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World Cup I Varese. Le 11 finali A degli equipaggi azzurri

domenica 14 Aprile 2024

World Cup I Varese. Le 11 finali A degli equipaggi azzurri

Gran finale sulla Schiranna di Varese per la 1^ prova di Coppa del Mondo con 14 equipaggi azzurri pronti a giocarsi le proprie chance di medaglia in 11 finalissime. Il resoconto delle regate.

DUE SENZA MASCHILE
La prima delle 14 barche azzurre in finale di Coppa del Mondo a Varese è il due senza maschile di Codato e Comini, che hanno qualificato la specialità per Parigi 2024 a Belgrado lo scorso anno e che oggi affrontano mostri sacri della specialità come Croazia, Danimarca, Gran Bretagna e Svizzera. È proprio l’armo danese dei bronzi olimpici in carica Vystavel e Sutton a partire bene e staccarsi per primo dai blocchi seguito dagli inglesi vicecampioni del mondo e dagli attuali iridati svizzeri Roesli e Gulich, con l’Italia stretta in quinta piazza da Gran Bretagna2 e dai croati Sinkovic pluricampioni olimpici e mondiali. Proprio i croati un po’ a sorpresa si ritrovano attardati a metà gara dove in testa c’è sempre la Danimarca pressata dagli inglesi e dagli elvetici ma sono bravi poco più indietro Codato e Comini a cercare di restare agganciati alla zona podio. La sensazione è che la Danimarca abbia chiesto troppo a sé stessa nei primi 1000 metri, si registra una flessione nell’azione danese e ne approfittano i vicecampioni mondiali inglesi mentre per la terza posizione si fa forte Gran Bretagna2. Italia quinta al terzo rilevamento, davanti Wynne-Griffith e George resistono alla rimonta dei rossocrociati campioni mondiali e vanno a prendersi l’oro mentre la Danimarca si tiene stretto il bronzo. Italia sesta, bravi Giovanni e Davide che solo nel finale subiscono il rientro della Croazia. 1. Gran Bretagna1 6.18.82, 2. Svizzera 6.19.24, 3. Danimarca 6.21.85, 4. Croazia 6.24.18, 5. Gran Bretagna2 6.24.41, 6. Italia1 (Davide Comini-Fiamme Oro/SC Moltrasio, Giovanni Codato-Fiamme Oro/SC Gavirate) 6.25.66.

DOPPIO FEMMINILE
Per il suo compleanno, 29 anni compiuti ieri, si vuole regalare una medaglia in Coppa del Mondo Stefania Gobbi, che accompagnata da Clara Guerra approccia questa finale del doppio femminile – dove l’Italia è già qualificata per i Giochi dai Mondiali 2023 grazie a Crosio e Buttignon – attaccandosi a Germania e Olanda ma con la Norvegia a fungere da elemento di disturbo. Tedesche e olandesi vanno a braccetto, alternandosi al comando con la Norvegia terza una spanna avanti a Stefania e Clara che però hanno nella seconda parte di gara la loro parte migliore, e infatti mentre l’Olanda si prende all’approssimarsi dei 1500 metri quasi una barca di vantaggio sulla Germania, si lanciano all’attacco delle norvegesi che con le unghie e con i denti cercano di restare agganciate al bronzo. Crescono bene le azzurre che approfittano di una Germania in difficoltà per risalire la china e andare a sognare una medaglia. È un finale incredibile, la Norvegia continua a crescere e insidia addirittura l’Olanda per l’oro mentre la Germania con un sussulto finale riesce a tenere distanti le azzurre, che per soli sei brucianti centesimi restano giù dal podio. Italia quarta mentre l’oro è olandese, l’argento norvegese e il bronzo tedesco. 1. Olanda 6.49.75, 2. Norvegia 6.50.60, 3. Germania 6.51.43, 4. Italia (Clara Guerra-Fiamme Gialle, Stefania Gobbi-Carabinieri) 6.51.49, 5. Svizzera 6.53.90.

DOPPIO MASCHILE
Dalla corsia 3 scattano bene allo start Sartori e Rambaldi che prendono subito una punta di vantaggio sul gruppo degli avversari, guidato dall’Olanda e dall’Irlanda, che non mollano un colpo. E’ prima la barca azzurra ai 500 metri con meno di un secondo di vantaggio da Olanda e Irlanda che continuano a mantenersi pericolosi. A metà gara gli azzurri transitano ancora al comando, ma con l’Olanda attaccata a 65 centesimi, mentre dalle retrovie è risalita la Germania che ha sopravanzato l’Irlanda per il terzo posto. Nella terza frazione sferra l’attacco la barca “orange” e prende un leggero vantaggio sull’Italia che comunque non molla una palata, decisa a giocarsi tutte le sue carte. 79 i centesimi che separano le due barche ai 1500, quando gli olandesi, campioni del mondo in carica, allungano ancora e prendono una manciata di metri agli azzurri che ora devono guardarsi dal ritorno di Germania e Irlanda che combattono furiosamente per il bronzo. Sul traguardo va a vincere l’Olanda, ma sono bravissimi Matteo e Luca a rispondere a tono a tutti gli attacchi degli inseguitori, e garantiscono all’Italia una bellissima medaglia d’argento, mentre per il bronzo al fotofinish la spunta l’Irlanda. 1. Olanda 6.07.09, 2. Italia (Luca Rambaldi, Matteo Sartori-Fiamme Gialle) 6.08.45, 3. Irlanda 6.09.35, 4. Germania 6.09.51, 5. Norvegia2 6.17.12, 6. Australia1 6.18.05.

DOPPIO PESI LEGGERI FEMMINILE
Al via clamoroso “filaremo” per il Canada che esce subito dai giochi, mentre dopo poche palate sono le campioni del mondo della Gran Bretagna a condurre le danze, con le due barche azzurre che si mantengono nel gruppo delle inseguitrici. Ai 500 metri, dietro la Gran Bretagna, si fa vedere l’Australia che mantiene il distacco sotto il secondo, mentre al terzo posto transitano le campionesse olimpiche di Italia1 davanti a Svizzera e Italia2 in un fazzoletto.

A metà gara i giochi per il primo posto appaiono già fatti con le britanniche che hanno ormai messo luce nei confronti dell’Australia, mentre Italia1 e Italia2 sono rispettivamente terza e quarta. Mentre la Gran Bretagna apre ancora il divario, Cesarini e Rodini attaccano per raggiungere l’Australia, leggermente in difficoltà, trascinandosi dietro anche Italia2 che sul passo recuperano centimetri ad ogni palata. Il finale è elettrizzante con le due barche azzurre che sprintano furiosamente e superano di volata la barca aussie in un emozionante testa a testa che si conclude solo al fotofinish, con Italia1 delle Cesadini che si aggiudica l’argento per 2 centesimi su Crosio e Buttignon, bronzo, mentre l’oro va alla Gran Bretagna. Fantastiche azzurre! 1. Gran Bretagna 6.45.86, 2. Italia1 (Valentina Rodini-Fiamme Gialle, Federica Cesarini-Fiamme Oro) 6.52.14, 3. Italia2 (Stefania Buttignon-Fiamme Oro, Silvia Crosio-SC Amici del Fiume) 6.52.16, 4. Australia 6.53.03, 5. Canada 6.57.49, 6. Svizzera 7.02.15.

DOPPIO PESI LEGGERI MASCHILE
Dopo le emozioni del doppio leggero femminile, neanche il tempo di riprendere fiato e tocca ad altri due equipaggi azzurri entrare in azione nella stessa specialità al maschile. Parte in modo molto efficace la Svizzera che cerca di scappare via, ma è tallonata da vicino dalle due barche azzurre, che procedono bene sul passo senza forzare troppo. Nel secondo quarto Oppo e Soares aumentano in progressione il ritmo e affiancano i compagni di squadra, mentre la barca elvetica si mantiene sempre al comando con un leggero margine.

Dopo l’intertempo dei 1000 metri, Italia1 forza per avvicinarsi ai vicecampioni mondiali rossocrociati, con Italia2 di Torre e Borgonovo che cede leggermente sul passo e viene attaccata dalle due barche tedesche, in gara tra loro ed in rimonta. Il finale di gara è al cardiopalmo con la Svizzera, che si credeva ormai al sicuro, che viene sorpresa dal serrate fulminante di Oppo e Soares che con un recupero incredibile bruciano gli avversari proprio sul traguardo e vincono la medaglia d’oro, mentre alle loro spalle, nonostante un coraggioso sprint, Italia2 manca il bronzo per l’inezia di due centesimi nei confronti della Norvegia. 1. Italia1 (Stefano Oppo-Carabinieri. Gabriel Soares-Marina Militare) 6.10.46, 2. Svizzera 6.10.86, 3. Norvegia 6.13.87, 4. Italia2 (Niels Alexander Torre-Viareggio, Giovanni Borgonovo-Gavirate) 6.13.89, 5. Germania2 6.14.51, 6. Germania1 6.15.39.

QUATTRO SENZA MASCHILE
Italia e Germania scattano dai blocchi con un numero altissimo di colpi, ma tutti gli armi sono sostanzialmente in linea per il primo minuto di gara. Ai 500 metri è la Gran Bretagna campione del mondo a far passare per prima la propria punta al rilevamento, ma a parte l’Ucraina, più staccata, tutte le altre barche sono racchiuse nel margine di un secondo dai battistrada, con l’Italia al momento in seconda posizione. Sul passo la barca britannica comincia ad imporre il suo ritmo, ma dietro gli azzurri non mollano un colpo e a metà gara si mantengono in seconda piazza con Olanda e Svizzera vicinissime alle loro spalle. La barca azzurra esprime una eccellente azione sui remi tenendo costante il divario sulla Gran Bretagna e avvantaggiandosi sugli altri inseguitori. Bellissimo il finale di gara con l’Italia che sale vertiginosamente di colpi e progressivamente si “mangia” tutto il vantaggio che i Sudditi di Sua Maestà avevano accumulato nel corso della gara. I britannici cercano disperatamente di resistere al forcing azzurro, ma quest’oggi non c’è niente da fare e Kohl e compagni si aggiudicano la seconda medaglia d’oro di giornata per l’Italia. Grandissimi! 1. Italia1 (Matteo Lodo-Fiamme Gialle, Giovanni Abagnale-Marina Militare, Giuseppe Vicino-Fiamme Oro, Nicholas Kohl-Gavirate) 5.44.64, 2. Gran Bretagna 5.44.79, 3. Olanda 5.49.41, 4. Germania 5.50.35, 5. Svizzera 5.50.45, 6. Ucraina 5.57.56.

QUATTRO DI COPPIA FEMMINILE
Sono Germania e Ucraina gli armi che dettano il ritmo nelle prime battute di gara, inseguite dall’Olanda, mentre le azzurre tengono “botta” nelle prime fasi, poi sul passo perdono qualche metro dalle battistrada. L’Ucraina si mette in evidenza nel secondo quarto, prendendo un leggero vantaggio sulla Germania, mentre l’Italia prosegue con il suo ritmo in sesta posizione. Anche la terza frazione vede la barca gialloblù bene in controllo sulle avversarie, con l’Olanda che cerca di respingere gli attacchi della Germania per la seconda posizione. Sul finale si impone con autorevolezza la barca ucraina davanti all’Olanda che per mezzo secondo afferra l’argento davanti alle tedesche, terze, mentre l’Italia conclude la finale al sesto posto. 1. Ucraina 6.11.32, 2. Olanda 6.13.16, 3. Germania 6.13.67, 4. Gran Bretagna 6.14.33, 5. Svizzera 6.16.22, 6. Italia (Gaia Colasante-CUS Torino. Laura Meriano-Carabinieri, Valentina Iseppi-CC Aniene, Kiri English-Hawke-Fiamme Oro) 6.28.62.

QUATTRO DI COPPIA MASCHILE
Si rinnova anche quest’oggi la sfida tra i campioni mondiali e olimpici dell’Olanda e i vicecampioni mondiali azzurri. Al via tutti gli equipaggi scattano all’unisono e per il primo quarto di gara procedono praticamente in linea. Ai 500 metri solamente 13 centesimi separano i primi cinque armi in gara, ma nella fase successiva tentano di allungare Olanda e Gran Bretagna, con l’Italia che sul passo si mantiene in contatto con i battistrada. Come previsto il terzo quarto vede la barca “orange” prendere il controllo della gara, ma britannici e azzurri non mollano la presa. Imperioso il finale di gara dell’Olanda che mette luce tra sé e gli avversari, ma alle sue spalle attacca fortissima l’Italia che ricupera metri sulla Gran Bretagna, ma proprio sul traguardo manca il sorpasso sugli avversari per soli 13 centesimi, conquistando comunque un’eccellente medaglia di bronzo. 1. Olanda 5.38.32, 2. Gran Bretagna 5.40.05, 3. Italia1 (Nicolò Carucci-Fiamme Oro, Andrea Panizza, Luca Chiumento, Giacomo Gentili-Fiamme Gialle) 5.40.18, 4. Svizzera 5.43.78, 5. Australia 5.44.25, 6. Germania 5.56.55.

OTTO FEMMINILE
E’ ora la volta dell’ammiraglia femminile, che vede in questa finale ben due imbarcazioni azzurre. Grande start della Romania nei primi 100 metri, ma Italia1 non si fa sorprendere e ai 500 metri è prima davanti alle corazzate britannica e rumena, con Italia2 sesta. Molto bene Bumbaca e compagne anche nella seconda frazione, dove mantiene mezza imbarcazione di vantaggio sulla Gran Bretagna, con la Romania che cede leggermente. 39 colpi al minuto per le azzurre che tengono a 5 metri le avversarie staccandosi nettamente da tutti gli altri equipaggi. Ai 1500 metri solo 65 centesimi separano le due barche che accelerano in un vortice vertiginoso di colpi.

La Gran Bretagna attacca sin sul traguardo ma le azzurre rispondono colpo sul colpo con caparbietà e si aggiudicano una meravigliosa e storica medaglia d’oro fortemente voluta dall’inizio alla fine, con Italia2 che conquista un’incoraggiante quinta piazza. 1. Italia1 (Giorgia Pelacchi-Fiamme Rosse, Linda De Filippis-Gavirate, Alice Gnatta-Fiamme Gialle, Aisha Rocek-Carabinieri, Alice Codato-Gavirate, Silvia Terrazzi-SC Arno, Elisa Mondelli-Fiamme Gialle, Veronica Bumbaca-Fiamme Oro, Emanuele Capponi-Fiamme Gialle-timoniere) 6.02.34, 2. Gran Bretagna 6.03.10, 3. Romania 6.08.73, 4. Germania 6.12.07, 5. Italia2 (Anna Rossi-SC Caprera, Irene Gattiglia-RCC Cerea, Angelica Merlini-Tevere Remo, Aurora Spirito-Gavirate, Eleonora Nichifor-RCC Cerea, Susanna Pedrola-SC Bissolati, Giorgia Sciattella-Tevere Remo, Sofia Secoli-CC Saturnia, Ilaria Colombo-Gavirate-timoniera) 6.12.77, 6. Danimarca 6.15.14.

SINGOLO MASCHILE
Tutti gli occhi sono puntati sul campione mondiale tedesco Oliver Zeidler, che come previsto dopo poche battute è già chiaramente al comando, mentre Davide Mumolo parte controllato e mantiene il suo passo in quinta posizione. Sempre Zeidler in totale controllo, con l’olandese Van Dorp che emerge in seconda posizione con un bell’allungo e Mumolo che comincia a prendere il ritmo e guadagna qualche metro sugli avversari più immediati. Nella terza frazione Mumolo recupera una posizione sopravanzando il croato Martin e punta direttamente al belga Brus per il terzo posto. Ai 1500 metri, con Germania e Olanda saldamente nelle due prime posizioni, Davide continua a spingere e supera di volata il belga che comincia ad accusare la fatica. Fantastico il finale dell’azzurro, che sprigiona la velocità più alta tra le barche in gara e ricupera fortissimo ad ogni palata sull’Olanda, giungendo sul traguardo al terzo posto a soli 24 centesimi dall’argento. Spettacolare bronzo per l’Italia con Davide Mumolo! 1. Germania 6.44.15, 2. Olanda 6.47.03, 3. Italia1 (Davide Mumolo-Fiamme Oro) 6.47.27, 4. Gran Bretagna 6.49.56, 5. Belgio 6.54.28, 6. Croazia 7.01.10.

OTTO MASCHILE
Ultima gara del programma di Coppa del Mondo, con l’ammiraglia azzurra in corsia 2 pronta a dare battaglia sulle acque di casa. Scattano forsennati gli olandesi braccati subito dai campioni mondiali della Gran Bretagna, ma tutte le imbarcazioni remano all’unisono in queste prime battute, con l’Italia attaccata alle battistrada. Britannici primi ai 500 metri ma i vantaggi sono ancora risicati, con l’Italia quarta a 1″70. Prima dei mille metri allungano i Sudditi di Sua Maestà, inseguiti dall’Olanda e dalla Germania che procede affiancata agli azzurri e all’Austria. Le barche transitano a metà gara in queste posizioni, quindi nella terza frazione si mette in luce la Romania che dall’ultimo posto risale fino in terza posizione, con l’Italia comunque sempre a ridosso. Mentre davanti le posizioni paiono ormai assegnate, si scatena nel finale la battaglia per la medaglia di bronzo con gli azzurri che attaccano prepotentemente la Germania dopo esserci scrollati di dosso Austria e Romania. Spinta dal tifo casalingo l’Italia recupera ancora sui tedeschi, ma il traguardo è ormai troppo vicino e si deve accontentare del quarto posto, mentre la vittoria va, come da pronostici, alla Gran Bretagna. 1. Gran Bretagna 5.27.67, 2. Olanda 5.29.83, 3. Germania 5.33.52, 4. Italia1 (Matteo Della Valle-Fiamme Oro, Jacopo Frigerio-Fiamme Gialle, Luca Vicino, Marco Vicino-CRV Italia, Emanuele Gaetani Liseo, Salvatore Monfrecola-Marina Militare, Leonardo Pietra Caprina-Fiamme Gialle, Vincenzo Abbagnale-Marina Militare, Alessandra Faella-CUS Torino-timoniera) 5.34.67, 5. Romania 5.38.03, 6. Austria 5.39.50.