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Comunicato Stampa

domenica 27 Luglio 2008

Comunicato Stampa

SIMONE VENIER: “UNA MEDAGLIA A PECHINO? SAREBBE IL MASSIMO…

di Franco Morabito

LIVIGNO, 27 luglio 2008 – Figlio d’arte, il papà Annibale, per gli amici Silvano, è stato negli anni ‘70 un vogatore di altissimo livello partecipando alle Olimpiadi di Montreal ‘76 nel due con guidato da Primo Baran (oro a Messico ‘68) e arrivando secondo ai Mondiali di Hazewinkel (Belgio) ‘85 con l’otto, la barca ammiraglia.
Ora tocca a lui, Simone Venier, 24 anni il 26 agosto, pontino di nascita (Latina) e di residenza (Terracina), un altro gigante delle Fiamme Gialle (come il padre), già campione del mondo junior nel 2002 – e terzo l’anno prima – in quattro di coppia, vicecampione d’Europa l’anno scorso, e prossimo alla sua seconda avventura olimpica; nel 2004 si piazzò decimo, ancora una volta sul quadruplo, dopo aver fatto ai Mondiali di Monaco il doppio con Smerghetto (18°).
Questo raduno in quota è andato benissimo, abbiamo lavorato molto e il fresco ci ha aiutati moltissimo nel recupero. Anche la barca, che era già andata bene a Poznan in Coppa del mondo, ha trovato una bella intesa, ma con compagni del calibro di Raineri, Galtarossa e Agamennoni non era posi così difficile. Sono contento di esserci anch’io, il quattro di coppia è la barca che finora mi ha regalato le maggiori soddisfazioni e sarebbe bello poter riuscire a vincere una medaglia olimpica, il massimo. I miei genitori sono i miei primi tifosi, anche se papà, da canottiere, è anche molto critico nei miei confronti. E sono felicissimi di questa mia nuova esperienza, così come Jessica, la mia ragazza, che mi sostiene con affetto anche durante queste lunghe assenze. Spero solo da Pechino di tornare con un grosso regalo per tutti…”.
La barca che scenderà in gara in Cina sarà per tre quarti targata Fiamme Gialle, fa eccezione il solo Galtarossa, il plurimedagliato olimpico atleta simbolo della Canottieri Padova.
Sì, e questo per me è un motivo di orgoglio in più e uno stimolo per cercare di dare il massimo, anche per Franco Cattaneo, il nostro allenatore di riferimento oltre al direttore tecnico Andrea Coppola. E poiché in gara su un’altra barca, il quattro senza, c’è anche Sartori, pure lui di Terracina, vi immaginate la festa che ci farebbero se tornassimo tutti e due con una medaglia al collo?”.

NOTA:
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