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Campionesse d’Europa e due volte d’argento: che festa per  i doppi azzurri

domenica 16 Settembre 2012

Campionesse d’Europa e due volte d’argento: che festa per  i doppi azzurri

VARESE, 16 settembre 2012 L’Italia vince il medagliere agli Europei ed un bel contributo a questo successo di squadra arriva dai doppi. Laura Milani ed Elisabetta Sancassani sono campionesse d’Europa nella categoria Pesi Leggeri, Giulia Pollini, Giada Colombo, Alessio Sartori e Romano Battisti.

E’ Laura Milani (Fiamme Gialle) a commentare il primo titolo europeo dell’Italia nel doppio Pesi Leggeri. “Questa formazione è stata decisa all’ultimo momento ed è piaciuta anche al nostro tecnico Josy. Andando avanti, vedevamo che miglioravamo sempre di più. Le greche sono un equipaggio d’eccellenza, le ho incontrate spesso e ci sono sempre finite davanti. Ci siamo tolte un piccolo sassolino dalla scarpa”. La gara. “Sia io che Betta, partiamo controllate e poi acceleriamo: il contrario della Grecia. Sapendo come sono, che il loro punto debole è il finale, siamo state subito vicine”. La Milani analizza il quadriennio. “Josy ha creato un bel settore femminile, un settore più numeroso di 4 anni fa: anche il livello medio si è alzato, abbiamo portato anche le meno forti ad un livello migliore. La crescita del nostro settore dipenderà molto da come le ragazze si allenano anche a casa, da quanto tempo libero dedicano al canottaggio, dalla testa delle singole”.

“E’ stata un’esperienza molto positiva, credevo di fare più fatica ed invece ho trovato la forza per esprimermi al meglio
– dichiara Elisabetta SancassaniNegli ultimi 500 metri abbiamo capito di potercela fare, ci abbiamo creduto. Dedico a mio papà scomparso nel novembre scorso ed alle Fiamme Gialle che negli ultimi due anni mi sono sempre state vicino non creandomi pressione”.

Abbiamo cercato di non far scappare nessuno, gli altri ci hanno creato pensieri fino ai 1000 – spiega Alessio SartoriLa Croazia ha preso un buon margine su di noi ed abbiamo cercato di recuperare nel finale il gap. Siamo contenti perché, dopo 40 giorni, siamo riusciti a dimostrare che nostra medaglia non è stata frutto del caso ma del grande lavoro fatto insieme alle Fiamme Gialle”. Il tifo casalingo è stata un’importante componente. “Volevamo fare bene in casa, fare vedere ai nostri tifosi che ci siamo ed abbiamo cercato di farli divertire. Abbiamo dato il meglio. Ringrazio ancora Franco Cattaneo che è riuscito a rimettere assieme due “teste matte”. Temevamo di perdere concentrazione per questa gara dopo i festeggiamenti olimpici”.

“E’ stata una bellissima gara, il livello degli Europei si è alzato moltissimo – dice Romano BattistiA Varese ci sono moltissimi appassionati e sono molto felice per la grande organizzazione per questa manifestazione: mi sembra quasi di essere a Londra, qui la tradizione sportiva è molto importante ed essere accolti così un grande piacere”. La finale. “Sapevamo che la Croazia ci avrebbe dato filo da torcere, ce l’abbiamo messa tutta sino all’ultima palata: non potevamo dare di più contro un grande equipaggio, c’è soltanto da batter le mani. Dedico questa medaglia al Comitato Organizzatore per il lavoro profuso nell’aumentare la visibilità di questo sport”.

“Non ci aspettavamo per niente quest’argento, questo doppio è stato un esperimento senza neanche possibilità di fare allenamento, visto che dovevo anche fare l’otto
Devo ringraziare Giulia per aver condivido quest’avventura con me”
dichiara Giada Colombo (Can. Tritium). “Io non mi sono assolutamente girata durante la gara, non capivo bene cosa stesse succedendo intorno: ho deciso di rimanere sempre concentrata sulla barca per mantenere meglio l’assieme. Sapevamo che la chiusura non era il nostro forte, non avendo mai provato il serrate. Abbiamo puntato molto sulla terza frazione per contenere i tentativi di rientro delle avversarie”.

“Grande soddisfazione, sono molto contenta perché io e Giada ci siamo trovate subito in barca –
aggiunge Giulia Pollini (Can. Cernobbio) – La Bielorussia ha meritato di vincere l’oro ed alla fine mi sono reso conto di esser in una buona posizione: pertanto abbiamo tenuto il possibile ritorno della Danimarca”