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Citius, Altius, Fortius!

lunedì 19 Luglio 2021

Citius, Altius, Fortius!


NAPOLI, 19 luglio 2021 – Tokyo 2020/21 – I Giochi della XXXII Olimpiade: quelli che ne hanno alterato il ritmo. Quattro lunghi anni che diventano cinque, come i cerchi della fratellanza, della solidarietà, della comunione dei popoli, sconvolti tutti nel nome del Coronavirus! L’ombra della cancellazione dei Giochi ha oscurato più volte l’animo di quegli atleti che si sono preparati nella passione del sacro fuoco attraverso un percorso di esercizio fisico e mentale senza eguali, con quella determinazione e volitivitá unite alla gioia interiore per il raggiungimento, non senza fatica, dell’agone olimpico! Sarebbe stata una sconfitta per tutti. A Più di una generazione, loro malgrado, sarebbe stata negata una emozione pura, covata nel tempo, come il concepimento amoroso di una creatura. Per questo c’è da dire grazie a chi non ha mollato l’idea, nonostante le difficoltà oggettive, le perdite economiche. Grazie perché hanno dato la possibilità a tanti atleti giovani e meno giovani di non dissipare la passione olimpica. Di continuare a credere che lo sport è la strada non il fine. E l’educazione dell’uomo in quanto cittadino di una civiltà inclusiva non ne può fare a meno.


È importante che le istituzioni Scolastiche, il Ministero dell’Istruzione abbia contezza sull’importanza dell’attività motoria di base, tracciando le abitudini, lo stile di vita di chi di sport si nutre. “Spacciare” il canottaggio così come altre discipline come il “cannone della felicità”. Somministrare “allucinogeni di gioia vera”. Facendo sognare ad occhi aperti atleti di tutte le età che hanno alzato le braccia al cielo, in competizioni regionali, nazionali, olimpiche. Candidi nell’animo purificato dagli inferi dei lunghi, meticolosi e spossanti allenamenti; esercizi quotidiani del corpo e della mente per tante giovani generazioni che hanno trovato nelle Società remiere, nei Circoli Nautici, un punto di ritrovo. Nei loro allenatori un faro. Un luogo stabile, sicuro, dove potere fare amicizie per la vita, stringere legami affettivi, amorosi, avvicinarsi alla natura, proteggerla; ed esprimere, maturando, la propria emotività in un confronto sano, leale, reale. Generazioni di ragazzi che hanno toccato con mano risultati agonistici graduali, scanditi durante quel tempo di forma-mentis che è l’adolescenza. “Mens sana in corpore sano”.


Quei risultati che sono Tuoi. Che faranno parte del tuo bagaglio culturale! Perché un corpo che si esprime passa attraverso la conoscenza percettiva, dalla interiorizzazione di quei comportamenti e valori che non ti togli più di dosso e da quello stile di vita, sportivo, che ti rende unico. Un uomo unico, sano, in salute, educato alle buone prassi, a nutrirsi bene, forte, determinato, che sa gestire le emozioni, che ha affinato i sentimenti, che sa dominare lo stress, rispettare le regole, riconoscere le gerarchie. Un cittadino che sa amare il suo Paese, i colori della sua bandiera, rispettare gli altri Paesi, le altre etnie. Sa essere inclusivo ed apprezzare e stimolare le abilità diverse. Quell’educazione di cui Pippo Mondelli era portatore. Con semplicità e sempre con il sorriso sulle labbra travolgeva con un alone di ottimismo chi incontrava sulla sua strada. Sarà lui il compagno di battaglia dei nostri canottieri azzurri!
Forza Pippo! Forza Ragazzi!

Mimmo Perna

Speciale XXXII Olimpiadi – Tokyo 2020NE