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Il senso di appartenenza in una “W”

sabato 4 Maggio 2024

Il senso di appartenenza in una “W”

La W a queste latitudini non è una semplice lettera, ma è molto di più: è un brand, l’iniziale di Washington, l’Università, un distintivo comune, di colore giallo e viola, che caratterizza il senso di appartenenza al mondo sportivo e universitario di Seattle, e tanto altro ancora che muove la Community della University of Washington. Una università, un club che, tra l’altro, è la casa dei “The Boys in the Boat”, gli stessi che piegarono le velleità di Hitler durante le regate olimpiche di Berlino 1936. Un risultato, l’oro vinto davanti all’Italia, che è stato declinato con la storia di questi ragazzi in un film diretto da George Clooney.

Ma torniamo alla W, questa lettera si ripete in forma ossessiva in ogni angolo di Seattle, una delle città più grandi e popolose dello Stato di Washington, è che dimostra come vi sia un attaccamento viscerale da parte della popolazione alla loro Università. Noi italiani possiamo solo ammirare l’unità che hanno da queste parti per il loro orgoglio nazionale e provare anche un po’ di sana invidia, perché sarebbe auspicabile che anche in Italia l’interesse girasse intorno a un simbolo portatore di grandi ideali culturali e sportivi.

È in questo contesto, e in questo ambiente, che i due armi azzurri hanno regatato e lottato al fianco dei “tassi” di Washington, una Università frequentata attualmente da Giuseppe Bellomo, Matteo Belgeri e Giulio Acernese e, prima ancora, da Roberto Blanda, Chiara Ondoli, Guglielmo Carcano, Pietro Zileri Dal Verme, Valentina Iseppi, Carmela Pappalardo, Aisha Rocek e Guglielmo Lovisolo.