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Comunicato Stampa

venerdì 25 Luglio 2008

Comunicato Stampa

CARLO MORNATI: “LA PREPARAZIONE IN ALTURA CI HA SEMPRE DATO BUONI FRUTTI, LA BARCA VA BENE E L’AFFIATAMENTO CON I COMPAGNI E’ PERFETTO


di Franco Morabito

LIVIGNO, 25 luglio 2008 – Trentasei anni anni, nato e cresciuto in barca con le Aquile rosse della Moto Guzzi, capovoga di quel fantastico quattro senza campione iridato nel ’94 a Indianapolis, specialità tornata sul gradino più alto del podio quasi mezzo secolo dopo l’oro olimpico di Londra del ’48, anche quello firmato da un equipaggio della celebre Casa di Mandello del Lario. E Carlo Mornati è ancora lì, con la stessa voglia di allora e con le carte in regola per mettersi un’altra bella medaglia al collo. Nel frattempo si è laureato in legge, ha frequentato un Master di management in Australia, è stato eletto nella Giunta esecutiva del Coni, ha disputato tre Giochi olimpici, ha vinto una sorprendente medaglia d’argento a Sydney giungendo ad un soffio dalla barca inglese di Sir Steve Redgrave e ha centrato ben altri sette podi iridati fra i quali spiccano gli argenti collezionati ininterrottamente negli ultimi tre anni: due sull’otto (2005 e 2006), l’altro (di nuovo) sul quattro senza: barca sulla quale gareggerà fra pochi giorni a Pechino.

Sta andando tutto come da programma, mi sono allenato qua a Livigno nelle ultime tre stagioni e la preparazione in altura ha sempre dato buoni frutti, ci è sempre andata bene; sono fiducioso anche questa volta anche perché fino ad oggi la barca non ci ha dato problemi”.

I suoi compagni di voga – il fratello Niccolò, Lorenzo Carboncini e Alessio Sartori – sono gli stessi con i quali ai Mondiali 2007 di Monaco di Baviera Carlo timbrò il pass olimpico grazie al sorprendente secondo posto ottenuto alle spalle della Nuova Zelanda ma davanti ad equipaggi che, alla vigilia, godevano di maggiori favori rispetto a noi, quali Olanda e Gran Bretagna, quest’ultima campione in carica da due anni.

Una barca forte, la nostra, con molti cavalli nel motore, una classe cristallina e una bella dose di esperienza. “Questo mix ci fa avvicinare all’appuntamento olimpico con maggiore tranquillità e più razionalità rispetto alle prime volte. E poi tutti e quattro ci conosciamo a occhi chiusi, vogavano insieme anche sull’otto, l’affiatamento è perfetto. Certo, dipenderà anche da quello che sapranno fare i nostri avversari ma noi abbiamo la coscienza a posto, abbiamo fatto e stiamo facendo tutto il possibile per arrivare a Pechino al massimo; anche perché siamo quasi tutti agli sgoccioli di una carriera lunga e ricca di soddisfazioni, e vogliamo gustarceli tutti”.

NOTA:
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