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L’Istituto Tecnico Commerciale Giovanni Da Verrazano: “Il canottaggio un’esperienza positiva e divertente”

lunedì 18 Maggio 2009

L’Istituto Tecnico Commerciale Giovanni Da Verrazano: “Il canottaggio un’esperienza positiva e divertente”

L’Istituto Tecnico Commerciale Giovanni Da Verrazano:
“Il canottaggio un’esperienza positiva e divertente”

ROMA, 18 maggio 2009 – Continua l’esperienza di alcuni Istituti scolastici romani alla Tevere Remo. Questa volta è il “Giovanni Da Verrazano”a misurarsi con il remo. Una esperienza largamente positiva che non mancherà di produrre frutti. “Qualunque iniziativa, tesa alla promozione sportiva, ben venga.” Sono queste le parole di Stefano Minichiello, professore di educazione fisica, coinvolto, suo malgrado, nel Torneo Studentesco di Canottaggio, in quanto supplente della professoressa Cinzia Graziosi, docente effettiva dell’Istituto Tecnico Commerciale “Giovanni Da Verrazano. “Credo, infatti, che lo sport sia una delle poche attività in grado, realmente, di poter cambiare la condizione dei ragazzi d’oggi, soprattutto considerando lo scarso e precario funzionamento delle scuole in questi ultimi anni.”
Per il professor Minichiello è un mondo nuovo, quello del canottaggio, da scoprire e da conoscere: “Sinceramente avevo solo una vaga idea di cosa fosse ed in cosa consistesse questa disciplina, non la conoscevo a livello tecnico, quindi anche per me è stata un’occasione positiva. Devo ammettere che non l’ho ancora provata, nonostante ciò osservo i ragazzi con occhio esperto, occupandomi di sport praticamente da sempre, ed ho potuto constatare che i miei studenti ne sono veramente incuriositi. Infatti l’attività remiera non è certo un uno sport di massa, come lo può essere, invece, il calcio o la pallavolo, quindi semplicemente lo conoscevano poco.”
Ma va anche detto che questa iniziativa ha permesso al professore di avere un contatto diverso con i suoi studenti: “Ho avuto occasione, disponendo di più tempo, di conoscerli meglio e di stare con loro anche al di fuori dell’ambiente scolastico, nonché la possibilità di accedere ad aspetti del loro carattere che in classe o in palestra non emergono.”.
Ma anche i ragazzi hanno dimostrato il loro entusiasmo: “È sempre bello provare nuove esperienze”, questo è il pensiero che accomuna Alessandro Monaci, Ugo Cerno, Luigi Persechino, Alessio Ovidi, Marco Dandoli, Elisa Colaiocco, Gloria Olivieri Alessandro Melfa e Valerio Masci, ormai giunti al loro secondo allenamento: “ È stata anche un’occasione per fare gruppo, infatti nonostante facciamo tutti parte della stessa scuola, remare insieme ci ha portati a conoscerci meglio.”
Molti di loro avevano partecipato agli incontri, organizzati dal Reale Circolo Tevere Remo, che si sono tenuti lo scorso settembre, mentre altri, che non avevano idea di cosa fosse, sono stati coinvolti dai loro compagni: “La prima volta puoi venire per molte ragioni, per i compagni, per curiosità anche per saltare la scuola, ma poi, una volta che hai provato la fatica e gli sforzi che comporta il canottaggio, se decidi di tornare è perché ti piace e sei proprio interessato.”. Da questa frase possiamo dedurre che il remo ha conquistato molti di loro e alla fine, anche la gara finale ha la sua importanza: “ Rispetto alla prima volta ci sono stati dei miglioramenti, anche se alcuni di noi già la prima volta andavano abbastanza bene”, tanto che qualcuno già azzarda pronostici: “ Vinceremo noi, perché siamo i più forti!”

Claudia Franceschi
Ufficio Stampa Comitato regionale Lazio