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L’ammiraglia piemontese alla Head of The River Race

giovedì 8 Marzo 2018

L’ammiraglia piemontese alla Head of The River Race


TORINO, 08 marzo 2018 – “Un progetto che speriamo di riproporre. Abbiamo chiesto ai nostri campioni torinesi – spiega Stefano Mossino, presidente del Comitato Regionale – di insegnare ai master in occasione di due stage, con l’obiettivo anche di pagarsi, con il loro impegno da allenatori, la trasferta alla prestigiosa regata “Head Of The River” di Londra. Alla nostra proposta hanno aderito tanti atleti e atlete, anche campioni che non saranno sull’otto che sta per partire per Londra ma che hanno comunque voluto partecipare all’iniziativa. I ragazzi, affiancati dai nostri migliori tecnici torinesi, si sono messi al servizio di una progettualità territoriale, insegnando tecnica e proponendo la loro esperienza.


Per i master che vi hanno partecipato è stato indubbiamente un momento importante, di condivisione dello sport con campioni che hanno vestito e vestono il body azzurro. Il tutto ha quindi permesso di coprire una parte dei costi della trasferta, con un appoggio del nostro Comitato”. Sul Tamigi per la Head Of The River si sfideranno oltre quattrocento equipaggi con barche di nazionali internazionali e dei college. I campioni torinesi prenderanno la barca al Rowing Club di Fulham. La gara sarà nella mattinata di domenica, a seconda del numero di partenza. In barca ci saranno: Alberto Di Seyssel, capovoga, e Edoardo Lanzavecchia entrambi del circolo Armida, Emanuele Giacosa, Andrea Carando, Leonardo Radice Karoschitz e Vittorio Serralunga della Canottieri Cerea, Lorenzo Galano per l’Esperia e Francesco Squadrone degli Amici del Fiume, Camilla Gozellino, timoniera dell’Armida.


“Sono un otto che sta crescendo molto bene – commenta Federico Vitale, coordinatore tecnico regionale – ma a Londra non sarà facile emergere. Bisogna infatti considerare il numero dei partecipanti, la lunghezza di sette chilometri, un fiume con molte onde e non conosciuto, il percorso a favore di marea e di corrente ma molto faticoso e il numero di partenza della barca, che non sarà proprio privilegiante. Ma dopo la vittoria al Lago D’Orta, i ragazzi hanno dimostrato le loro potenzialità e questa sarà indubbiamente anche una bella esperienza, visto poi come ci sono arrivati, grazie a questo progetto, di più società coinvolte e legato anche al nostro territorio e al nostro fiume cittadino”.