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Federico Parma collaboratore della nazionale femminile U19 e U23 al raduno di Pusiano

mercoledì 21 Febbraio 2024

Federico Parma collaboratore della nazionale femminile U19 e U23 al raduno di Pusiano

Un trascorso da atleta anche in Azzurro, una laurea in Scienze Motorie, con quella magistrale alle porte (sarà il 15 marzo la discussione della tesi, ovviamente sul canottaggio), Federico Parma, classe ’88 fa parte della nuova corrente di giovani allenatori, che forti delle conoscenze e delle esperienze sul campo crescono alla “corte remiera” di nomi importanti del canottaggio italiano, da Barbo al Saturnia a Casula in squadra nazionale. Buone capacità, grande disponibilità, il canottaggio a 360° di Parma spazia dal reclutamento nelle scuole, all’attività con gli U14 ed U15, alla collaborazione con la nazionale femminile. Reduce dal primo raduno del 2024, il coach triestino così risponde:

*Che cosa si prova a partecipare in prima persona ad un raduno nazionale? È sempre molto stimolante partecipare ad un raduno con la squadra nazionale, si ha l’occasione di vedere nuove situazioni e di conseguenza imparare cose nuove. Lavorare ogni giorno assieme al caposettore per costruire degli equipaggi che parteciperanno al Campionato del Mondo è veramente entusiasmante.

*Quale il rapporto con il capo settore, i colleghi allenatori e gli atleti anche non della tua società o regione? Per il terzo anno consecutivo ho la fortuna di collaborare con il gruppo junior femminile coordinato da Massimo Casula. Con lui e con gli altri colleghi vi è un ottimo rapporto, umano oltre che professionale. Per me stare a fianco di tecnici con grande esperienza è una bella occasione per ampliare il mio bagaglio di competenze e di esperienza. In questi raduni dove ci sono molti allenatori ci sono tanti momenti per confrontarsi su diversi aspetti, soprattutto sulla metodologia di allenamento, spunti interessanti su cui ragionare per affinare il proprio metodo.

*Quale era il tuo compito al raduno di Pusiano? Mi sono dedicato soprattutto alla rilevazione dei tempi delle varie prove. Mi piace stare in torre d’arrivo a prendere i crono perché hai il polso della situazione su come stanno andando le cose.

*La cosa che ti ha più colpito nella due giorni sul lago lombardo? In tutti e due i raduni (under 19 e under 23) mi è piaciuto molto che entrambi i capi settore hanno fatto ruotare le atlete su varie barche per provare diverse soluzioni, un modo di valutare la atlete con una visione ampia e completa.

*Come reputi la crescita del settore femminile U19 e U23? Credo che il canottaggio femminile stia prendendo sempre più spazio nel nostro Paese, e di questo sono molto felice, cosi avremo modo, lavorando bene, di avvicinarci alle varie potenze remiere mondiali femminili.

*Quale il tuo obiettivo personale come allenatore di club e collaboratore di squadra nazionale? Al Saturnia gli obiettivi sono molteplici, per me il compito principale è sempre quello di reclutare tanti ragazzini a scuola e di impostarli nei primi due anni da allievi B prima di passarli al collega Stefano Gioia. Poi, visti i numeri importanti della squadra over 15, è qualche anno che collaboro con Spartaco (Barbo; n.d.r.) e devo dire che “rivivere” i ragazzi qualche anno dopo averli messi in barca la prima volta e’ una bella soddisfazione. Per quel che riguarda la squadra nazionale ho una fortuna: la dirigenza del Saturnia mi dà la possibilità di collaborare con la squadra nazionale durante l’estate, e se continueranno a chiamarmi, è un’occasione che non voglio perdere.

Maurizio Ustolin