News

Comunicato Stampa

giovedì 7 Agosto 2008

Comunicato Stampa

“Patacche” nel cuore della città olimpica

PECHINO, 7 agosto 2008 – Fondali finti per nascondere edifici incompleti e bidonville, abitanti in costume adamitico. E veri falsi gadget olimpici a prezzi stracciati.
Autentici falsi made in China nel cuore dell’impero, a Pechino. Li ha trovati e svelati uno a uno, di certo con un qualche piacere data la storica rivalità fra i due Paesi, una troupe giapponese della Fuji TV in giro per la città olimpica.

I risultati visibili in questa foto – e nelle altre e nel video segnalati sul sito del blogger Lorenzo Cairoli sono degni di nota. Presi dalla febbre del mattone i cinesi hanno costruito molto. Ma talvolta – come è capitato anche in altri casi e non solo in Cina – non sono riusciti a completare. Che fare allora?

Nulla di meglio di un bel fondale dipinto stile trompe l’oeil per non deludere il turista. Un trucco un po’ artigianale che non regge a un esame appena meno che superficiale ma che a distanza di sicurezza dissimula l’effetto cantiere. Sarà, sarebbe, sarebbe stato, un hotel. Meno male che le prenotazioni sono state inferiori alle aspettative.

Da altre parti invece, la ricostruzione non è nemmeno iniziata e le bidonville fiancheggiano in modo assai poco gradevole la strada. Nessun problema: un bella muraglia cinese urbana e lo slum sparisce. Oddio, sparisce. Non proprio, ma basta non girare l’angolo.

Rilevata qualche falla anche nel galateo olimpico. Da un anno ormai il governo raccomanda in ogni modo ai cinesi, con le buone e cattive, di comportarsi in maniera accettabile per gli onorevoli ospiti occidentali. E cioè di non sputare per strada, di non manifestare con sonori rutti il gradimento per il cibo, di evitare di buttare tutto per terra. Ma che dire dell’abitudine, favorita dallo smog tropicale di Pechino, di girare a torso nudo? Colti sul fatto dai reporter giapponesi gli interessati (seminudi) promettono che per l’inizio dei Giochi indosseranno la camicia.

Là dove la battaglia pare persa in partenza è sul fronte del “tarocco”, che si riconferma la vera specialità cinese. Mentre discutono con i descamisados i reporter vengono avvicinati da venditori di gadget olimpici. Comprano tutto con entusiasmo giapponese, ma poi, dando prova di meticolosità svizzera, portano la merce da un rivenditore autorizzato. Che conferma il sospetto: autentici falsi made in China. E consigliano di comprare solo gadget con il marchio ufficiale. Diffidare delle imitazioni. Sembra facile.

FONTE: LA STAMPA


FEDERAZIONE ITALIANA CANOTTAGGIO
www.canottaggio.org
Ufficio Stampa
Tel. +39.335.6360335 – Fax +39.06.3685.8148
E-mail:
comunicazione&[email protected]