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Road to Belgrado: il singolo maschile di Davide Mumolo

lunedì 28 Agosto 2023

Road to Belgrado: il singolo maschile di Davide Mumolo

I tempi di Romolo Catasta, il romano bronzo ai Giochi Olimpici di Londra 1948 nel singolo maschile alle spalle dell’australiano Wood e dell’uruguaiano Risso – unico sculler azzurro sul podio a cinque cerchi fino ad ora – sono lontani. Ancora di più lo sono quelli di Igino Ciabatti, il singolista pisano che partecipando ai Giochi di Londra (si sempre lei) ma 40 anni prima di Catasta, nel 1908, portò per la prima volta l’Italia del canottaggio nel panorama a cinque cerchi. Però basta girarsi poco indietro per vedere che nel 2019 Simone Martini riportò ai Giochi Olimpici il singolo maschile azzurro, qualificato ai Mondiali di Linz dopo che l’ultima presenza olimpica risaliva a Matteo Stefanini ad Atene 2004, e che poi a Tokyo 2020 il giovanissimo Gennaro Di Mauro chiuse la sua prima Olimpiade, a 20 anni ancora da compiere, con l’ottavo posto assoluto.

Ecco, sulle orme di Martini e Di Mauro, ai Mondiali di qualificazione olimpica di Belgrado si mette Davide Mumolo, genovese delle Fiamme Oro ormai habitué della Nazionale Senior da quello storico 2017, anno in cui fece parte dell’ammiraglia medaglia di bronzo ai Mondiali di Sarasota, in America. Da allora, Davide ha sempre fatto parte dell’otto, e dunque del settore di punta dell’Italremo maschile, salvo poi tornare al suo primo amore, la coppia – nel 2012 vinse il titolo mondiale Under 19 nel quadruplo assieme tra gli altri a Luca Rambaldi – lo scorso anno, quando si è cimentato nel doppio.

Da quest’anno invece, via all’avventura in singolo. Una scelta che ha mostrato un Davide Mumolo in netta crescita, protagonista prima ai Meeting Nazionali di Piediluco e poi in azzurro, con piazzamenti discreti come le vittorie in finale B – ed il settimo posto assoluto nella specialità – sia agli Europei di Bled che in Coppa del Mondo a Varese.

Gli avversari? A Belgrado, nella specialità con il maggior numero di partecipanti al via (quasi 50 gli sculler in gara!), non mancheranno. Si va dal tedesco Zeidler, campione mondiale ed europeo in carica nonché detentore dello scettro di Coppa del Mondo, praticamente imbattuto dalla deludente Olimpiade giapponese conclusa in finale B, al campione olimpico greco Ntouskos. Poi un maestro di regolarità come il danese Nielsen, vecchie volpi come il croato Martin, il bulgaro Vasilev e il norvegese Borch, gli emergenti Macintosh dalla Nuova Zelanda e Arakawa dal Giappone. Davide deve arrivare tra i primi nove per proseguire il sogno a cinque cerchi, e non si lascerà certo spaventare dai nomi. A pochi giorni dal via, Mumolo dice di essersi preparato bene, “anche grazie al lavoro con validi sparring partner come il singolo leggero di Torre. A Belgrado sarà una guerra dalla prima all’ultima gara, ma mi sento pronto, resta solo da vedere chi sarà il più forte”. Che poi, basta rientrare tra i nove più forti, e tutti noi confidiamo nella sicurezza di Davide.