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Comunicato Stampa

sabato 19 Luglio 2008

Comunicato Stampa

INTERVISTA A CAMILLA ESPAÑA

BRANDEBURGO, 19 luglio 2008 – E’ un fiume in piena Camilla Espana, campionessa del mondo juniores 2005, argento 2006, e componente ancora una volta, questa ai mondiali under 23 di Brandeburgo, del 4 senza azzurro.
Ho trascorso un 2007 con dei problemi fisici che mi hanno impedito di allenarmi. Sono riuscita a recuperare ed ho ripreso la preparazione a settembre. Avevo però voglia di cambiare, ed il fatto di provare a Roma il 2 senza con Cristina Romiti (su suggerimento di Luigi de Lucia), mi ha dato la possibilità di conoscere una nuova città ed un nuovo ambiente nel quale mi son trovata benissimo. All’Aniene, seppur da ospite sono stata accolta molto bene.
E l’idea degli Usa com’è nata?
Nel 2005, quando vincemmo il mondiale in 4 senza, ci avvicinò un tecnico Usa, Robbie Tenenbaum (ex timoniere), il quale ci propose una borsa di studio nell’Università dell’Ohio. Sul momento non ci pensai, solo dopo la maturità cominciai a pensare seriamente di trasferirmi all’estero per studiare e continuare a praticare il canottaggio. Contattai quindi nuovamente Tenenbaum, il quale mi comunicò che nel frattempo allenava l’Università di Miami. Conoscendo già la città, e desiderosa di cambiare, accettai: parto il 18 agosto. Non potevo più attendere anche perché il limite per queste borse di studio che hanno validità 5 anni (comprensive di vitto, alloggio, tasse scolastiche e libri) è 20 anni.”
Quindi come ti organizzasti?
Dovetti superare due esami: uno di inglese per stranieri ed un esame di ammissione (cultura generale).
Che cosa ci guadagna l’Università di Miami dall’assegnare una borsa di studio ad una straniera?
Per gli Atenei statunitensi, le gare più importanti sono i Campionati Universitari, questo in tutti gli sport. Con le borse di studio loro si garantiscono delle atlete di livello che, rimanendo comunque cittadine italiane e tesserate per la società italiana di appartenenza, gareggeranno per l’Università americana. Nel mio caso per le Hurricanes di Miami
E con la tua famiglia?
La mia famiglia mi ha favorito in questa mia scelta (la sorella più grande studia anche all’estero; n.d.r.) e mi ha incoraggiata a seguire questa strada. Io non vedo l’ora di partire. Dopo una settimana dal mio arrivo inizieranno già le lezioni all’università (si iscriverà a economia; n.d.r.), ma a settembre sarò in Italia per i Campionati Italiani. Negli Usa c’è molta flessibilità e quindi se devo rientrare nessuno fa obiezioni. Io voglio continuare a remare a buoni livelli. Le lezioni universitarie terminano a giugno, dopodichè torno in Italia. Se sarò pronta, spero di rientrare in squadra nazionale perché il mio obiettivo sono le Olimpiadi di Londra del 2012.”
Quindi una Camilla pronta a spiccare il volo…
Sì. Ho bisogno di mettermi alla prova, di trovare stimoli diversi in un ambiente diverso. Non ho legami di nessun tipo e Miami può offrirmi quello che cerco come clima (si esce in barca sempre…), come ambiente sportivo e universitario. Sono felice di questo e non vedo l’ora di partire…
E allora…Go Hurricanes Go…!!


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