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Il Presidente Giuseppe Abbagnale: “Orgoglioso di questa grande squadra in tutte le sue componenti”

sabato 31 Luglio 2021

Il Presidente Giuseppe Abbagnale: “Orgoglioso di questa grande squadra in tutte le sue componenti”


TOKYO, 31 luglio 2021 – “Abbiamo concluso un’Olimpiade strana, dal sapore agrodolce. Volevamo migliorare i risultati di Rio 2016, ed eravamo venuti a Tokyo con la convinzione di aver formato le barche più forti per riuscirci. Per questi Giochi Olimpici avevamo costruito una squadra molto forte, grazie innanzitutto al grande lavoro delle società, che rappresentano sempre la base dalla quale partire per costruire qualsiasi risultato. Con esse, devo ringraziare ogni settore utile a comporre il puzzle di una nazionale vincente: il direttore tecnico e tutto il suo gruppo di allenatori, lo staff medico, i team manager, gli uffici federali a Roma e presso il Centro Nazionale di Preparazione Olimpica e Paralimpica di Piediluco, l’ufficio stampa e comunicazione. Un pezzo di ogni vittoria è di ciascuno di loro. I risultati di Rio li abbiamo migliorati, ma qualcosa ci è mancato. La vittoria del doppio Pesi Leggeri di Cesarini e Rodini, prima medaglia femminile per la storia del nostro canottaggio e un oro che torna nella bacheca olimpica remiera azzurra dopo 21 anni, la meritata conquista della medaglia di bronzo del doppio pielle maschile e la conferma sul podio del quattro senza maschile sono risultati straordinari, maturati in contesti diversi e che ci ripagano della fatica compiuta per competere a questo livello.

Tuttavia, non posso non sottolineare come qualcosa purtroppo non sia andato come preventivato. Quanto accaduto a poche ore dal via di una finale olimpica al quattro senza, a Bruno Rosetti in particolare cui va il mio abbraccio più forte e commosso, è un qualcosa di inspiegabile. Un episodio che ci ha spiazzati, siamo stati bravi – i ragazzi su tutti – a recuperare lucidità e mantenere viva la nostra occasione, ma che ha toccato tutto l’ambiente. A Bruno, la cui delusione è parzialmente mitigata dalla notizia di poche ore fa che il CIO gli ha concesso la medaglia di bronzo che ritengo meritata, dico che sicuramente troverà la forza per rialzarsi, e che la Federazione lo sosterrà sempre. L’incidente occorso al quattro di coppia maschile ci ha privati di una gioia che sentivamo di avere già in tasca, e per questo fa male. Anche in questo caso, i ragazzi saranno bravi a non mollare mai, e a riprendersi ciò che gli è stato tolto. Questo deve essere il nostro obiettivo per Parigi 2024.

Un obiettivo comune, sia per chi a Tokyo è riuscito nell’impresa di salire sul podio sia per gli altri equipaggi, tutti bravi in questa difficile Olimpiade ad esprimersi al massimo delle loro possibilità in circostanze particolari. Anche le riserve, che hanno risposto presente alla chiamata quando si è presentata l’occasione, e che hanno dimostrato di essere elementi importanti per l’equilibrio e l’energia di tutta la squadra anche quando non scendono in acqua. Il cammino verso Parigi è già iniziato ed è più corto che mai, grazie al fatto che l’ultimo quadriennio si è trasformato in un quinquennio a causa della pandemia. Un ringraziamento particolare va alle Società Militari di Sabaudia, la Marina Militare, le Fiamme Gialle, le Fiamme Oro e i Carabinieri che, sentendosi parte del progetto olimpico federale, con le loro strutture hanno garantito la logistica per la preparazione della nazionale in ogni momento di questo grande quinquennio. Tokyo è una tappa di un percorso di crescita generale in atto, e sul quale continueremo a lavorare, confidando che alla prossima Olimpiade possiamo essere solo noi i padroni del nostro destino”.

ph Canottaggio.org

Speciale XXXII Olimpiadi – Tokyo 2020NE