News

Il crescendo di Gennaro Di Mauro, ottavo nel singolo a Tokyo 2020

martedì 3 Agosto 2021

Il crescendo di Gennaro Di Mauro, ottavo nel singolo a Tokyo 2020


ROMA, 03 agosto 2021 – Un percorso di crescita appena iniziato in un continuo crescendo. È con questo breve gioco di parole che si può sintetizzare la prima, entusiasmante esperienza ai Giochi Olimpici per Gennaro Di Mauro (CC Aniene), che ha avuto sulle sue larghe e giovani spalle il fardello di difendere nuovamente i colori azzurri nella difficile specialità del singolo a cinque cerchi 17 anni dall’ultima volta per l’Italremo (Matteo Stefanini a Atene 2004). Salito sulla barca qualificata con maestria ai Mondiali del 2019 da Simone Martini, Gennaro si è avvicinato a Tokyo migliorandosi gara dopo gara: decimo (quarto in finale B) prima agli Europei Assoluti a Varese in aprile e poi in Coppa del Mondo a Lucerna nella seconda metà di maggio, sesto in finale sempre in Coppa del Mondo a Sabaudia appena due settimane dopo.


Un ritmo che lo ha portato ad iniziare la sua esperienza olimpica con grande caparbietà, e senza l’assillo del risultato. Il 23 luglio passa agevolmente il primo turno in batteria, alle spalle di uno dei grandi favoriti per la vittoria finale, il danese Sverri Nielsen, e davanti a Kazakhistan, Zimbabwe e Libia. Ai quarti di finale compie un miracolo: senza difficoltà, chiude terzo alle spalle dei futuri argento e oro in finale, il norvegese Borch e il greco Ntouskos, davanti nettamente a Monaco, Egitto e Arabia Saudita, e vola in semifinale, riportando l’Italia all’ultimo scoglio di qualificazioni nel singolo ad una Olimpiade 33 anni dopo Giovanni Calabrese a Seul 1988.


A quel punto, il 29 luglio in semifinale, Gennarone, come lo chiamano tutti affettuosamente per canzonare quei 2.10 di altezza che sovrastano gli altri membri della Nazionale azzurra e non solo, non ha niente da perdere. E dimostra di non essere lì per caso. Vince il già citato Borch sul croato Martin, vicecampione olimpico in carica e poi terzo in finale, mentre Di Mauro è quarto, alle spalle della leggenda lituana della specialità Griskonis, che riesce a sovrastare l’azzurro per l’ultimo posto utile in finale avendone ragione solo negli ultimi 500 metri, dopo che nei primi 1500 Gennaro aveva fatto sognare tutta l’Italia del canottaggio. In finale B poi, Di Mauro chiude perentoriamente al secondo posto, alle spalle del grande deluso di questa Olimpiade giapponese, il tedesco Zeidler, e tenendo a bada negli ultimi 500 metri il veloce canadese Jones.


Ottavo ai Giochi Olimpici nel singolo a 19 anni appena. Per Di Mauro è quasi una consacrazione, e dopo Tokyo lo attende l’America, dove proseguirà gli studi e il suo percorso di crescita nel canottaggio, per ritrovarlo speriamo a Parigi più competitivo che mai. Lui e il suo cappellino portafortuna, dal quale ha dichiarato – giustamente – che non si separerà mai, e che è rimasto indigesto a molti. E noi fans di Gennaro Di Mauro, vogliamo che resti indigesto a molti altri nel prossimo futuro.

SINGOLO MASCHILE – ITALIA OTTAVA
Risultato finale B: 1. Germania (Oliver Zeidler) 6.44.44, 2. Italia (Gennaro Di Mauro) 6.47.38, 3. Canada (Trevor Jones) 6.48.51, 4. Ungheria (Bendeguz Petervari-Molnar) 6.50.45, 5. Giappone (Ryuta Arakawa) 6.50.91, 6. Brasile (Luca Verthein Ferreira) 6.52.09.
Podio finale A: 1. Grecia (Stefanos Ntouskos) 6.40.45, 2. Norvegia (Kjetil Borch) 6.41.66, 3. Croazia (Damir Martin) 6.42.58

ph Canottaggio.org

Speciale XXXII Olimpiadi – Tokyo 2020NE