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L’atleta Paralimpica Elizabeth Greta Muti fa “centro” nelle scuole

venerdì 17 Novembre 2023

L’atleta Paralimpica Elizabeth Greta Muti fa “centro” nelle scuole

Pubblichiamo un bellissimo resoconto delle attività divulgative sviluppate da Elizabeth Greta Muti. Una serie di incontri con le scuole del suo territorio per parlare di canottaggio:

“Già da diversi mesi ho attivato una serie di contatti con Direttori e Direttrici di scuole elementari e Presidi di scuole medie inferiori per andare a parlare di paralimpiadi e di disabilità nelle scuole. In particolare, ad inizio ottobre, in preparazione delle paralimpiadi 2024, sono stata contattata dalla Professoressa di Scienze Motorie della media inferiore “Tommaso Ciresola” di Milano, Dr.ssa Paola Pecol, per andare a parlare con le sue ragazze e ragazzi del mondo paralimpico. La Preside della sua scuola, la professoressa ed io ci siamo accordate per tenere una serie di lezioni alle 21 classi delle medie inferiori per tre settimane dalla fine di ottobre agli inizi di novembre. Le lezioni erano ripartite in 2 ore per ciascuna sessione e per due classi insieme per un totale circa 40 bambini per volta. Le lezioni si sono basate su una presentazione Power Point piena di foto e filmati di gare ed allenamenti. Inoltre, ho portato ai bambini le mie medaglie più importanti ed il vestiario delle paralimpiadi: queste cose così tangibili hanno fatto tanto piacere ai bambini.

Per ogni lezione, ho dedicato del tempo per presentarmi e per raccontare dei diversi luoghi del mondo in cui ho vissuto ed il ruolo che ha avuto per me il canottaggio in ogni paese dove ho abitato. Ho condiviso il mio selfie con il Presidente della Repubblica che è piaciuto tanto e che mi ha poi portato a parlare della mia esperienza alle Paralimpiadi.  Verso la fine di questa parte introduttiva, ho chiesto ai ragazzi se guardandomi avessero capito quale fosse la mia disabilità. Mi hanno sorpreso perché l’hanno sempre individuata come “…un problema al braccio”. Parlando della mia disabilità, sono poi passata a descrivere le problematiche connesse alla disabilità più in generale. Ho spiegato cosa vuol dire vivere con una disabilità, ho parlato della differenza tra chi nasce con una disabilità (come nel mio caso) e chi ha avuto un trauma che ha portato alla sua disabilità.

Abbiamo parlato di esperienze diverse di discriminazione e discusso su come ognuno di noi può agire per combattere il concetto di emarginazione. Il concetto che volevo trasmettere era quello che la costante pratica della inclusione può permettere a tutti di avere l’opportunità di sviluppare rapporti, interazioni e attività “normali” rendendoci soddisfatti e felici. Ho poi parlato dell’importanza dello sport nella vita. Ho mostrato alle ragazze ed ai ragazzi una foto di due ragazzi che giocano a basket in carrozzina che ha destato un grandissimo interesse e stupore. In questo caso volevo comunicare come la passione per lo sport possa far superare limiti fisici e propri pregiudizi mentali. L’attività fisica permette di ritrovare la sicurezza in sé stessi sia per chi ha una disabilità e sia anche per chi non ce l’ha. Poi ho spiegato cosa sono il canottaggio ed il pararowing. Ho parlato di come funzionano le gare, cosa è la Federazione Italiana Canottaggio, come si formano le barche ed i ruoli di tutti i componenti e di come ci si allena.

Per quanto riguarda il Pararowing ho spiegato il significato delle diverse classificazioni, la differenza tra atleti ID e fisici e lo stile di remata di ogni atleta para. Ho poi continuato presentando diversi atleti pararowing che hanno rappresentato l’Italia nel canottaggio in questi ultimi anni. Ho parlato sia della loro disabilità e sia dei loro successi così che le ragazze e i ragazzi potessero capire bene che tipo di persone ci fossero dietro alla figura dell’atleta. Infine sono passata alle Paralimpiadi, spiegando il loro significato ed il loro ruolo nella vita delle persone con disabilità che fanno sport. Ho descritto come funzionano le cerimonie, il villaggio e come era cambiata la nostra esperienza a causa del COVID. Per terminare e dare un’idea più generale ed entusiasmante della esperienza sportiva, ho mostrato loro un filmato che ricapitolava i grandi momenti delle Paralimpiadi.

I ragazzi e le ragazze sono stati sempre molto interessati e mi hanno fatto tantissime domande sulla mia disabilità, sul canottaggio e le Paralimpiadi. Per me l’esperienza è stata veramente bella e molto emozionante. I ragazzi e le ragazze mi hanno raccontato delle loro esperienze sportive e delle esperienze di vita di persone portatrici di disabilità vicine a loro. Sono stata profondamente colpita dalle tante risposte alle mie domande che erano molto più mature e oneste di quello che mai mi sarei immaginata. I docenti mi hanno raccontato che le ragazze e i ragazzi hanno espresso valutazioni estremamente positive su questa esperienza didattica che ha dato loro tanto a cui pensare e che sicuramente seguiranno le gare di canottaggio e probabilmente anche le Paralimpiadi del 2024. A seguito di questa bellissima esperienza, in questi giorni sono stata contattata da un maestro delle elementari ed una preside di altre scuole per andare a fare lezione anche da loro”.