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Comunicato Stampa

lunedì 9 Giugno 2008

Comunicato Stampa

Giorgio Tuccinardi: due titoli ai CNU pensando al futuro

Al rientro dai Campionati Nazionali Universitari di una decina di giorni fa, dove non ha perso l’occasione per incrementare il suo palmares di allori, abbiamo raggiunto al telefono il due volte Campione del Mondo Giorgio Tuccinardi, friulano classe 1985, attualmente in forze alla S.C. Armida di Torino, per raccogliere le sue impressioni.

Ciao Giorgio, i nostri complimenti per i due titoli nazionali. Era la tua prima esperienza ai C.N.U., è andata come te la aspettavi?
Bhe, direi meglio. Mentre nel due senza con Motta diciamo che ci avevamo fatto più che un pensierino rigurado alla vittoria, nell’8+ maschile sui 500 metri temevamo fra gli altri l’imbarcazione del CUS Ferrara che si è presentata al via con nomi di primo piano. Vincere è stata una bella sorpresa sia per noi che per il CUS Torino. L’8+ è una barca di squadra e quando si riesce a fare squadra da sempre soddisfazione.

Ma che aria si respira nel canottaggio Universitario rispetto a quello “agonistico” a cui sei avvezzo?
Fuori dalla barca l’ambiente è molto più rilassato, c’è molta meno tensione. Questo non vuol dire prendere le cose alla leggera. Quando si sale in barca la concentrazione sale al massimo e tutti danno il meglio. Questa gara è stata per me un momento di cui approfittare e mi è risultata in un’esperienza molto piacevole. Un breve stacco dalle pressioni agonistiche, senza perdere la concentrazione.

Hai avuto, grazie alla tua carriera sportiva, molti contatti con il canottaggio estero. All’estero il canottaggio universitario è diverso?
E’ fondamentalmente diverso l’approccio. In molte nazioni il canottaggio nasce nelle Università e poi si sposta al di fuori per raggiungere le squadre nazionali. Da noi è l’esatto opposto, a parte rare eccezioni. E’ lo sport che cresce nelle varie Società ad andare nelle Università in un secondo tempo. A riprova di ciò si veda come erano composti gli equipaggi dei CUS a questi Campionati. Ben pochi erano atleti cussini DOC. Di contro all’estero il canottaggio Universitario è molto più competitivo e stressante, allo stesso livello del canottaggio agonistico. Esistono circuiti di regate riservate ai soli universitari. Certo i numeri sono ben altri se paragonati ai nostri.

A proposito di CUS, del CUS Torino che ci dici?
Devo ringraziare Tunz (Mauro Tontodonati n.d.r.) per essere riuscito ad organizzare la trasferta e aver selezionato gli equipaggi che, magari, con l’inserimento di qualche altro elemento avrebbero potuto raccogliere ancora di più. Vedremo l’anno prossimo.

Toglimi una curiosità, ma come mai non avete fatto anche l’8+ senior sui 1500 metri?
In effetti alla luce della vittoria nella gara sui 500 metri, anche sui 1500 metri avremmo potuto dire la nostra. Essendo il gruppo molto allenato la maggior distanza non avrebbe potuto che farci emergere bene. Tuttavia si erano messi in programma sui 1500 metri equipaggi da provare in vista degli Italiani e le gare erano troppo vicine. Sarà per la prossima volta.

Per il tuo futuro nazionale cosa ti aspetti?
Stò lavorando bene con tutti gli altri componenti dell’equipaggio sull’8+ leggero. Vediamo alla Coppa del Mondo di Poznam e poi vogliamo scendere in acqua al Mondiale per riscattare il risultato non proprio brillante del 2007. L’ambiente in barca è molto più sereno ora, siamo partiti con un altro spirito. Il livello attuale, se paragonato allo stesso periodo di un anno fa, è già migliore. Che sia di buon auspicio ce lo auguriamo tutti.

E la prova di Coppa del Mondo a Monaco. Ne vogliamo parlare?
Volentieri. Abbiamo provato quell’equipaggio per pochissimo tempo e ci eravamo dati come obiettivo l’entrare in finale. Il livello era infatti altissimo con molti dei più forti li di fianco a noi. Il vento ci ha poi messo lo zampino con le corsie 5 e 6 nettamente favorite e con un contro costante che spesso ha superato anche il minuto. La misura generale della nostra prova la si è avuta nei recuperi dove abbiamo dimostrato di poter essere vicini alla coppia Caianiello – Dell’Aquila. La considero un’esperienza positiva.

Molto bene. Vedo che stai collezionando nuovo materiale che ti vedrà impegnato ancora come scritore.
La mia esperienza da scrittore mi ha dato delle soddisfazioni superiori alle aspettative. Prima di tutto mi ha lasciato soddisfatto dal punto di vista personale perchè era una cosa che volevo fare soprattutto per me. Poi il presentare il libro in giro per l’Italia e vederlo andare in ristampa mi ha lasciato sorpreso. A fine stagione vedrò di riprerndere a fare qualche cosa. Probabilmente andrò a presentarlo ancora in giro con la speranza di avere qualche cosas in più da raccontare.

Bene, Giorgio, te lo auguriamo di cuore. In conclusione però, non posso trattenermi dal chiederti una cosa. Si vocifera di un tuo prossimo passaggio in divisa, che c’è di vero?
Molto. Forse di più …

Lasciamo così Giorgio Tuccinardi alle sue fatiche sportive quotidiane, con la certezza di tornarne a parlare presto.  

Alessandro Carelli
CR FIC Piemonte