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Londra 2012: la FISA analizza il test Mondiale Junior

lunedì 8 Agosto 2011

Londra 2012: la FISA analizza il test Mondiale Junior

ROMA, 08 agosto 2011 – Dopo le prove generali, l’analisi dei risultati. A meno di un anno dai Giochi Olimpici, i Mondiali Junior sono serviti al Locog (Comitato Organizzatore Londra 2012), alla Fisa ed al Cio per capire cosa funziona bene e cosa, invece, c’e’ ancora da migliorare.

Matt Smith (executive director Fisa) parla degli accessi al Dorney Lake per gli spettatori. “Arriveranno da Windsor, da una delle tre stazioni ferroviarie o da uno dei quattro parcheggi per le auto. Verra’ costruito un ponte che attraversera’ il Tamigi e portera’ alla vecchia area imbarcazioni del campo di regata di Eton”.

Denis Oswald (presidente Fisa) immagina 30.000 spettatori per le finali dei Giochi Olimpici al Dorney Lake. “Certamente le cose procederanno in modo diverso rispetto a quest’anno. Rispetto ai Mondiali Junior, ci sarà un pubblico 10 volte superiore”. Gli alloggi al Royal Holloway College. “I team manager delle tutte squadre giovanili ci hanno espresso soddisfazione. Ci sono comunque alcuni aggiustamenti da fare per le camere: ad esempio, letti più lunghi”.

I trasporti è forse l’aspetto che merita ancora una messa a punto. “Due treni all’ora da 1700 posti, sulla tratta Londra-Windsor, sono veramente pochi. O si pensa a treni piu’ grandi o si aumenta il numero. Lo stesso discorso della capienza riguarda anche i bus”. I volontari. “Sono realmente impressionato dalla loro qualità. Numerosi, disponibili, ben inquadrati nei loro ruoli: molti di loro vantano anche esperienza in organizzazione di eventi nazionali ed internazionali”. In conclusione Oswald applaude il lavoro del Locog. “Il lavoro fin qui svolto e’ eccellente, ora mancano i ritocchi. Nel canottaggio, come per gli altri sport, sara’ un’eccellente Olimpiade”.

Jean Christophe Rolland, membro dell’esecutivo Fisa, parla del campo di regata. “Non e’ stato il Mondiale Junior l’unico evento tenutosi a Eton. Qui c’e’ già stato un Mondiale Assoluto nel 2006 e pertanto siamo perfettamente a conoscenza delle sue peculiarità. Il nostro e’ uno sport all’aria aperta, vanno sempre messe in conto le problematiche connesse al vento. Stiamo lavorando per garantire agli atleti di poter gareggiare nelle migliori condizioni ai Giochi Olimpici. Se ci saranno condizioni avverse, saremo certamente pronti a prendere decisioni a garanzia di tutti”.