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Oltre Tokyo 202ONE: lo sport in Giappone come maestro di vita

giovedì 5 Agosto 2021

Oltre Tokyo 202ONE: lo sport in Giappone come maestro di vita


TOKYO, 05 agosto 2021 – Le Olimpiadi di Tokyo 202ONE ormai sono al rush finale, e lentamente stiamo imparando a conoscere questo straordinario Paese. Un aspetto che non abbiamo ancora analizzato è la concezione dello sport in Giappone di grande importanza, perché qualcosa che va oltre il puro gesto atletico e fisico e che si radica profondamente nella cultura giapponese. Tutti i bambini fin dalla tenera età – oltre ad imparare a suonare almeno uno strumento musicale o dilettarsi in qualche arte – praticano uno sport; l’attività sportiva viene infatti considerata come un’occasione per crescere mentalmente e interiormente, imparare a collaborare, lavorare per raggiungere un obiettivo e competere con orgoglio. Per questo motivo, in Giappone gli studenti non possono esentarsi dal praticare l’attività fisica a scuola ma sono letteralmente obbligati.

Nello stile della nostra rubrica, vediamo ora insieme qualche curiosità legata allo sport in Giappone e sveliamo quali sono gli sport più praticati nel Sol Levante; alla fine della puntata rimarrete sorpresi!Una delle giornate più importanti in Giappone – contrariamente a quanto si possa pensare – non è legata a nessuna festività religiosa, politica o naturale, bensì allo sport. Il secondo lunedì di ottobre si celebra infatti il “Taiiku no hi” ovvero “il giorno dello sport e della salute”, una festa nazionale che è stata istituita sia per ricordare l’importanza di uno stile di vita sano sia per commemorare i Giochi Olimpici del 1964, i primi ad essere stati disputati in terra asiatica. Il Taiiku no hi viene vissuto con grande attenzione e apprensione da parte dei giapponesi, soprattutto dai più piccoli; le scuole ma anche le aziende, organizzano durante questa festività la giornata dello sport o alla giapponese Undo-kai, una mini-olimpiade con tanto di gare, cerimonia di apertura e chiusura e ovviamente i premi.

La giornata si apre intorno alle 8:30 con lo stretching di gruppo, un’attività fortemente voluta dallo Stato tanto che ormai è diventata una pratica quotidiana per tutti; dopo la cerimonia di apertura iniziano le competizioni, dalle tradizionali gare di atletica al tiro alla fune o il Kiba sen, una battaglia di cavalieri dove si combatte stando sulle spalle di altre persone ed indossando degli elmetti che ricordano quelli dei samurai.Ci sono anche il lancio della palla, la corsa nei sacchi ed un evento molto divertente chiamato “exciting relay”, una corsa a staffetta che include diversi tipi di gare: la gara a tre gambe dove si corre con una gamba legata al proprio compagno, una sfida dove bisogna trascinare un compagno su una barella costruita con il bamboo, una in cui si stende la biancheria, una gara dove si striscia sotto un telo, ed infine una gara in cui si devono fare una serie di capriole con una stuoia. Chi vince le gare ottiene premi utili come detersivi, olio, carta cerata e tessuti. Verso mezzogiorno i Giochi vengono interrotti per la pausa pranzo dove si mangiano i “bento”, il pranzo d’asporto giapponese in colorati contenitori a scomparti pieni di riso, pesce, verdure stufate e “nigiri”, polpette di riso da mangiare per strada. Quello che noi chiameremmo “schiscetta” o “lunch box” all’inglese.


L’evento conclusivo della giornata sono i 100 metri e la staffetta 4×100, al termine dei quali si calcolano i punteggi, attribuiscono i premi e si svolge la cerimonia di chiusura. La domanda che sorge spontanea a questo punto è: “Quali sono gli sport più amati e praticati in Giappone?”. A livello individuale si contendono il primo posto il sumo e le arti marziali. Il sumo non soltanto è sport nazionale ma è anche tra i più amati e soprattutto antichi. Nell’immaginario comune viene spesso ridotto a uomini mastodontici, i “rikishi”, vestiti di solo un panno che lottano in un anello piccolissimo. Ma c’è di più, molto di più. Anticamente era una forma di intrattenimento con riti propiziatori per ottenere fortuna, come il lancio del sale ancora oggi praticato. A proposito: sapete che ogni anno si tengono ben sei tornei della durata di 15 giorni?


Anche le arti marziali occupano un posto particolare nel cuore dei giapponesi e tra tutte il “Kyūdō” o l’arte di tirare con l’arco. Non bisogna tuttavia confonderlo con il tiro con l’arco perché il Kyūdō è qualcosa che va oltre. Da molti viene visto come un’occasione per accrescere lo spirito e controllare il proprio io perché basta un semplice, impercettibile movimento del corpo per mancare il bersaglio. Il fine massimo di questa pratica si racchiude in tre semplici parole: Shin (verità), Zen (virtù), Bi (bellezza) e per arrivare al bersaglio bisogna prima compiere una serie di movimenti obbligatori, il più importante dei quali è l’inchino.


A livello di squadra non ci crederete mai ma dobbiamo scomodare i non tanto vicini amici statunitensi per decretare lo sport più guardato. Si tratta infatti del baseball o “yakyu”, lo sport più popolare del Sol Levante. Sono diversi i giocatori nipponici di alto livello, anche internazionale, e le partite vengono seguite con grandissimo entusiasmo. Per i liceali giapponesi, come per i colleghi americani, distinguersi a livello sportivo e scolastico in questo sport rappresenta un vero e proprio trampolino di lancio per una carriera professionistica.


Non ci resta che scegliere il nostro preferito! La nostra quarta puntata speciale sul Giappone termina qui ma solo per ora; vi aspettiamo al prossimo appuntamento per scoprire altre curiosità sul Sol Levante! Arigatō!

Camilla Frigerio

“Oltre Tokyo 2020NE” di Camilla Frigerio