Focus sulle Società Remiere: il Circolo Lavoratori Terni
Focus sulle Società Remiere: il Circolo Lavoratori Terni
ROMA, 10 novembre 2020 – Oggi, grazie alla nostra “Rubrica”, facciamo tappa in Umbria per conoscere la Sezione Canottaggio del CLT Terni la quale è parte della Polisportiva costituitasi nel 1998. La Società Polisportiva Dilettantistica Circolo Lavoratori Terni S.r.l., che ha come unico Socio il Circolo Lavoratori e nella quale sono confluite le attività delle varie discipline sportive agonistiche, è la testimonianza del legame indissolubile che oggi, come ieri, c’è tra il Circolo Lavoratori Terni, gli Acciai Speciali Terni (AST) e la città di Terni stessa. Il Presidente del CLT è Giovanni Scordo il quale rappresenta anche la sezione canottaggio affiliatasi alla Federazione nel 2001. Le discipline sportive, attualmente praticate dalla Polisportiva CLT con una partecipazione complessiva di circa 1.200 atleti, sono undici e hanno l’obiettivo di offrire, in particolare ai giovani, occasioni di formazione e di socializzazione. La Polisportiva si occupa, quindi, di Calcio a cinque, Canottaggio, Cicloturistica, Ginnastica artistica, Lotta, Nuoto, Pallavolo, Pesca sportiva, Podistica, Tennis e Tiro a volo.
Tra gli atleti di maggior spicco che la Sezione Canottaggio annovera c’è Matteo Mulas che, con i colori del sodalizio ternano, ha vinto l’oro alle Universiadi 2015, l’argento e il bronzo, rispettivamente, ai mondiali pesi leggeri del 2018 e del 2013, due medaglie d’oro ai mondiali under 23 (2012 e 2013) e un argento nel 2014 e il titolo di campione europeo nel 2018. Insomma un palmares di tutto rispetto che ha contribuito alla crescita, negli anni, del sodalizio che ha la sede nautica sulla sponda del Lago di Piediluco. Entrando nel vivo del dialogo al Presidente Scordo chiediamo se questa nuova ondata d’infezione pandemica da Covid-19 aggraverà la situazione che probabilmente aveva creato già la prima ondata: “Una nuova urgenza sanitaria sottolinea i cambiamenti nei comportamenti sociali e nella pratica sportiva che già avevamo adottato precedentemente quando abbiamo realizzato numerosi interventi e predisposto specifiche Procedure e Linee Guida per la salvaguardia da Coronavirus dei tanti atleti e semplici frequentatori del Circolo Lavoratori Terni (CLT). In particolare seguendo le linee guida, per i nostri canottieri, forniteci dalla Federazione Canottaggio. Ora continueremo a mantenere un rigido protocollo in tutte le attive sportive e ad adottare le misure necessarie per prevenire il diffondersi del Covid-19”.
La sua squadra agonistica come sta vivendo questa seconda ondata di pandemia da covid-19 che prevede restrizioni sulle attività sociali? “La situazione ad oggi è leggermente diversa rispetto a quanto accaduto durante il primo lockdown: da marzo a giugno, infatti, i ragazzi sono stati costretti ad allenarsi a casa, ciascuno con il proprio remoergometro, cercando di portare avanti il programma di allenamento per una stagione che nessuno sapeva se sarebbe mai iniziata. C’è stata comunque una buona risposta, da parte dei tutti gli atleti, che hanno trovato nell’allenamento tra le mura di casa anche uno sfogo. Inoltre, evidenti sono stati gli strascichi sulla squadra giovanile, che ha subìto una notevole riduzione e che ha faticato a partire con i corsi estivi. In questa seconda ondata, invece, stanno continuando gli allenamenti con la squadra A, seppur con tutte le dovute attenzioni e limitazioni. Abbiamo avuto casi sia di quarantena e sia di positività, da parte di alcuni ragazzi e loro genitori. Per fortuna, ad oggi, senza alcuna complicazione. Chiaramente, tutto ciò, incide negativamente sull’inizio della preparazione invernale e pone molti interrogativi su come sarà la prossima stagione agonistica”.
Presidente, Lei ritiene che questa pandemia stia generando un certo cambiamento nelle nostre abitudini, in genere, e nei canottieri in particolare? “Ci siamo dovuti adeguare alle misure imposte dalle Autorità per salvaguardare la salute di tutti. Questo ha avuto riflessi anche sull’allenamento e sulla gestione dei ragazzi: ad esempio nell’utilizzo degli spogliatoi o dell’attrezzatura da palestra, così come dei mezzi di trasporto collettivi quali i pulmini societari. Tutti cambiamenti che hanno rivoluzionato la quotidianità del fare sport e che stanno richiedendo agli atleti e ai tecnici di adattarsi, ma tutti stanno rispondendo bene, con senso di responsabilità e immutata passione per lo sport che amano”. Come vede attualmente il futuro del canottaggio nella sua Regione e a livello nazionale? “A livello regionale, in Umbria oltre al CLT, ormai da anni vi è un’altra società che porta avanti l’attività con impegno, seppur in modalità e con obiettivi differenti, e non vedo all’orizzonte cambiamenti significativi. A livello nazionale il 2020 è stato un anno particolare, con scelte anche che hanno ridotto il calendario remiero nazionale e competizioni prevalentemente accorpate. Tutto ciò non ha sicuramente premiato gli atleti delle diverse categorie, impossibilitati a competere e ad essere pronti per più competizioni. Ci attenderà, lo speriamo tutti, un futuro migliore”.
Tra indoor rowing, coastal rowing e beach rowing il canottaggio pare stia cambiando pelle, lei ritiene che queste discipline possano contribuire alla crescita del canottaggio nazionale? “Possono contribuire alla crescita del canottaggio se riescono ad avvicinare l’utenza al nostro sport. Sono modalità sportive ludiche e, da questo punto di vista, possono svolgere una funzione importante di primo contatto con la disciplina. Ma il vero canottaggio è quello olimpico, sui 2.000 metri e con imbarcazioni olimpiche!”. Tra le categorie che vanno a formare i tesserati della Federazione, lei ritiene che la categoria master sia in continua crescita e se sì perché? “Anche i Master, laddove le strutture lo permettono, possono coinvolgere, in modo altrettanto ludico, l’utenza. La Canottieri CLT è comunque concentrata sulla squadra giovanile e agonistica”. Siamo alle ultime battute di un anno davvero da dimenticare, quale auspicio per il prossimo anno considerando tutto quello che è accaduto in questo 2020? “Lo sport insegna a cadere e a rialzarsi, ad affrontare periodi bui senza la paura di non farcela, insegna a credere nel domani e nell’allenamento mentale e fisico che ci permette di superare gli ostacoli che ci troviamo di fronte. Uno dei grandi insegnamenti dello sport è la resilienza, e mai come in questo periodo dobbiamo essere resilienti”.
Presidente Scordo, cosa significa oggi, e con le normative attuali, essere a capo di un sodalizio sportivo e, nella fattispecie, di una società remiera? “Il CLT, con oltre 10.000 soci e 1.200 sportivi che praticano 11 diverse discipline, richiede decisioni responsabili, nel rispetto delle norme vigenti e in continuo cambiamento in funzione dell’evolversi della situazione epidemiologica, una chiara e veloce comunicazione agli utenti e un costante aggiornamento della programmazione delle attività in considerazione dei diversi scenari possibili”. Nel concludere, come vede il futuro della Sezione Canottaggio del Circolo Lavoratori Terni? “Mi piace ricordare che da dicembre 2016, grazie ad un investimento di circa 100.000 euro dell’Acciai Speciali Terni, i tecnici e gli atleti del Canottaggio CLT hanno a disposizione spogliatoi, servizi igienici, una struttura per il rimessaggio barche, pontile d’attracco, in un area adiacente al Centro Remiero federale Paolo d’Aloja. Da allora sono aumentati i risultati di prestigio dei nostri canottieri giallo-blu, a conferma dell’importanza di strutture adeguate, unite a impegno, passione e professionalità. Sono certo che non sarà un periodo difficile come quello che stiamo vivendo ad offuscare i tratti di un progetto così virtuoso”.