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La rivoluzione dell’otto

martedì 19 Agosto 2014

La rivoluzione dell’otto

ROMA, 19 agosto 2014 – Uno degli obiettivi della Federazione Italiana Canottaggio è cercare di varare un otto competitivo e proprio questo “progetto otto” aveva inizialmente suscitato, a livello nazionale, molto entusiasmo. Quello stesso entusiasmo era poi gradualmente andato scemando per i mancati risultati. Si era arrivati anche a pensare di mollare la barca regina. Poi l’intervento drastico. All’inizio dell’estate si è deciso di procedere con un lavoro ad hoc per questa barca. Selezionato un gruppo di atleti, si è deciso di organizzare un ritiro separato a Sabaudia, ricominciando praticamente il percorso da zero. Altri atleti si sono aggiunti dopo il Mondiale Under 23. Ora, assieme al rinnovato equipaggio, facciamo il punto della situazione per cercare di capire dove il lavoro incominciato si stia dirigendo e quali risultati abbia dato fin ora.

Andrea Palmisano (CC Aniene): “Il fatto che sia stato scelto io come capovoga dell’otto mi fa onore. Per me è la prima esperienza come capovoga su questa barca, io infatti sono sempre stato impegnato sul quattro senza o sul due senza. L’equipaggio è abbastanza contento e unito. Gli atleti riescono ad esprimersi bene con me avanti e sembra che anche gli allenatori siano contenti, quindi non posso che dirmi soddisfatto. Non essere tra i favoriti in qualche modo può diventare un nostro punto di forza perché in campo internazionale gli avversari potrebbero essere indotti a sottovalutarci. Da parte mia spero vivamente di sorprenderli”.

Pierpaolo Frattini (CC Aniene): “Stiamo andando bene. Abbiamo dei riscontri positivi in allenamento, sia in termini cronometrici che in riferimento agli avversari per quello che riguarda dispendi energetici e tempi. Siamo contenti di quello che stiamo facendo. È un percorso iniziato, per vari motivi, abbastanza in ritardo. Infatti solo a giugno abbiamo creato le condizioni per poter incominciare a lavorare sull’otto. Da parte nostra cercheremo comunque di fare il massimo. Sicuramente quello che è stato portato avanti fino ad oggi lo considero molto positivo. L’equipaggio è motivato e c’è tanta voglia di fare”.

Emanuele Liuzzi (Fiamme Oro): “Veniamo da una brutta esperienza all’Europeo dove non abbiamo fatto una grandissima prestazione. Dopo i Campionati Italiani abbiamo fortemente rimaneggiato l’equipaggio. Siamo partiti bene con il raduno a Sabaudia dove per tre settimane ci siamo allenati solo noi dell’otto. Dopodiché ci siamo spostati a Piediluco. Devo dire che stiamo lavorando in maniera soddisfacente. Siamo riusciti a costituire un buon gruppo e sembra che la barca stia rispondendo abbastanza bene, in particolare sui massimali stiamo offrendo delle buone prestazioni. Siamo comunque consapevoli che ci troveremo ad affrontare equipaggi molto preparati, su tutti la Germania, attualmente campione del mondo. Ma anche la Gran Bretagna, la Russia e la Polonia non sono da sottovalutare. Staremo a vedere. Dalla nostra c’è che siamo veramente molto motivati”.

Domenico Montrone (Fiamme Gialle): “La barca sta progredendo in linea con gli obiettivi del raduno. I miglioramenti sono stati costanti, giorno per giorno. Praticamente non abbiamo sprecato nemmeno un’uscita. Per me personalmente è stato molto positivo essere riconfermato dopo gli Europei, sia perché in questo modo posso essere un riferimento per i nuovi componenti dell’equipaggio, sia perché ho ricevuto un attestato di fiducia a livello personale che mi spinge ad andare avanti e che rappresenta sicuramente un supporto emotivo in vista delle difficili sfide che ci attendono ad Amsterdam. In questo senso mi sento ulteriormente invogliato a continuare nel mio percorso, dando sempre il massimo”.

Fabio Infimo (RYCC Savoia): “Stiamo apprezzando in questo momento i benefici dello scarico e sono contento perché questi vanno a sommarsi ai miglioramenti che la barca sta dimostrando allenamento dopo allenamento. Stiamo portando avanti quel percorso che abbiamo inaugurato a Sabaudia, dove abbiamo ricominciato praticamente da zero, portando avanti un lavoro specifico, distante dal resto della squadra. A mio avviso questo percorso distaccato ci ha fatto molto bene, siamo riusciti a compattarci e a creare un bel gruppo. In allenamento c’è grande voglia di fare da parte di tutti. Sicuramente non avendo avuto ancora un riscontro internazionale non sappiamo da che punto partiamo. È tutto un po’ un’incognita. Quello che sappiamo è che la barca sta rispondendo bene quindi siamo abbastanza fiduciosi”.

Giovanni Abagnale (Marina Militare): “Sono entrato a far parte dell’equipaggio soltanto dopo il mondiale Under 23. Sin da subito il gruppo mi ha accolto bene, mettendomi nelle condizioni di lavorare a mio agio. L’otto per me non è una barca nuova, l’avevo già sperimentata in categoria Junior. Certo, a livello assoluto si devono curare molti più dettagli, la tecnica va affinata, cresce di importanza il valore dell’assieme. Insomma, è tutta un’altra cosa. Per me in particolare poter remare con atleti più esperti, di un’altra generazione, è un’ottima opportunità di crescere. Il mio obiettivo è vivere quest’esperienza del mondiale in maniera più costruttiva possibile. Mi concentrerò per dare il meglio e credo che sia la cosa più importante in un contesto come questo dove, come ha detto prima Fabio, non sappiamo praticamente nulla di quello che è il nostro valore rispetto agli avversari”.

Cesare Gabbia (SC Elpis): “Sono salito su questa barca dopo aver disputato i mondiali Under 23. Altri membri dell’equipaggio avevano già lavorato a Sabaudia quindi tra di loro si era creato un certo insieme. Nonostante questo però sono riuscito ad inserirmi da subito al meglio perché conoscevo praticamente tutti e con molti di loro avevo fatto barca più volte. Complessivamente posso dirmi soddisfatto della preparazione che abbiamo portato avanti. Siamo migliorati parecchio rispetto all’inizio. Per me comunque l’emozione più grande deriva dal fatto che questo di Amsterdam è il primo mondiale assoluto. C’è tanta voglia di fare bene, di dare il massimo. Devo dire che mi fa piacere essere stato scelto per gareggiare sulla barca regina del canottaggio. Per me sarà un ulteriore stimolo”.

Enrico D’Aniello (CN Stabia): “Quest’anno per la prima volta sarò al timone dell’otto senior. Ho comunque già maturato esperienze nel Mondiale Assoluto. Lo scorso anno infatti sono stato impegnato in due con e nell’otto PL. Per quello che riguarda la barca, sta migliorando allenamento dopo allenamento. Come tempi siamo abbastanza veloci anche se poi bisogna vedere come andiamo su un campo internazionale. Non sarà facile ma combatteremo fino alla fine. Rispetto all’anno scorso c’è stata una vera e propria rivoluzione. Devo dire che i nuovi inserimenti si stanno dando da fare al meglio per consentire alla barca di continuare a crescere. Abbiamo formato un buon gruppo, unito e compatto. Tutti quanti ci stiamo credendo, stiamo lavorando duramente, siamo molto motivati. In gara la prima cosa che farò sarà cercare di far stare sempre lucidi e concentrati i ragazzi. Farò il massimo per tornare a casa dalla mia famiglia e dalla mia ragazza con il miglior risultato possibile”.


Nella foto in alto: l’otto in allenamento a Piediluco (ph E.Artegiani – Canottaggio.org)