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Paola Grizzetti e il mondo Adaptive

sabato 1 Maggio 2010

Paola Grizzetti e il mondo Adaptive

Paola Grizzetti e il mondo Adaptive

GAVIRATE, 01 maggio 2010 Sette anni dietro un progetto che vale una vita. Paola Grizzetti, CT della Nazionale di Adaptive Rowing, non risparmia momenti di emozione nel corso del Work Shop “AAMS riabilita lo sport”. Per lei allenare il gruppo di disabili fisici e intellettivi è più di una missione: è ciò che il cuore le dice dal 2003, anno in cui la FIC inizia un timido discorso di avviamento dell’attività federale per questa categoria di atleti e lei, abbattendo ogni sorta di muro o barriera morale e materale, getta il cuore oltre l’ostacolo ponendo le basi per il raggiungimento di un obiettivo sensazionale. L’oro di Pechino.

Al Sunset Hotel le sue parole non lasciano indifferenti, snocciola concetti, idee ed emozioni anche se il suo è intervento di carattere prettamente tecnico per illustrare a tutti gli accreditati le peculiarità della disciplina.
“Dove la nostra storia… può diventare la tua storia!” recita il depliant promozionale per la nuova campagna di reclutamento di vogatori paralimpici.

E Paola parla poi dei vari tipi di disabilità, dei processi di classificazione che ormai conosce a memoria non solo in virtù della sua esperienza da tecnico ma anche per il suo ruolo in FISA in qualità di membro della Commissione Adaptive.

Breve storia dell’Adaptive Rowing dal 1975 a oggi: piccola grande curiosità, il primo a esibirsi nel 1993 a Racice è Fabrizio Macchi, sedici anni dopo campione mondiale nel ciclismo a Mendrisio. Da sottolineare anche l’esponenziale crescita delle nazioni partecipanti ai Mondiali: sette a Banyoles 2002, ventitré a Monaco 2007. Un bell’excursus che arriva sino a Pechino dove 96 atleti gareggiano alle prime Paralimpiadi dedicate al canottaggio: oro Italia nel ‘quattro con’ e il resto è storia di oggi…