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Road to Belgrado: il doppio maschile di Sartori e Rambaldi

martedì 29 Agosto 2023

Road to Belgrado: il doppio maschile di Sartori e Rambaldi

Ai Mondiali di qualificazione olimpica di Belgrado, uno degli equipaggi azzurri più attesi è senza ombra di dubbio il doppio maschile degli alfieri delle Fiamme Gialle Luca Rambaldi e Matteo Sartori. Sicuramente lo è per la storia dei due atleti coinvolti, il primo in cerca di riscatto dopo la sfortunata Olimpiade di Tokyo, il secondo per il cognome pesante che si porta addosso (papà Alessio in bacheca vanta un oro, un argento e un bronzo olimpici). Però proprio Rambaldi dallo scorso anno ha iniziato a cimentarsi nel doppio, e dopo la parentesi iridata del 2022 con Davide Mumolo – noni a Racice – da quest’anno ha preso sotto la propria ala il ventunenne talento pontino, che lo scorso anno si laureò campione mondiale Under 23 nel quattro di coppia maschile.

Il risultato? Poche uscite assieme, e agli Europei di Bled hanno fatto tremare i fratelli croati Sinkovic, mostri sacri della specialità e che sono riusciti a vincere l’oro continentale per appena un secondo sugli azzurri, mentre in Coppa del Mondo a Varese è arrivata la medaglia d’oro con una prova convincente su Stati Uniti e Cina. Dunque, c’è da sperare bene per un Mondiale che potrebbe regalare sorprese, cui per altro Rambo nella specialità è già abituato, avendo già vinto nella specialità – nel 2017, con il mai dimenticato Filippo Mondelli – prima l’oro europeo e poi il bronzo iridato, a poco più di un secondo dalla medaglia d’oro.

Matteo Sartori, nonostante i poco più che 20 anni di età, sa di avere davanti una grande chance, e crede in questa bella combinazione con il compagno di squadra: “Io e Luca siamo un ottimo binomio, la mia giovinezza e la sua esperienza ci stanno portando avanti in questo percorso”, e Luca Rambaldi sembra essere d’accordo: “Andiamo al Mondiale consapevoli del nostro valore e di ciò che possiamo fare, e soprattutto senza sottovalutare nessuno. Tutti sono competitor di assoluto livello, in bocca al lupo a noi”.

I competitor in effetti non mancano, dai già citati croati all’Olanda, terza a Bled dietro Luca e Matteo, a Francia, Spagna e Australia che monopolizzarono i Mondiali 2022. E poi Belgio, Repubblica Ceca, Lituania, Nuova Zelanda, Norvegia… Concorrenza elevata per portare la barca a Parigi, ma in Francia vanno i primi 11 equipaggi qualificati, dunque ci sono spazi da riempire. Il doppio maschile, seppur con alterne fortune, è una specialità cara all’Italremo Olimpica: oro ad Atlanta 1996 (con Agostino Abbagnale, oggi tra gli allenatori della coppia azzurra, e dunque del doppio), argento ad Anversa 1920 e a Londra 2012, bronzo ad Atene 2004. Per arrivare qui c’è tempo, Matteo e Luca per ora sanno di dover partire dalla qualificazione da acciuffare a Belgrado, e tanto basta.