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Moreno Martinelli, Motivazione e biomeccanica a confronto

sabato 1 Maggio 2010

Moreno Martinelli, Motivazione e biomeccanica a confronto

Moreno Martinelli, Motivazione e biomeccanica a confronto

GAVIRATE, 01 maggio 2010 – In apertura del Convegno “AAMS riabilita lo sport”, l’intervento del Prof. Moreno Martinelli, docente di Teoria Tecnica e Didattica delle attività motoria adattata al disabile presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Responsabile del Centro Studi Ricerche e Formazione del CIP Lombardia.

Entra nel mondo del canottaggio seguendo la preparazione di Paolo Pittino (4 volte campione del mondo) e collabora con Vittorio Bolis in ambito giovanile. Importante l’attività svolta insieme a Fabrizio Macchi sulla strada per il Campionato del Mondo di Indianapolis.

Come allenatore di atleti con disabilità fisica, dal 1988 collabora a numerosi progetti di ricerca nella Regione Lombardia e attualmente supervisiona un progetto specifico sulla percezione della fatica in soggetti disabili e “normodotati”.

Il suo intervento verte su biomeccanica, metodologia e motivazione: in primo luogo focus sull’APA (attività fisica adattata) che si occupa dello studio e dell’elaborazione di proposte concrete in presenza di limitazioni fisiche, sensoriali, cognitive, comportamentali.

Martinelli espone anche i risultati di un questionario, riservato ad atleti normodotati e paralimpici (adaptive rowing) in merito alla motivazione: sia per i soggetti disabili che per i normodotati risulta esserci una correlazione significativa tra il volume di allenamenti e le motivazioni intrinseche come la voglia di migliorarsi. In aggiunta, per i soggetti disabili, risulta esserci una correlazione anche con le motivazioni estrinseche riguardanti il fitness e lo stare in forma. Interessante anche i risultati del questionario relativo alle figure professionali vicine agli atleti: la quasi totalità (96,7%) afferma di essere seguita da un allenatore, la maggioranza anche da un medico (60%) e solo il 10% anche da uno psicologo. Riflessioni importanti anche sul volume d’allenamento e sulla disponibilità all’allenamento.