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Alice a Torino per sognare (anche) le Olimpiadi

sabato 25 Febbraio 2023

Alice a Torino per sognare (anche) le Olimpiadi

Alice Gnatta, da pochi mesi è un’atleta della sezione canottaggio del CUS Torino. Dagli esordi nel 2014 alla Canottieri Lignano sotto la guida di Alessandro Lorenzon, passata poi agli ordini di Michele Brugnera, in quest’ultimo periodo ha deciso per il salto di qualità, scegliendo la strada che l’ha portata sulle acque del Po, cambiando casacca quindi, ed allenata da Mauro Tontodonati al Centro Universitario Sportivo di Torino. Un club, quello del capoluogo piemontese, che vede tesserate diverse atlete di altissimo livello, campionesse mondiali e finaliste olimpiche, un ambiente stimolante per sognare in grande.

Esplosa agonisticamente 2 anni fa con un bronzo europeo ed un argento mondiale U19 (precedute dalla finale mondiale U23 in doppio nel 2019), la lignanese Gnatta ha proseguito nel 2022 con la finale mondiale U23 in 4 di coppia ed il titolo italiano in singolo U23, ed ora fa parte del gruppo olimpico di stanza a Sabaudia che sta preparando la stagione assoluta.

Una scelta importante quella di passare al CUS Torino. Perchè lo hai fatto e come ti trovi?
In primis la possibilità che dà il Cus Torino di acquisire una borsa di studio, che mi è sembrata un’opportunità molto interessante perché rappresenta dei vantaggi anche dal punto di vista universitario, come la possibilità di spostare le date di certi esami o poterli dare online. Inoltre, spostandomi abbastanza lontano da casa avevo la possibilità di diventare più indipendente e responsabilizzarmi.

Quali cambiamenti negli allenamenti, nella tecnica di voga, nei rapporti con i tuoi nuovi compagni di società ed il tecnico?
Il rapporto con i miei compagni di squadra a Torino è buono e stimolante, posso confrontarmi spesso con altri ragazzi della mia categoria o di quella superiore, cosa che purtroppo a Lignano non riuscivo a fare essendo in pochi. Anche con l’allenatore il rapporto è buono e stiamo cercando di migliorare il più possibile e di eliminare i soliti errori tecnici che commetto e che mi venivano richiamati anche a Lignano.

Nel gruppo olimpico, del quale fai parte, in che formazioni state uscendo e quale quelle in cui ti sei trovata meglio?
Per quanto riguarda i raduni a Sabaudia, sono uscita per la maggior parte del tempo in singolo, ma a febbraio, dopo aver fatto il “matrix”, mi sono allenata in doppio.

Quali i tuoi obiettivi per la stagione?
Vorrei centrare i mondiali under 23 in doppio, ma non mi voglio sbilanciare troppo…

Da Lignano a Torino, pregi e difetti nel passaggio da una cittadina di provincia ad una metropoli…
Non è stato così tragico come pensavo. Certo, mi manca la calma di casa, la spiaggia e la mia famiglia a cui sono molto legata; una mancanza che cerco di compensare con chiamate o videochiamate interminabili. Devo però ammettere che a Torino ci sono tutte le comodità che una città può offrire come i mezzi pubblici, che a differenza di casa passano spessissimo o i supermercati aperti fino a tardi la sera che mi hanno semplificato l’ottimizzazione dei tempi.

A Torino, oltre a remare…?
Sono iscritta alla facoltà di Scienze dell’Educazione e mi sto trovando bene, anche se i raduni a Sabaudia mi portano via molto tempo e riuscire a conciliare studio e sport è diventato molto impegnativo e mi richiede veramente tanta organizzazione.

Maurizio Ustolin
Ufficio Stampa Federcanottaggio FVG