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Chengdu tricolore. Sette medaglie per l’Italremo ai FISUgames

domenica 6 Agosto 2023

Chengdu tricolore. Sette medaglie per l’Italremo ai FISUgames

In finale con 14 equipaggi, ai World University Games di Chengdu, l’Italia del canottaggio universitario torna in patria con la metà degli equipaggi sul podio, conquistando sette medaglie, di cui due d’oro, vinte dai doppi Pesi Leggeri di Sara Borghi (Gavirate) e Ilaria Corazza (SC Timavo) tra le donne, e Matteo Tonelli (CUS Torino) e Giovanni Borgonovo (Gavirate) tra i maschi. I quattro protagonisti dell’ultima giornata di gare sul Sichuan Water Sports School, dal momento che sempre loro quattro nella prima finale di giornata, avevano già conquistato la medaglia d’argento nel quadruplo misto, chiudendo alle spalle della Polonia e davanti alla Germania.

Nei doppi pielle invece, Sara e Ilaria conquistano una medaglia d’oro mai stata in discussione e arrivata con margine davanti all’armo giapponese e a quello sudafricano, mentre a seguire, sotto una improvvisa pioggia battente che ha poi caratterizzato le ultime finali del programma, Matteo e Giovanni sono più bravi della Germania a gestire le cattive condizioni del lago, e la passano a 100 metri dal traguardo, coronando con la medaglia d’oro una rimonta durata tutta la gara, mentre il bronzo finisce al collo degli ungheresi.

Sono altre due poi le medaglie d’argento azzurre nella terra del Dragone, e la prima è quella siglata da Elena Sali (SC Bissolati) nel singolo Pesi Leggeri femminile. L’azzurra interpreta perfettamente una finale dominata dalla polacca Jasinska, tenendo sempre a debita distanza la tedesca Tertunte, medaglia di bronzo. Il secondo argento testimonia la bella condotta di gara anche del quattro senza maschile di Riccardo Mattana (CUS Milano), Gustavo Ferrio (CC Saturnia), Aleksander Gergolet (SC Timavo) e Alessandro Timpanaro (Gavirate), giunto a tre secondi netti dalla Cina e il cui secondo posto – netto – davanti alla Turchia medaglia di bronzo non è mai stato in discussione.

Le due medaglie di bronzo provengono infine entrambe dal settore femminile dell’Italremo Universitaria, e anche in questo caso ci sono due atlete in grado di salire due volte sul podio. Si tratta della capitana del gruppo femminile Khadija Alajdi El Idrissi (CUS Torino) e della compagna di club Gaia Colasante, che si rendono protagoniste di una doppia conquista, giungendo dapprima terze nel doppio femminile alle spalle della Polonia e della Lituania, che salva la medaglia d’argento dall’assalto finale delle azzurre per appena otto centesimi di secondo.

Poi, Khadija e Gaia, si ripetono nella penultima finale azzurra di giornata, l’otto femminile, guidato dalla timoniera Giulia Magdalena Clerici (Moltrasio) e dalla capovoga Giorgia Borriello (SC Cavallini), e completato da Chiara Benvenuti (SC Palermo), Susanna Pedrola (SC Bissolati), Sofia Anastasia Ascalone (RCC Tevere Remo), Maria Elena Zerboni (CC Saturnia) e Arianna Noseda (Fiamme Rosse). L’ammiraglia femminile azzurra è terza dietro Cina e Olanda, ma c’è comunque grande soddisfazione per le nove ragazze, che hanno avuto occasione di salire insieme per la prima volta in barca appena due giorni prima della gara, già in terra cinese.

Per sette barche sul podio, ce ne sono altrettante che pur giunte in finale, non riescono a cogliere un a medaglia. È quarto il due senza femminile della già citata Benvenuti con Irene Cravero (SC Esperia), che dopo un ottimo serrate arrivano a un palmo dalla Gran Bretagna terza, in una finale vinta dalla Cina sull’Olanda, anch’essa alla portata delle azzurre. Quarta piazza anche per il quattro senza femminile di Borriello, Noseda, Zerboni e Ascalone, e per l’otto maschile formato dai già citati Mattana, Ferrio, Timpanaro e dalla timoniera Cravero con Alessandro Gardino, Emilio Pappalettera (SC Armida), Riccardo Peretti (Gavirate), Lorenzo Gaione e Pietro Cangialosi (CUS Torino), in una finale dove le prime tre posizioni sono ben definite: oro Olanda, argento Germania, bronzo Cina. Il due senza di Gardino e Pappalettera è poi quinto in una finale vinta dall’Olanda per un soffio sulla Cina mentre terza termina la Moldavia, e lo stesso piazzamento lo ottengono nel doppio maschile capitan Gaione assieme a Cangialosi. In questa specialità, una delle più combattute e forse con la finale più spettacolare dell’intero lotto a Chengdu – primi quattro equipaggi racchiusi in 2.24 secondi – è oro per la Polonia davanti a Lituania e Cina, con la Germania quarta a 14 centesimi dal bronzo e gli azzurri quinti a loro volta ad appena 1.69 dal podio. Entrambi al sesto posto invece i due singoli, quello maschile di Peretti e quello femminile di Pedrola. Nel primo caso vince la Lituania su Cina e Azerbaijan, mentre nel secondo la sculler ceca la spunta su quella sudafricana e sulla cinese. Infine, nel singolo Pesi Leggeri maschile, Ernesto Rabatti (SC Limite), colpito da sindrome influenzale, viene ritirato prima del via odierno, e non disputa la finale B, valida per i posti dal settimo al dodicesimo.

Speciale WUG Chengdu