgia (Levan Bikaia) 7.11.21
Seconda batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Francia (Hugo Boucheron) 6.50.20, 2. Svizzera (Nico Stahlberg) 6.51.67, 3. Lituania (Armandas Kelmelis) 7.08.38, 4. Danimarca (Sverri Nielsen) 7.10.37, 5. Azerbaijan (Aleksandar Aleksandrov) 7.12.35, 6. Albania (Daniel Lazaj) 7.30.55
Terza batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Repubblica Ceca (Ondrej Synek) 6.55.27, 2. Germania (Tim Ole Naske) 6.58.57, 3. Finlandia (Robert Ven) 7.00.61, 4. Bulgaria (Boris Yotov) 7.12.13, 5. Grecia (Vasielois Angelopoulos) 7.15.75, 6. Norvegia (Erik Solbakken) 7.21.42.
Quarta batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi: Il croato Damir Martin prende subito il comando delle operazioni in questa quarta e ultima batteria del singolo Senior, dove l’alfiere della SC Padova Simone Martini battaglia in terza corsia. Solo il primo va in semifinale, ed è effettivamente difficile per tutti contrastare lo strapotere del croato vicecampione olimpico in carica, saldamente in testa per tutto il percorso. Martini, come il resto degli avversari, opta per serbarsi le forze per i recuperi, e chiude in quarta posizione, lasciandosi alle spalle la Romania. Italia ai recuperi. 1. Croazia (Damir Martin) 6.55.72, 2. Bielorussia (Stanislau Shcharbachenia) 7.00.46, 3. Svezia (Anders Bacheus) 7.01.29, 4. Italia (Simone Martini-SC Padova) 7.05.38, 5. Romania (Marian-Florian Enache) 7.06.78


QUATTRO SENZA MASCHILE
Prima batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi
: 1. Olanda (Harold Langen, Jasper Tissen, Vincent Van Der Want, Govert Viergegever) 5.57.09, 2. Spagna (Jon Carazo Tobar, Jaime Canalejo Pazos, Ismael Montes, Javier garcia Ordonez) 5.59.93, 3. Germania (Wolf-Niclas, Finm Schoroeder, Christopher Reinhardt) 6.03.75, 4. Svizzera (Silvan zehnder, Morton Schubert, Nicolas Kamber, Benjamin Hirsch) 6.09.34, 5. Grecia (Angelos Giannatzis, Apostolos Giannatzis, Stefanos Ntouskos, Ninos Nikolaidis) 6.29.07
Seconda batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: L’Italia, campione mondiale e bronzo olimpico in carica della specialità, lascia sfogare la Russia in partenza ma dopo pochi colpi prende il comando di questa batteria del quattro senza, facendo subito la voce grossa ai 500 metri su russi e cechi. L’assolo italiano si traduce in un allungo fino a metà gara, dove le posizioni sono ben definite con gli azzurri nettamente primi su Russia e Repubblica Ceca. 38 i colpi al minuto tenuti dal capovoga Montrone, un passo che lascia scorrere comunque fluido il quattro senza azzurro, che dopo essere passato in testa anche all’ultimo rilevamento va a chiudere senza problemi in testa una batteria dominata sin dalle prime battute. Italia in semifinale. 1. Italia (Marco Di Costanzo-Fiamme Oro, Giovanni Abagnale-Marina Militare, Matteo Castaldo-RYCC Savoia, Domenico Montrone-Fiamme Gialle) 5.59.73, 2. Russia (Alexandr Stradaev, Daniil Andrienko, Semen Yaganov, Grigorii Shchulepov) 6.02.69, 3. Repubblica Ceca (Kormel Altman, Jan Potucek, Jakub Paroulek, Jakub Makovicka) 6.14.92, 4. Croazia (Tomislav Sain, Danijel Plisic, Bernard Samardzic, Leon Mikulic) 6.33.41, 5. Serbia (Aleksandar Bedik, Igor Lucic, Igor Djeric, Damjan Lazic) 6.57.52
Terza batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Gran Bretagna (Matthews Tarrant, William Satch, Callum MacBrierty, Mohamed Sbihi) 5.59.71, 2. Francia (Benoit Demey, Benoit Brunet, Julien Montet, Edouard Jonville) 6.01.27, 3. Romania (Cristian Ivascu, Vlad-Dragos Aigoboae, Ciprina Tudosa) 6.01.76, 4. Lituania (Dominykas Jancionis, Mantas Juskevicius, Povilas Stankunas, Saulis Ilonis) 6.04.48


DOPPIO MASCHILE
Prima batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi:
1. Bielorussia (Dzianis Mihal, Pilip Pavukou) 6.19.71, 2. Bulgaria (Georgi Bozhilov, Kristian Vasilev) 6.20.49, 3. Romania (Ioan Prundeanu, Vasile Agafitei) 6.25.37, 4. Ungheria (Gergely Papp, Josezsef Matheisz) 6.29.16, 5. Gran Bretagna (Zak Lee-Green, Frazier Christie) 6.30.81
Seconda batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Polonia (Miroslaw Zietarski, Mateusz Biskup) 6.17.40, 2. Lituania (Mindaugas Griskonis, Saulius Ritter) 6.21.43, 3. Estonia (Allar Raja, Tonu Endrekson) 6.35.59, 4. Ucraina (Yuriy Ivanov Oleksandr Lukianenko) 6.44.43
Terza batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi:
Ottima la partenza degli azzurri, subito in testa allo start e al primo rilevamento, dove passano con oltre tre secondi sulla Svizzera ultima. La marcia degli italiani prosegue anche nel secondo quarto di gara, con il doppio di Mondelli e Rambaldi che a 34 colpi al minuto guida la carovana anche ai 1000 metri, con la Germania a inseguire a poco meno di due secondi. Gli occhi sono sull’armo svizzero, ancora quarto e momentaneamente fuori dai giochi per la semifinale che però non demorde e rimane in lotta per il passaggio, anche se il distacco dagli azzurri ai 1500 metri è di quasi tre secondi e mezzo. L’Italia perde qualcosa del vantaggio sulla Germania, ma il rush finale incorona gli azzurri, primi per appena due decimi sui tedeschi, mentre la Svizzera corona la sua rimonta chiudendo terza e condannando la Francia ai recuperi. Italia in semifinale. 1. Italia (Filippo Mondelli-SC Moltrasio, Luca Rambaldi-Fiamme Gialle) 6.15.96, 2. Germania (Max Appel, Timo Piontek) 6.16.20, 3. Svizzera (Barnabe Delarze, Roman Roeoesli) 6.16.81, 4. Francia (Mickael Marteau, Thibaut Verhoeven) 6.17.29

Tabella Riassuntiva Risultati Azzurri
Speciae Europei Assoluti e PL – Racice