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Voglia di canottaggio universitario, da Chungju a Chengdu, passando ancora una volta per la Cina

martedì 1 Agosto 2023

Voglia di canottaggio universitario, da Chungju a Chengdu, passando ancora una volta per la Cina

Primo giorno effettivo a Chengdu per l’Italia del remo universitario, pronta questo venerdì a debuttare ai Giochi Mondiali Universitari, che si terranno sulle acque del Sichuan Water Sports School. Gli azzurri e le azzurre in gara in maglia FederCUSI hanno testato oggi il bacino remiero di Chengdu, in Cina, guarda caso il paese che ha anche ospitato l’ultima grande manifestazione internazionale di canottaggio universitario, prima che la pandemia bloccasse e poi stravolgesse – questi World University Games avrebbero dovuto tenersi originariamente nel 2021, poi il Covid li spostò al 2022 e infine a quest’anno – i calendari. Era il 2018, e dal 10 al 12 agosto, Shanghai ospitava i Mondiali Universitari.

Un evento che vide gli azzurri grandi protagonisti, grazie alla vittoria di tre medaglie d’oro, altrettante d’argento e cinque di bronzo. 11 medaglie che di fatto resero l’Italremo la nazione con il maggior numero di podi conquistati, e che permisero agli azzurri di finire al secondo posto nel medagliere, alle spalle della Gran Bretagna che vinse sette medaglie, ma con ben sei ori. Di quell’Italia Universitaria, oggi a Chengdu c’è una sola reduce: Arianna Noseda, all’epoca SC Lario e oggi atleta delle Fiamme Rosse, che nell’occasione chiuse in quarta posizione la finale del doppio Pesi Leggeri femminile, togliendosi però la soddisfazione di timonare l’otto maschile verso la medaglia di bronzo.

E gli ultimi Giochi Mondiali Universitari? Bisogna risalire ancora più indietro, quando ancora si chiamavano Universiadi, a un’edizione anch’essa dal sapore orientale: nel 2015 a Gwanju, in Corea del Sud, sul bacino remiero di Chungju. Ben otto anni fa, e non soltanto per colpa della pandemia, ma anche e soprattutto perché nelle successive due edizioni dei WUG, Taipei 2017 e Napoli 2019, il canottaggio non era tra le specialità in programma. In Corea del Sud, l’Italia si difese, andando in finale con 10 barche sulle 12 presentate, e ottenendo sei podi: un oro, due argenti, tre bronzi. Curiosità: uno dei due argenti a Gwanju 2015 lo vinse in singolo maschile Simone Martini, oggi team manager degli azzurri a Chengdu, mentre uno dei tre bronzi portava la firma, sul doppio Pesi Leggeri femminile, della futura campionessa olimpica della specialità Valentina Rodini. Buona (ex) Universiade a tutti!