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Per il maltempo la Lysistrata diventa indoor

venerdì 14 Maggio 2010

Per il maltempo la Lysistrata diventa indoor

NAPOLI, 14 maggio 2010La centunesima edizione della “Coppa Lysistrata”, in programma domenica 16 maggio nello specchio d’acqua antistante via Caracciolo a Napoli, non si svolgerà a causa delle avverse condizioni meteorologiche che indicano nel finesettimana un consistente vento da ponente di oltre 25 nodi con forte modo ondoso. Condizioni che hanno così indotto l’organizzazione del Circolo del Remo e della Vela Italia ad annullare, a mare, l’appuntamento storico del canottaggio italiano.

Dunque, come già annunciato dal presidente Roberto Mottola di Amato durante la conferenza stampa di presentazione dei giorni scorsi, sarà varato il piano di riserva: “Il piano B – conferma il presidente – prevede la trasformazione della regata da marina ad indoor così come già avviene nei campionati italiani, europei e mondiali di rowing”.

La regata si svolgerà così a secco, all’interno dei saloni del sodalizio rossoblu, con un sistema che sembra voler promuovere la 101 edizione, la prima del secondo secolo di vita della manifestazione, verso l’era del virtuale. Ecco come l’allenatore della sezione canottaggio del CRV Italia, Antonio Colamonici, intende trasformare l’evento sportivo:

“L’indoor rowing prevede che gli atleti si sfidino con l’ausilio di simulatori di voga, Remoergometri, collegati tra loro – afferma Colamonici – ed interfacciati ad un software che permette la visualizzazione di una regata virtuale. Da oltre 10 anni si svolgono campionati mondiali, continentali, nazionali su di un percorso di 2000 mt., distanza del canottaggio olimpico outrigger. Per la Lysistrata, invece, la distanza sarà quella consueta di 1000 mt.”

La decisione è dunque stata presa e oggi (ieri per chi legge, ndr) anche i sodalizi sportivi, che hanno presentato le iscrizioni, apprenderanno della variazione tecnica sostanziale e dovranno adeguarsi, come da regolamento, al cambio del “campo di regata”.

La trasformazione, gioco forza, dell’evento ha però costretto gli organizzatori a rinunciare alla diretta televisiva, ben due ore e dieci minuti, che la Rai, sul canale del digitale terrestre di Rai Sport Più, aveva programmato per la diffusione della regata remiera più antica d’Italia. Il circolo ha prontamente informato la direzione della Rai e il Comune di Napoli, che sosteneva le spese della ripresa, del cambio di programma basato anche sulla volontà di non rischiare di vanificare l’investimento di soldi pubblici.
 

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