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Disputate le prime sei finali dell’Europeo Assoluto. L’Italia conquista tre medaglie

sabato 27 Maggio 2023

Disputate le prime sei finali dell’Europeo Assoluto. L’Italia conquista tre medaglie

Dalle finali odierne, le prime mentre domani ci sarà il secondo turno, arrivano per la nazionale del ditti Cattaneo tre medaglie: un oro del singolo PR1 maschile, l’argento dal doppio pesi leggeri maschile e il bronzo dal quattro di coppia maschile. I resoconti:

SINGOLO PR1 MASCHILE: con circa 40 colpi al minuto sono Italia e Ucraina a prendere il largo e fare il ritmo. Il Campione Europeo in carica però ha il piglio giusto per difendere il titolo contro avversari temibilissimi. Una condizione che permette a Perini, dopo trecento metri, di iniziare a dettare il ritmo di corsa agli avversari e al passaggio dei primi 500 metri ha già 3.03 di vantaggio sull’ucraino Polianski. Subito dopo allunga ancora e a metà gara Giacomo Perini ha messo luce tra lui e l’Ucraina con un distacco ai 1000 salito a 2.32. E’ fluido e composto l’azzurro che continua la sua corsa verso i 1500 metri allungando il distacco su Polianski al rilevamento a 3.47, mentre al terzo posto è saldamente la Germania. Il finale è tutto azzurro con Perini che allunga a va a vincere il titolo europeo, confermando quello dello scorso anno, davanti all’Ucraina, argento, e bronzo alla Germania. Una conferma che arriva per Giacomo Perini dopo un anno di lavoro e di attenzione alla preparazione che gli ha permesso di fissare anche il record del mondo della specialità, che già gli apparteneva col tempo di 8.55.21. Italia (Giacomo Perini-CC Aniene) 8.55.08, 2. Ucraina (Roman Polianskyi) 9.00.19, 3. Germania (Markus Klemp) 9.28.26, 4. Israele (Shmuel Daniel) 9.40.96, 5. Gran Bretagna (Russel Callum) 10.07.13, 6. Olanda (David Zeelenberg) 11.22.34.

DOPPIO PR3 MIX: una gara inizialmente in mano alla Gran Bretagna che, già nella prima parte, cerca di tenere a distanza Francia e Ucraina con l’Italia che al primo rilevamento è già pericolosamente in ritardo di 13.56 sulla formazione leader. Subito dopo la Francia va all’attacco dei britannici e a metà gara è al comando con la Gran Bretagna in ritardo di 79 centesimi, terza l’Ucraina e sesta l’Italia oramai troppo distante per poter sperare in un recupero. Al passaggio dei 1500 metri la Francia consolida ancora di più il distacco sulla seconda barca che al momento è l’Ucraina al termine di un attacco sferrato ai danni dei Sudditi di Sua Maestà. Il finale è passarella per i transalpini che vincono un Europeo cercato e fortemente voluto, argento per l’Ucraina e bronzo per la Gran Bretagna. L’Italia chiude l’Europeo al sesto posto. 1. Francia (Guylaine Marchand, Laurent Cadot) 7.35.81, 2. Ucraina (Dariia Kotyk, Staniuslav Samoliuk) 7.37.69, 3. Gran Bretagna (Annabel Caddick, Samuel Murray) 7.43,68, 4. Israele (Shay-Lee Mizrachi, Achiya Klein) 7.48.70, 5. Spagna (Veronica Rodriguez Pulido, Enrique Floriano Milan) 8.19.64, 6. Italia (Elisa Corda-SS Murcarolo, Luca Conti-CR Lago di Pusiano) 8.34.21.

QUATTRO DI COPPIA FEMMINILE: una partenza veloce pone le sei barche quasi sulla stessa linea nella primissima parte con l’Italia che con quarantadue colpi cerca di tenere il passo delle battistrada. Al rilevamento del primo intertempo è l’Olanda a tenere le fila del discorso che a suon di remi la pone al comando seguita dall’Ucraina e dalla Gran Bretagna nelle posizioni da podio con l’Italia sesta a 3.15 di ritardo. Ma le azzurre non ci stanno e vanno all’attacco delle avversarie e superano la Svizzera ponendosi al quinto posto a metà gara con l’Ucraina passata al comando dopo un attacco forsennato sferrato nei confronti dell’Olanda che passa seconda davanti alla Gran Bretagna. Ucraina sempre in testa con l’Italia che si è portata in quarta posizione ai 1500 metri dopo aver superato la Germania. Nella parte finale l’Ucraina alza il ritmo per contenere il ritorno serrato dell’Olanda che per 1.16 si deve contentare del secondo posto davanti alla Gran Bretagna. Ai piedi del podio la formazione azzurra che con generosità ha dato fondo a tutte le sue energie per tentare di risalire palata su palata di posizione. 1. Ucraina (Daryna Verkhogliad, Nataliya Dovgodko, Anastasiia Kozhenkova, Kateryna Dudchenko) 6.19.12, 2. Olanda (Martine Veldhuis, Lisa Scheenaard, Ilse Kolkman, Tessa Dullemans) 6.20.28, 3. Gran Bretagna (Lauren Henry, Hannah Scott, Georgina Megan Brayshaw, Lucy Glover) 6.22.13, 4. Italia (Valentina Iseppi-CC Aniene, Veronica Lisi, Laura Meriano, Stefania Gobbi-Carabinieri) 6.24.37, 5. Germania (Sarah Wibberenz, Pia Greiten, Frauke Hundeling, Tabea Schendekehl) 6.24.54, 6. Svizzera (Salome Ulrich, Fabienne Schweizer, Pascale Walker, Lisa Loetscher) 6.24.69.

QUATTRO DI COPPIA MASCHILE: Torna alla formazione originale il quadruplo azzurro con Luca Chiumento che, ristabilitosi, ha ripreso la posizione da titolare al posto di Simone Venier. Ed è la Polonia a fare il ritmo con all’Italia a spingere per superarla. Un lavorio di disturbo che permette all’Italia di transitare seconda ai primi 500 metri a soli 38 centesimi di distacco dalla barca polacca e con alle spalle quella olandese. Attacchi repentini prima dei 1000 metri che vedono le posizioni non cambiare con la Polonia che rintuzza gli attacchi italiani e con l’Olanda che dal terzo posto continua il suo pressing sull’Italia. La seconda parte di gara diventa fondamentale per la vittoria del titolo Continentale e quindi gli azzurri alzano il numero di colpi, ma la Polonia non sta a guardare e al passaggio dei 1500 metri è ancora la Polonia a transitare prima davanti agli azzurri. Sul finale è bagarre con la Polonia che mantiene il ritmo e l’Italia che subisce il ritorno olandese che per soli trentaquattro centesimi la sopravanza sul secondo gradino del podio. Polonia Campionessa Europea, argento all’Olanda e bronzo all’Italia. 1. Polonia (Dominik Czaja, Mateusz Biskup, Miroslaw Zietarski, Fabian Baranski) 5.40.24, 2. Olanda (Finn Florijn, Simon Van Dorp, Tone Wieten, Koen Metsemakers) 5.41.67, 3. Italia (Luca Chiumento, Andrea Panizza-Fiamme Gialle, Nicolò Carucci-Fiamme Oro, Giacomo Gentili-Fiamme Gialle) 5.42.01, 4. Gran Bretagna (Callum Dixon, George Bourne, Matthew Haywood, Thomas Barras) 5.44.10, 5. Romania (Mihai Chiruta, Constantin Adam, Ioan Prundeanu, Marian Enache) 5.47.48, 6. Ucraina (Mykola Kalashnyk, Dmytro Hula, Olexandr Nadtoka, Ivan Dovgodko) 5.47.70.

DOPPIO PESI LEGGERI MASCHILE: si annuncia una gara al cardiopalmo questa del doppio pesi leggeri maschile e i nostri azzurri non voglio mancare l’appuntamento con la storia di questo Europeo. Equipaggi che, staccatisi all’unisono dai blocchi di partenza, si presentano pressoché sulla stessa linea al passaggio dei primi 500 metri che vede però la Grecia prima seguita dalla Svizzera sei centesimi e dall’Italia a 29 centesimi. Gara non adatta ai deboli di cuore che di lì a poco registra il superamento della Grecia da parte della Svizzera con l’Italia terza ai 1000 metri pronta a sferrare la zampata che, ne siamo certi, è nelle loro corde. Prima dei 1500 metri la coppia elvetica prende il largo, ma l’Italia le sta alle calcagna e a 1500 metri, dopo aver superato la Grecia, è alle spalle elvetiche con due terzi di barca di ritardo. Sul finale la Svizzera aumenta il ritmo, ma la barca azzurra attacca a testa bassa e sul finale riduce il gap a 1.25 dalla Svizzera che comunque vince il titolo Continentale, argento per gli azzurri e bronzo per una Grecia che non ha mai perso il contatto con le battistrada. 1. Svizzera (Jan Schaeuble, Raphael Ahumada Ireland) 6.13.81, 2. Italia (Stefano Oppo-Carabinieri, Gabriel Soares-Marina Militare) 6.15.06, 3. Grecia (Petros Gkaidatzis, Antonios Papakonstantinou) 6.15.99, 4. Repubblica Ceca (Jiri Simanek, Miroslav Vrastil) 6.19.19, 5. Ucraina (Igor Khmara, Stanislav Kovalov) 6.20.80, 6. Irlanda (Hugh Moore, Fintan Mc Carthy) 6.22.31.

OTTO MASCHILE: buona la partenza dell’ammiraglia azzurra che inizia subito a duellare per mantenere il contatto con le battistrada. A fare il ritmo, infatti, la Gran Bretagna seguita a ruota dalla Romania e al rilevamento del primo intertempo l’Italia è quinta solo davanti alla Polonia. Una gara che vede a 1000 metri ancora la formazione britannica a fare il ritmo davanti a una coriacea Olanda, seconda, alla Romania, terza. Situazione immutata anche al passaggio dei 1500 metri con l’Italia sempre quinta. Il finale è incandescente con la Romania che va all’attacco britannico e supera l’Olanda. Ma la Romania tenta il colpaccio e solo il traguardo ferma la sua corsa chiudendo al secondo posto a soli cinque centesimi dalla Gran Bretagna che vince il titolo Europeo. Terzo posto per l’Olanda per 52 centesimi presi nell’ultima parte, quarta la Germania e quinta l’Italia. 1. Gran Bretagna (Rory Gibbs, Morgan Bolding, Jacob Dawson, Thomas Digby, Charles Elwes, Sholto Carnegie, James Rudkin, Thomas Ford, Henry Fieldman) 5.28.09, 2. Romania (Mihaita Tiganescu, Ciprian Tudosa, Florin Arteni, Mugurel Vasile Semciuc, Marius Cozmiuc, Sergiu Bejan, Stefan Berariu, Florin Lehaci, Adrian Munteanu) 5.28.14, 3. Olanda (Nicolas Van Sprang, Rik Rienks, Jan Van Der Bij, Ruben Knab, Sander De Graaf, Jacob Van De Kerkhof, Ralf Rienks, Mick Makker, Dieuwke Fetter) 5.28.61, 4. Germania (Olaf Roggensack, Jasper Angl, Max John, Torben Johannesen, Benedict Eggeling, Mattes Schoenherr, Wolf-Niclas Schroeder, Marc Kammann, Jonas Wiesen) 5.34.39, 5. Italia (Matteo Della Valle-Fiamme Oro, Alfonso Scalzone-Fiamme Gialle, Davide Verità-Marina Militare, Alessandro Bonamoneta-Fiamme Gialle, Giovanni Abagnale-Marina Militare, Jacopo Frigerio, Leonardo Pietra Caprina-Fiamme Gialle, Vincenzo Abbagnale-Marina Militare, Alessandra Faella-CUS Torino-Timoniere) 5.35.08, 6. Polonia (Adam Wozniak, Wojciech Szwarc, Przemyslaw Wanat, Damian Jozefowicz, Jerzy Kaczmarek, Piotr Juszczak, Mikolaj Januszewski, Oskar Streich, Tomasz Skurzynski) 5.39.50.

Speciale Europei Assoluti – Bled