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Cinque barche non olimpiche e una non paralimpica a caccia di medaglie a Belgrado

sabato 26 Agosto 2023

Cinque barche non olimpiche e una non paralimpica a caccia di medaglie a Belgrado

Sono cinque le barche non olimpiche e una non paralimpica a caccia di medaglie ai Mondiali Assoluti di Belgrado. Quattro imbarcazioni maschili e due femminili che disputeranno la propria gara tutte con l’obiettivo massimo di salire sul gradino più alto del podio. E non può essere altrimenti dal momento che su una di queste barche siede colui che assieme a Stefano Oppo ha reso il doppio Pesi Leggeri maschile un modello assoluto di regolarità, una barca che non scende dal podio dal 2017: Pietro Willy Ruta (Fiamme Oro). Il bronzo olimpico di Tokyo 2020 ha avuto una stagione travagliata dal punto di vista fisico, ed è così che quest’anno il suo posto sul doppio pielle maschile lo ha preso il giovane e promettente Gabriel Soares, già sul podio con Oppo a Europei e Coppa del Mondo.

A 36 anni però, Ruta dopo un bronzo olimpico, cinque argenti iridati e due ori, altrettanti argenti e tre bronzi europei, ha ancora qualcosa da dire nella categoria Pesi Leggeri assoluta, e così in Serbia tocca a lui prendere per mano il quadruplo leggero maschile dei giovanissimi Luca Borgonovo (Gavirate, 19 anni appena compiuti e già iridato della specialità tra gli Under 23 nel 2022), Nicolò Demiliani (SC Varese, 20 anni il 30 agosto e in barca con Luca nel vincente Mondiale Under 23 dello scorso anno) e Matteo Tonelli (CUS Torino, 23 anni da compiere, anch’egli iridato lo scorso anno con Borgonovo e Demiliani e quest’anno oro e argento ai World University Games in Cina rispettivamente nel doppio pielle maschile e nel quattro di coppia mix). A Ruta, Borgonovo, Demiliani e Tonelli spetta il compito di confermare l’Italia sul gradino più alto del podio iridato.

Lo scorso anno infatti a Racice il quattro di coppia Pesi Leggeri maschile azzurro si laureò campione del mondo, e chi vi era sopra? Niels Alexander Torre (Carabinieri), che a Belgrado tenta l’avventura in singolo pielle. Non una novità per il viareggino che quest’anno si è già laureato vicecampione europeo della specialità a Bled, piazzamento già ottenuto nel 2020 a Poznan. Anche Torre ha come obiettivo quello di confermare la propria barca sul gradino più alto del podio, con il già citato Soares campione mondiale lo scorso anno a Racice.

La terza barca azzurra maschile non olimpica in gara ai Mondiali Assoluti è il due senza Pesi Leggeri maschile. Altro oro da difendere: lo scorso anno, i siciliani Ficarra e Durante chiusero la propria esperienza al primo posto, e quest’anno cercherà di imitarli il duo della RCC Cerea di Francesco Bardelli e Stefano Pinsone, due ventenni che sanno già come si fa, e che si conoscono a memoria. Insieme infatti nella specialità hanno vinto l’oro quest’anno in Coppa del Mondo a Varese e l’argento ai Mondiali Under 23 di Plovidv, bissando il secondo posto del 2022 in Repubblica Ceca.

Per chiudere con le barche maschili, l’unica non paralimpica in gara a Belgrado ai Mondiali è il singolo PR2 maschile di Gianfilippo Mirabile (SS Murcarolo). L’azzurro, membro del doppio PR2 Mix ai Giochi Paralimpici di Tokyo due anni fa, in Serbia rinnova la sfida all’olandese De Koning, specialista del singolo PR2 maschile che lo precedette sul traguardo lo scorso anno ai Mondiali di Racice, dove Mirabile riuscì a cogliere la medaglia d’argento davanti al tedesco Umbach.

Tra le donne invece, sono in gara Ilaria Corazza (SC Timavo) nel singolo Pesi Leggeri e Serena Mossi ed Elisa Grisoni (SC Lario) nel due senza pielle. Ilaria, campionessa mondiale assoluta in carica nel quadruplo leggero femminile, viene da un 2023 da incorniciare: argento ai Mondiali Under 23 nel singolo pielle, oro e argento ai World University Games nel doppio pielle femminile e nel quadruplo misto. Serena ed Elisa invece quest’anno hanno dominato la finale del due senza leggero femminile ai Mondiali Under 23, e in terra serba cercheranno di fare lo stesso, al debutto in maglia azzurra assoluta, per confermare l’Italia già oro nella specialità lo scorso anno con Samantha Premerl e Maria Elena Zerboni.