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Francesco Paolo Rubano e Bernardo Nannini nel quattro senza alla Coupe de la Jeunesse

giovedì 30 Luglio 2009

Francesco Paolo Rubano e Bernardo Nannini nel quattro senza alla Coupe de la Jeunesse

ROMA, 31 luglio 2009 – Fresco di vittoria nel campionato italiano l’atleta, che veste i colori giallo celesti della canottieri Aniene, affronta il suo primo raduno a Sabaudia. I nuovi compagni di barca e le aspettative nel programma che vede Fiamme Gialle e Aniene procedere assieme per valorizzare le forze giovanili del canottaggio italiano. Un quattro senza determinato alla Coupe de la Jeunesse in sintesi è l’impressione che si ricava dall’intervista a Francesco Paolo Rubano: “Qui a Sabaudia non conoscevo nessuno, ma mi sono subito ambientato, l’ambiente è l’ideale per il sole e mare e i compagni di squadra sono magnifici”. Tutto OK per il giovane atleta romano che alla sua prima esperienza in un gruppo tutto nuovo non manca di sorprenderci con valutazioni assolutamente positive. “Con l’allenatore Ciro Liguori si è instaurato subito un rapporto molto collaborativo e ho grandi speranze con questo equipaggio che con l’innesto di Bernardo Nannini è migliorato molto”. Non si conoscono ancora gli avversari, ma in una regata internazionale nessuno ci arriva per caso, ci sarà da battagliare, ma sembra che la consapevolezza di Francesco Paolo sia quella giusta. “Le speranze puntano al massimo, la barca la vedo bene se facciamo quello che sappiamo fare. Ci siamo allenati più che al massimo, di certo non sfigureremo”. Consapevolezza delle proprie possibilità cresciute dopo la bella vittoria nel campionato italiano Under 23 che è stata una sorpresa per tutti e soprattutto la certezza che la barca “cammina”. “Sappiamo che abbiamo cinque avversari, ma la loro identità è ancora sconosciuta, per cui non azzardo pronostici a parte il fatto che la nostra preparazione è ottimale”. Speranze per il futuro? Molte e chiare: innanzitutto la certezza di appartenere ad un sodalizio con possibili compagni di barca molto forti e poi questa collaborazione con il Gruppo Nautico Fiamme Gialle che da sola è una garanzia per il futuro. Lo sanno bene i dirigenti di queste società che stanno investendo nel settore giovanile. Francesco Paolo Rubano caricato e con la grinta giusta, con la voglia di far bene ed inserito in un progetto tra realtà remiere di cui sentiremo parlare nel prossimo futuro. Ma con l’inserimento di Bernardo Nannini, il più giovane del gruppo, la barca ha preso il giusto equilibrio. “La convocazione è stata una sorpresa, una bella sorpresa. Dopo la vittoria nel campionato italiano ragazzi è la più bella soddisfazione della mia stagione agonistica fino a questo momento”. Spigliato e sicuro delle sue possibilità, questo ragazzo in forza alla canottieri Firenze non dimostra complessi di inferiorità nel raduno di Sabaudia. “Va bene nonostante il caldo, ma molto meglio qui che a Firenze, perché al mare è un’altra cosa !”. E’ la prima volta che fa parte di un raduno in una società con le stellette: “Mi aspettavo una cosa diversa: le Fiamme Gialle sono una società molto blasonata e vivere lo sport militare mi dava aspettative particolari. Invece mi sono trovato benissimo: il rapporto con gli altri, poi, è risultato simpatico e al tempo stesso significativo”. Il giudizio è unanime con lui la barca ha assunto un altro assetto. Merito di Ciro Liguori, ma anche del clima che ha accolto questo giovane atleta. “Per la Coupe de la Jeunesse non ho punti di riferimento: si arriva in gara e si vedrà. La barca cammina, poi dipenderà dagli avversari”. Sintetico e consapevole in questo giudizio, Bernardo si sofferma sul programma di allenamento seguito con orari che devono tenere conto delle migliori condizioni termiche: mattino presto e sera come punti di riferimento e poi riposo. Certo che Sabaudia presenta qualche vantaggio rispetto a Piediluco, specialmente con la stagione balneare aperta e la possibilità di godere di qualche momento di relax sulla spiaggia. Speranze? “Passo dopo passo. Il prossimo anno gareggerò come iunior e tutto procede per il meglio”. Concretezza ed idee chiare sembrano essere le caratteristiche salienti di questo giovane atleta al primo importante raduno della sua vita. L’Allier e la terra dei monarchi di Francia sapranno darci indicazioni preziose per il futuro del canottaggio italiano. Augurissimi anche a Luca Raffaello, Silvio Palossi e il timoniere Giovanni de Marchis che compongono il quattro con con Bernardo e Francesco Paolo.

Pino Lattanzi
Ufficio stampa Comitato Lazio