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Abbagnale promuove la Sicilia. E al nord chiede «maggiore fratellanza»

martedì 22 Gennaio 2013

Abbagnale promuove la Sicilia. E al nord chiede «maggiore fratellanza»


di Stefano Lo Cicero Vaina

CATANIA, 22 gennaio 2013 – Clima mite, accoglienza siciliana, tifo caldo e una pioggia di emozioni. Si potrebbe riassumere così il Campionato italiano di indoor rowing concluso ieri a Catania. La giornata iniziata a La Vecchia Dogana con l’alzabandiera e l’inno di Mameli, alla presenza del presidente della Federazione Giuseppe Abbagnale, si è chiusa nel pomeriggio in un’atmosfera di soddisfazione generale. Per il più grande dei “fratelloni”, passato dai remi alla storia, al vertice della Fic, si è trattato del primo grande evento del suo mandato.

Il presidente D’Arrigo ha ammesso di aver provato un’emozione indimenticabile quando si è trovato al suo fianco, mentre risuonava l’inno di Mameli.

«Capisco che per lui e la Sicilia intera questa manifestazione abbia rappresentato tanto, visto l’impegno profuso. Tutto è andato molto bene, in termini di partecipazione agonistica, fruibilità della struttura e pubblico: la mia è una promozione a pieni voti. Il merito è di chi ha curato l’organizzazione in tutte le sue fasi, da D’Arrigo ai collaboratori a tutti coloro che si sono prodigati nel dare una mano».

Rispetto ad altre edizioni, si è vista una partecipazione molto scarsa da parte di atleti di vertice, soprattutto tra i senior. Come mai?

«Beh, credo che gli atleti si stiano preparando per i test federali, dov’è richiesto un allenamento diverso. C’è anche da considerare un altro aspetto: i costi per raggiungere la Sicilia. Magari alcune società hanno preferito ottimizzare le risorse in relazione al resto della stagione».

Certo. Ma è pur vero che la maggior parte delle gare nazionali si svolgono al Centro Nord. E regioni come la Sicilia sono costrette abitualmente a fare trasferte molto onerose.

«È vero. Infatti, dobbiamo vincere questa resistenza e fare in modo che gareggiare al Sud sia più appetibile, fare in modo che la Sicilia sia “più vicina”. Il Nord deve anche fare la sua parte, le società devono dare un segno di fratellanza. Anche perché questa regione sta facendo tanto, contribuendo a dare atleti importanti alla Nazionale».

Come sa, gran parte delle società siciliane ha votato per Gandola alle scorse elezioni. Possiamo dire che la buona riuscita del Campionato apre un nuovo capitolo di collaborazione e fiducia reciproca?

«Le elezioni sono passate. Quel che è stato è stato. So che Lorenzo D’Arrigo è una persona chiara e trasparente. Votando Gandola ha dimostrato di essere coerente con il progetto di collaborazione che aveva intrapreso con lui: del resto, Gandola era riuscito a estendere il consenso verso sé, in molte regioni. E questo è il mio obiettivo attuale. Che vale a partire dalla Sicilia».

Nella foto: da sinistra Lorenzo D’Arrigo, Andrea Vitale, Giuseppe Abbagnale, Dario Crozzoli e Mimmo Perna

Fonte: Comitato Regionale Sicilia FIC