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Josy Verdonkschot: Si, possiamo!””

lunedì 17 Settembre 2012

Josy Verdonkschot: Si, possiamo!””

ROMA, 17 settembre 2012 Portando per mano il figlio Tore, con la bandiera tricolore e la fida Trudy, tre volte sul podio insieme alle nostre ragazze, Josy Verdonkschot vive intensamente la domenica degli Europei di Varese ed al termine delle regate analizza il momento del settore femminile.

“Abbiamo cercato di portare barche competitive in ogni specialità. La priorità per le Senior era quella di fare bene nell’otto, che per Claudia, Sara e Giada è stata la seconda gara. Sono orgoglioso perché nessuna di queste tre ragazze si è risparmiata nella prima specialità in cui era iscritta. Tutte e nove le ragazze avevano fiducia nel fatto che due senza e doppio non avrebbero avuto influenza sul rendimento dell’Ammiraglia. Laura ed Elisabetta hanno disputato una regata eccezionale ed hanno indicato la direzione per il futuro del settore Pesi Leggeri femminile. Il doppio Senior di Giada e Giulia è stata una bella sorpresa, poiché improvvisata dopo il ritiro di Erika. Dopo la bella medaglia di Kazan, Laura si è rimessa in gioco come singolista crescendo gara dopo gara in questi Europei.

Il quattro di coppia di Silvia, Veronica, Laura e Gaia ha gareggiato al massimo delle proprie potenzialità e non potevo aspettarmi di più. Voglio ringraziare mia moglie Marit, mi è stata sempre vicina pur essendo molto impegnata con il nostro bambino Tore. Voglio ringraziare tutti i miei collaboratori, in prima linea Andrea, e poi Massimo, Giulia, Ciccio oltre alle sei ragazze che, dall’inizio, mi hanno aiutato a far crescere il canottaggio femminile: Laura Schiavone, Elisabetta Sancassani, Gaby Bascelli, Laura Milani, Erika Bello ed Enrica Marasca. Per me, la cosa ancora più importante era proprio quella di chiudere il quadriennio con un vero gruppo di ragazze competitive comprendente loro e le giovani che in queste anni hanno ottenuto risultati importanti. Grazie alle società e tutti i loro allenatori che hanno portato avanti queste atlete. Insieme, abbiamo fatto vedere che in tutta Italia è possibile creare un movimento femminile. Come dice Obama, YES WE CAN!”.