SAN MINIATO, 04 giugno 2010 – La lunga corsa verso il sogno, ora lo si può definitivamente dire, è ripartita. Matteo Stefanini, 26 anni, samminiatese, cresciuto e battezzato agonisticamente dalla Canottieri San Miniato di Enzo Ademollo, domenica 30 maggio a Bled, in Slovenia, nella prima prova di Coppa del Mondo ha conquistato la medaglia d’argento sul 4 di coppia con i compagni delle Fiamme Gialle Simone Raineri, Alessio Sartori e Simone Venier, dietro ad una straordinaria Croazia ma davanti alla Polonia, assoluta dominatrice della specialità, campioni mondiali e olimpici. Un argento vivo, più vivo che mai, spinta fondamentale in questa lunghissima stagione che terminerà a novembre a Karapiro, in Nuova Zelanda, con i Mondiali Senior.

Sembra passato un secolo dal 1999, quando a Candia conquistò il tricolore Ragazzi con i colori giallo-rossi della San Miniato, e forse ancora di più da quei Giochi Olimpici del 2004, quando sul bacino ateniese di Schinias affrontava, in singolo, i mostri sacri dell’epoca, appena ventenne, nella speranza che un giorno, nel medesimo scenario, sarebbero stati altri giovani a guardare lui con lo stesso rispetto, la stessa ammirazione.

Forse ora, riacquisita la consapevolezza di essere un canottiere di primo livello, Matteo può recuperare il tempo perduto. Sì perché il finanziere forgiato da Ademollo è stato a riposo tanti, troppi mesi tra il 2006 e il 2008 per problemi cardiaci ora risolti ma un tempo apparentemente insolubili, che hanno rischiato di vedere disperso il suo talento.

Matteo adesso è tornato più forte che mai, ha nel mirino la Nuova Zelanda, ma il suo sguardo, si sa, guarda oltre: l’Olimpiade inglese dista due anni, lui avrà 28 anni, maturità massima. Il momento giusto perché siano gli altri a guardare te con rispetto e ammirazione…

 
Ufficio Stampa Canottieri San Miniato