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CNU all’Idroscalo: c’era chi vogava, chi “speakerava” e chi tifava

lunedì 19 Maggio 2014

CNU all’Idroscalo: c’era chi vogava, chi “speakerava” e chi tifava

MILANO, 19 maggio 2014 – La base organizzativa dei C.N.U. di canottaggio era posta nella struttura del CUS Milano, nella zona che in tempi lontani era occupata dalla pista dei Go-Kart, la cosiddetta “Pista Rossa”, vera attrazione degli anni sessanta, ospitando anche una competizione in chiave mondiale. Oggi dei tanti che frequentano l’ambiente studentesco vai a scommettere se almeno uno possa sapere cosa c’era qui nel tempo. Ma se alla sede c’è la base d’appoggio, la “direzione” di gara del canottaggio è nella torre sull’altro lato, dove di tanto in tanto arrivavano personaggi di spicco per osservare le gare ed altri per “dare una mano” ed in particolare più persone si sono alternate ad un microfono “volante” per cercare di dare qualche notizia. Un microfono volante nel vero senso della parola, perché per farlo funzionare chi voleva parlare doveva assumere una posizione a sghimbescio fuori dai finestrini della “Torre”, altrimenti sarebbe stato un pio desiderio poter comunicare. Ma anche la comunicazione era affidata alla buona volontà di chi poteva darsi da fare ed ecco per un po’ di tempo Gualtiero Corelli, una lontana esperienza da presidente del Comitato Regionale e da sempre uomo di impegno operativo del Cus Pavia, a fare da speaker. Ma essendo un operativo in termini assoluti non poteva fare all’infinito il propalatore della informazione e dopo un intervallo è tornato con una giovane “speaker” che ne ha preso il posto. Una simpatica faccia nuova, una parlata gentile, forse una delle tante studentesse presenti al Cus, ma in questo caso di Pavia (ne indossava una maglietta–divisa. Nessuno l’aveva presentata al gruppo operativo in Torre, ma aveva un richiamo fisico familiare e col timore di una figuraccia lanciamo una domanda: e la risposta è “sì, sono Francesca, la figlia di Gianni Postiglione, lavoro e vivo a Pavia e sono socia del Cus Pavia”. E con i colori del Cus Pavia, dopo avere militato alla Canottieri Napoli e al Savoia, nel 2008 ha vinto il titolo italiano del quadruplo pesi leggeri femminile.
E accanto a lei, appoggiato al tavolino, c’era un distinto signore che seguiva con attenzione le gare ed aveva chiesto qualche informazione ai giudici d’arrivo, prendeva appunti e sembrava particolarmente interessato alle gare del Cus dei Laghi, visibilmente soddisfatto dei risultati degli equipaggi varesini. Chissà – il pensiero – sarà qualche dirigente varesino, o magari qualche parente e ad un certo punto, con l’arrivo di Stefano Mentasti, varesino segretario del Comitato Regionale Canottaggio che sembrava avesse con lui una certa confidenza, finalmente la presentazione: era il signor Piero Corbellini, da pochi mesi presidente della Canottieri Cernobbio, appassionato e soddisfatto spettatore della gara del singolo femminile vinta dalla “cernobbiese” Giada Colombo, che poi avrebbe fatto il bis con forte grinta nel 4 di coppia, seguita dall’oro di Deborah Battagin nel doppio. Tre titoli italiani che ben figurano nella bacheca del Cus dei Laghi e di riflesso anche alla Cernobbio, che però – gli strani casi creati dalla diversa frequentazione universitaria – nelle gare di sabato sui 500 m. avevano anticipato le soddisfazioni cernobbiesi, ma con altra maglia sociale: vittoria di Martina Comotti (assieme a Sabrina Noseda della Lario) nel doppio del Cus Pavia.


Ferruccio Calegari