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Il DT Francesco Cattaneo a Vaires-sur-Marne in proiezione Parigi 2024

domenica 6 Agosto 2023

Il DT Francesco Cattaneo a Vaires-sur-Marne in proiezione Parigi 2024

Sia venerdì che sabato, cioè ieri nella giornata dedicata alle finalissime, anche il Direttore Tecnico era sulle tribune del Nautical Stadium Olympic d’Ile-de-France, complesso sportivo a Vaires-sur-Marne, che sarà sede delle regate olimpiche di Parigi 2024. Una presenza importante al fianco della nazionale, ma anche un sopralluogo necessario per visionare le strutture e il campo di regata che a ottobre di quest’anno ospiterà un raduno olimpico – la squadra paralimpica ha potuto anche gareggiare in luglio nell’internazionale dedicata al Pararowing – e la prossima estate le regate olimpiche e paralimpiche di Parigi 2024. 

Al termine della due giorni di visita, e prima di far ritorno a Piediluco per affrontare l’ultimo tratto di percorso verso il mondiale di qualificazione, Cattaneo ha risposto alle domande di Claudio Tranquilli il quale gli ha chiesto subito cosa pensasse del sito che diventerà a tutti gli effetti Venue olimpica e paralimpica: “Al termine di questa esperienza fatta sul bacino che ospiterà le prossime Olimpiadi, tirando le somme, posso affermare che è un buon campo di regata con una buona struttura. E’ auspicabile però, per quello che ho potuto vedere, che l’anno prossimo sia tutto pronto e funzionale.  Ora è un cantiere in work in progress, però la struttura c’è, gli spazi anche, quindi da questo punto di vista non credo che ci saranno delle criticità, soprattutto se poi riceveranno i fondi necessari per sistemare tutto come richiede un evento come una Olimpiade e una Paralimpiade”.

Francesco, per quello che hai potuto vedere, e per la tua esperienza a cinque cerchi, pensi davvero che in meno di un anno tutto possa essere sistemato? “Ne sono convinto, poiché ci sono tanti spazi che possono essere attrezzati con strutture mobili che sono efficienti, facili da montare e soprattutto funzionali per accogliere tutto il movimento olimpico”.

Questo per quanto riguarda le strutture di servizio, ma se il campo di gara si presenta come questi giorni non pensi possa essere una edizione olimpica e paralimpica falsata? “Il bacino remiero in sé per sé, per quello che ci ha fatto vedere in questa settimana di mondiale, è stato costantemente aggredito dal vento, un vento soprattutto laterale, che crea sempre i maggiori problemi ai vogatori e alle vogatrici e questo mi preoccupa molto in quanto si alza pure una discreta onda e si corre il rischio di fare gare non all’altezza di un livello olimpico. Speriamo che sia stata una settimana particolare, noi ci ritorneremo ad ottobre, anche se sarà molto diverso rispetto al periodo olimpico”. 

La gente del luogo afferma che il vento c’è quasi sempre, quindi pare sia una certezza che lo specchio d’acqua venga sferzato dal vento: “Io posso affermare che ci sono stati i paralimpici all’inizio del mese di luglio e comunque c’era vento. Questa situazione, considerato che il canottaggio può risentire degli agenti atmosferici, rafforza quello che dico continuamente alla squadra, poiché alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi è importante rendersi subito conto che le regate sono soprattutto una corsa a chi meglio si adatta alle condizioni che trova: caldo, freddo, vento, pioggia, ecc.. Credo che per quanto possa essere calmo questo bacino, qualora dovessimo capitare in una settimana migliore di quella che abbiamo appena vissuto, avrà sempre del vento che può increspare lo specchio d’acqua in quanto non ci sono barriere antivento”.

Nel complesso quindi ti senti di promuovere questa location? “Certo perché, in estrema sintesi, lo ritengo un bel posto per fare canottaggio. Ci sono, come ho detto, spazi adeguati, ma pongo molta attenzione a quello che potrà succedere in acqua dove i nostri atleti dovranno darsi da fare e siccome non è detto che nel periodo olimpico e paralimpico il campo di regata sia calmo, sarà necessario allenarsi il più possibile in condizioni difficili in maniera da essere pronti a qualsiasi condizione atmosferica dovesse capitare. Siamo abituati ad affrontare qualsiasi evenienza ed è stato importante aver visto cosa è accaduto ed immaginare i correttivi da mettere in campo qualora si verificasse la stessa situazione durante il periodo di Parigi 2024”.