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Josy Verdonkschot, Brest è lo specchio della nostra attuale condizione

domenica 25 Luglio 2010

Josy Verdonkschot, Brest è lo specchio della nostra attuale condizione

BREST, 25 luglio 2010 – E’ come sempre ad ampio raggio la valutazione tecnica del CT della Nazionale Femminile Josy Verdonkschot. Ecco il suo pensiero dopo le gare azzurre a Brest.

“Per prima cosa vorrei ringraziare tutte le mie atlete ed i miei collaboratori Andrea Benecchi ed Andrea Messina perché sono fiero del lavoro svolto con loro dall’inizio del raduno alla fine dell’ultima gara. Penso che abbiano dimostrato di essere al posto giusto e spero che portino a casa un’esperienza positiva. Per me i Mondiali Under 23 sono come una scuola superiore sulla strada per l’alto livello che comincia dalla scuola elementare (Società) e dalla scuola media (Mondiali Junior) e si conclude ai Mondiali Assoluti e alle Olimpiadi
Le barche che abbiamo preparato per  il Mondiale riflettono questa strada. Il nostro obiettivo è la preparazione di tre barche per le prossime Olimpiadi: doppio pesi leggeri, doppio o quattro di coppia, due senza. 

Come lo scorso anno, la priorità riguarda 4x PL, 4x S e 4- S: con queste barche possiamo lavorare assieme e imparare come allenarsi assieme. Nello stesso tempo, possiamo usare le barche corte in raduno per confronti e crescita individuale. Se il numero delle atlete per l’alto livello è abbastanza buono, 2x PL, 2x S e/o 2- S saranno le prossime barche da selezionare.

I risultati di Brest sono lo specchio della nostra attuale condizione, conosciamo la nostra forza e la nostra debolezza, tecnicamente e mentalmente siamo allo stesso livello delle altre nazioni. Non possiamo cambiare la struttura delle nostre atlete, dobbiamo pertanto accettarla, ma fisicamente il gradino rimane troppo alto specialmente per le Senior. Stiamo lavorando in questa direzione ma è un’operazione che richiede tempo. Sono sicuro che anche le atlete ne sono convinte e, insieme a me che ho fiducia in loro, vogliono eliminare questo gradino che ci separa dalle migliori Nazioni.

Per la valutazione di questi Mondiali, non guardo troppo il piazzamento finale. Differenti nazioni usano differenti strategie per il programma di sviluppo e così il livello di differenti specialità cambia da un anno all’altro. Guardo i tempi, i distacchi con le altre barche e comparo i tempi con le altre specialità. Il quattro di coppia per me era ok, le ragazze hanno compiuto un passo avanti perché erano più vicine alle barche più veloci ma quest’anno c’erano più barche ad alto livello rispetto a Racice. Il quattro senza, con tre cambi rispetto allo scorso anno, era un poco più lento: lo abbiamo visto nelle Coppe del Mondo, nella punta c’è ancora molto lavoro da fare. Il doppio è stata una felice sorpresa e ha evidenziato che, lentamente, stiamo trovando nuove atlete per la coppia. Il quattro di coppia pesi leggeri ha mostrato il reale potenziale delle nostre PL italiane trasformando l’ottavo posto dello scorso anno in un oro con un tempo molto vicino ai tempi finali delle Senior.

Ora mi concentrerò sugli Universitari e sugli Europei, dove proveremo nuove combinazioni e altre atlete. Dopo gli Europei potremo realmente valutare le nostre possibilità ed iniziare la preparazione per la qualificazione olimpica nel 2011”.