Cerimonia d’apertura: la cronaca
Cerimonia d’apertura: la cronaca
BREST, 21 luglio 2010 – Tutta piena la tribuna (750 posti) che dà sull’arrivo, a tappo anche la struttura che, 100 metri a destra, ospita il pubblico ma c’è gente anche lungo la passeggiata sottostante la torre d’arrivo. La città di Brest sente il Mondiale, addirittura arriva anche il Ministro dello Sport e del Turismo della Repubblica Bielorussa.
“A voi, amici atleti, il compito di scaldare la nostra Brest: noi faremo il tifo per voi, concedeteci qualche applauso in più per i nostri giovani armi bielorussi” quasi gridano il chairman della Federazione e il Sindaco. Poi sfilano i 58 rappresentanti delle nazioni iscritte, per l’Italia lo stabiese Berardino “Dino” Calabrese sventola il Tricolore e sorride ai clic dei fotografi.
Gli azzurri prendono posto colorando gli spalti con le loro t-shirt azzurre, urlano quando lo speaker della cerimonia d’apertura dice “Italia”. Un urlo Il loro, anzi il nostro, azzurro spicca in mezzo al verde, al rosso, al giallo.
Adrenalina e pathos dentro e fuori il campo di regata, tanta musica, balli tradizionali e moderni. Questa è la Brest che oggi si presenta al mondo del canottaggio, alla vigilia del Mondiale under 23. La Bielorussia è nuovamente pronta dopo gli Europei. L’Italia pure.
Foto D.Seyb ©