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Tokyo 2020. Il Cantiere Filippi sul tetto del mondo con 24 medaglie vinte tra cui lo storico oro nel doppio PL femminile di Rodini e Cesarini

venerdì 6 Agosto 2021

Tokyo 2020. Il Cantiere Filippi sul tetto del mondo con 24 medaglie vinte tra cui lo storico oro nel doppio PL femminile di Rodini e Cesarini


ROMA, 06 agosto 2021 – Lo scenario post olimpiadi proietta il Cantiere Filippi, azienda associata a Confindustria Livorno Massa Carrara, in un paradiso che luccica di oro, di argento e di bronzo. A Tokyo 2020 ha vinto con le sue barche 24 medaglie in totale sulle 42 in palio che, per gli amanti delle statistiche, è pari al 57% delle medaglie complessivamente assegnate nel canottaggio. 7 d’oro, 10 d’argento e 7 di bronzo sono i sigilli di questa straordinaria avventura di David Filippi e delle persone del suo cantiere fatta di passione, competenza, duro lavoro e buone relazioni. Da sottolineare come l’otto “all black” della Nuova Zelanda, che non vinceva un oro dalle Olimpiadi di Monaco 1972, abbia coronato il sogno del Cantiere Filippi di vincere una medaglia d’oro alle Olimpiadi nell’ammiraglia maschile, mentre quello femminile neozelandese, campione del mondo in carica, ha vinto l’argento per pochi centesimi dietro il Canada. 


E poi a livello italiano Filippi, partner della nazionale, ha fornito le barche sulle quali sono state vinte le tre medaglie, i bronzi del quattro senza, di Matteo Castaldo, Marco Di Costanzo, Bruno Rosetti, Matteo Lodo, Giuseppe Vicino, e del doppio pesi leggeri maschile, Stefano Oppo, Pietro Willy Ruta, oltre alla storica medaglia d’oro di Federica Cesarini e Valentina Rodini nel doppio pesi leggeri femminile. Ben 52 Paesi, inoltre, hanno scelto di utilizzare barche del Cantiere Filippi, in questa edizione delle Olimpiadi, tra i quali 28 Paesi europei, 9 tra Nord e Sud America, 8 asiatici, 5 africani e 2 nel continente australe. 


“Il risultato raggiunto in questa settimana olimpica – dichiara con soddisfazione David Filippi, patron dell’omonimo Cantiere – conferma il trend eccezionale che in questi anni ha portato la nostra azienda sul tetto del mondo. E in questo senso la vittoria dell’otto maschile neozelandese nella specialità simbolo del canottaggio è un evento senza precedenti che rafforza a livello internazionale l’immagine di affidabilità di un prodotto, che cerchiamo di rendere ogni giorno più performante. Ci stiamo impegnando anche indirettamente alla valorizzazione delle eccellenze del territorio, che poco alla volta dimostra di percepire il ruolo internazionale che ci siamo ritagliati, nella speranza di poter ottenere la stessa considerazione riservata alle aziende top della nostra zona”.


Gli fa eco il direttore della Confindustria di Livorno e Massa Carrara, Umberto Paoletti che dice: “Siamo molto orgogliosi dei risultati ottenuti dal Cantiere Filippi, che rappresenta un esempio di vera eccellenza del made in Italy ed ha saputo investire in qualità e innovazione, mantenendo forte il legame con il territorio. Anche per questo il Gruppo Filippi costituisce certamente un asset strategico nello scenario economico della Costa Toscana, per il comparto della nautica e della cantieristica, per il quale stiamo coordinando – come Confindustria – un progetto specifico per il consolidamento e lo sviluppo del comparto”.


Ma la sintesi di questa storia olimpica targata Filippi e affidata ancora a David che afferma: “L’incredulità negli occhi e nei gesti di Federica Cesarini e Valentina Rodini al fotofinish della finale del doppio pesi leggeri, prime donne italiane nella storia del nostro sport a vincere una medaglia d’oro olimpica con un’imbarcazione Filippi, è anche la nostra. Ci rende inoltre orgogliosi anche il solo fatto di aver contribuito a portare alla ribalta delle stelle nascenti del canottaggio mondiale con l’aiuto di tanti allenatori capaci e meticolosi. 


Come la nuova vice campionessa olimpica Hanna Prakatsen del Comitato Olimpico Russo, che ci ha regalato un argento che pesa nel singolo femminile. In questo momento di gioia lasciateci però confortare Sverri Nielsen, il danese vice campione del mondo in carica nel singolo maschile a Linz 2019. Lo ringraziamo perché, in tutti questi mesi, si è reso sempre disponibile a testare rigidamente i nostri materiali. Lo sport, si sa, dà e toglie: bisogna accettare i risultati del campo gara, quali che siano, se poi servono per rilanciare le sfide. La nostra è appena cominciata”. (Elaborazione Fonte Cantiere Filippi)

ph Canottaggio.org

Speciale XXXII Olimpiadi – Tokyo 2020NE