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Road to Belgrado: il doppio Pesi Leggeri maschile di Soares e Oppo

venerdì 1 Settembre 2023

Road to Belgrado: il doppio Pesi Leggeri maschile di Soares e Oppo

Quest’anno, dopo sei anni di podi internazionali ininterrotti – un bronzo olimpico, quattro argenti ai Mondiali, un oro, due argenti e tre bronzi agli Europei, un oro e tre argenti in Coppa del Mondo (senza contare la particolare esperienza di Lucerna lo scorso anno, quando separati per la prima volta dal 2017, uno vinse l’oro insieme a Soares mentre l’altro l’argento con Torre, divisi da appena 32 centesimi di secondo) – il doppio Pesi Leggeri maschile terzo classificato all’Olimpiade di Tokyo 2020 di Stefano Oppo e Pietro Willy Ruta si divide, ed è così che a Belgrado, il carabiniere sardo farà coppia con Gabriel Soares (Marina Militare). Uno che il posto in questa specialità mostro di regolarità per l’Italremo, se lo è sudato: lo scorso anno ha vinto il suddetto oro in Coppa del Mondo a Lucerna con Ruta nel doppio pielle, mentre in singolo Pesi Leggeri maschile ha conquistato prima l’argento agli Europei di Monaco e poi l’oro ai Mondiali di Racice.

La combinazione Soares/Oppo quest’anno ha già dimostrato di funzionare, visto che prima è arrivato l’argento continentale a Bled a poco più di un secondo dalla Svizzera e con 93 centesimi di vantaggio sulla Grecia terza, poi a Varese in Coppa del Mondo Gabriel e Stefano hanno aggiunto il bronzo alla loro stagione, sempre a poco più di un secondo dalla barca elvetica e incollati – 14 centesimi – alla Francia seconda. A Belgrado, Gabriel e Stefano per la loro storia personale e per quella della specialità su cui tengono alti i colori dell’Italia, mirano sì al podio, ma quel che conta in primis è chiudere tra i primi sette classificati per portare ancora una volta – probabilmente l’ultima, anche se la decisione definitiva del CIO sul futuro dei Pesi Leggeri alle Olimpiadi tarda ad arrivare – il doppio pesi Leggeri maschile azzurro ai Giochi Olimpici.

Da Atlanta 1996 – anno dell’introduzione dei Pesi Leggeri ai Giochi con il doppio e il quattro senza (sparito dopo Rio 2016 in favore dell’ingresso del quattro senza femminile) a scapito di due con e quattro con – l’Italia del doppio pielle maschile alle Olimpiadi oltre al già citato bronzo di Tokyo ha conquistato anche un argento, con Luini e Pettinari a Sydney 2000, e non ha mai mancato una partecipazione a cinque cerchi: Crispi/Audisio ad Atlanta 1996, Luini/Pettinari a Sydney 2000 e Atene 2004, Luini/Miani a Pechino 2008, Luini/Ruta a Londra 2012, Miani/Micheletti a Rio 2016, Ruta/Oppo a Tokyo 2020.

Aspettative? Sì, ma due atleti del calibro di Gabriel e Stefano le sanno ben gestire, anche in un Mondiale che si prospetta di altissimo livello. L’Irlanda quest’anno ripropone la combinazione campione olimpica e mondiale in carica, poi c’è la Svizzera che ha sorpreso vincendo il titolo europeo e le prime due tappe di Coppa del Mondo, la Francia argento a Varese ma poi prima sugli svizzeri e sugli irlandesi alla WRC III di Lucerna, e non dimentichiamoci di Grecia, Norvegia, Spagna, Cina e Messico.

“Sta per arrivare il bello, non vediamo l’ora di misurarci”, dice telegrafico prima dell’esordio iridato Soares. “Sono due mesi ormai che siamo in barca assieme e abbiamo fatto una buona preparazione, limando fino alla fine ogni dettaglio per arrivare il più pronti possibile – sottolinea poi Oppo, che prosegue – Saremo 27 equipaggi, ci sono tanti avversari forti che già conosciamo e altri nuovi dai quali guardarci, cercheremo di affrontare al meglio ogni gara che dovremo disputare”.