Raffaello Leonardo: “Queste condizioni ambientali creano uno stato di forte disagio, la temperatura e l’umidità provocano anche difficoltà respiratorie. Stamani abbiamo fatto un allenamento sul fondo, tranquillo con qualche scatto per sentire la velocità della barca: un Filippi nuovo che avevamo provato a Piediluco prima che venisse spedito in Cina; è identica all’altra ma ci troviamo un po’ meglio di quella che abbiamo lasciato, avendola usata molto aveva perso un po’ di rigidità. Domani sorteggeranno le batterie, speriamo di avere un po’ di fortuna perché in una Olimpiade così difficile sarà importante partire subito bene”.

Giuseppe De Vita: “Mi sono adattato a queste condizioni climatiche e al fuso orario un po’ meglio rispetto ad altre volte. Questa umidità non mi dà fastidio, sto abbastanza bene anche se fino a quando non si scende in gara non si sa mai. Il campo di gara ci sembra buono, almeno dalle prime tirate ci è parso molto scorrevole. Certo, gareggiare negli orari più caldi non ci agevola, dovremo superare tutte queste difficoltà prima degli avversari. Non ci sono le condizioni ideali per una gara di canottaggio di questo livello, sarà una sofferenza in più. Ma almeno sarà uguale per tutti”.