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Road to Belgrado: il quattro senza maschile

lunedì 28 Agosto 2023

Road to Belgrado: il quattro senza maschile

Sulle spalle di Alfonso Scalzone (Fiamme Gialle), Davide Verità (Marina Militare), Alessandro Bonamoneta e Paolo Covini (Fiamme Gialle), a Belgrado ci sarà una bella responsabilità. Toccherà a loro quattro difendere l’onore di una barca, il quattro senza maschile, che per l’Italia del canottaggio rappresenta un pezzo di storia olimpica, con la vittoria a cinque cerchi di una medaglia d’oro (Londra 1948 con lo storico armo della Moto Guzzi splendidamente rappresentato ancora oggi, a 97 anni, dal mitico Giuseppe Moioli), due d’argento (Roma 1960 e Sydney 2000, quando Mornati, Dei Rossi, Carboncini e Molea arrivarono a pochi centesimi dal togliere al leggendario inglese Steve Redgrave la gioia del quinto oro olimpico in carriera, terzo consecutivo in quattro senza) e ben sei di bronzo (Amsterdam 1928, Los Angeles 1932, Città del Messico 1968, Atene 2004, Rio 2016, Tokyo 2020).

Qui si parla di podi olimpici, ma per la formazione azzurra per Belgrado, che non arriva a 24 anni di età media della barca (27 anni Alfonso, 23 da compiere Davide, 22 Alessandro, 23 Paolo), al momento si parla solo di tentare la qualificazione per Parigi 2024. Per arrivarci, occorrerà minimo vincere la finale B, in una specialità che conta ben 17 nazioni allo start e grandi nazioni favorite come la Gran Bretagna campionessa in carica di tutto (Mondiali 2022, Europei 2023, Coppa del Mondo 2023), l’Australia, l’Olanda, e tra incognite e sorprese come non citare Cina, Nuova Zelanda, Francia…

E l’Italia? L’Italia vuole dire la sua. Il percorso dell’imbarcazione nel 2023 è stato tutto sommato lineare, e certificato dal quarto posto in Coppa del Mondo a Varese dietro inglesi, australiani e statunitensi, con una formazione che per tre quarti è quella che vedremo in azione in Serbia (al posto di Scalzone era presente Giovanni Codato). Si tratta di una formazione composta quasi in toto da esordienti ai Mondiali Assoluti (Verità esordiente, Bonamoneta e Covini furono riserve lo scorso anno a Racice, mentre il solo Scalzone vanta in carriera la disputa di quattro Mondiali Assoluti, tre dei quali da pielle non olimpico), che però vorranno dare tutto per arrivare dove vogliono arrivare e dove l’Italia del quattro senza maschile merita di stare.

“L’obiettivo è quello di partire bene e qualificare la barca” confessa Covini, cui fa eco il capovoga Scalzone: “Siamo un equipaggio nuovo ma ci siamo trovati subito e giorno dopo giorno stiamo migliorando. Speriamo di arrivare alla prima batteria nelle migliori condizioni possibili, per sperare poi di qualificarci per l’Olimpiade”.