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Focus sulle Società Remiere: il Centro Remiero Lago di Pusiano Sezione Canottaggio

sabato 29 Agosto 2020

Focus sulle Società Remiere: il Centro Remiero Lago di Pusiano Sezione Canottaggio


ROMA, 29 agosto 2020 – Rimaniamo in Lombardia, spostandoci sul lago di Pusiano, per parlare del Centro Remiero Lago di Pusiano, e della sua Sezione Canottaggio, nato nel 2014 grazie ad un progetto di ristrutturazione finanziato dai sette comuni rivieraschi (Pusiano, Cesana Brinza, Bosisio Parini, Rogeno, Merone, Erba, Euplio), dalla due Province Como e Lecco, dalla Comunità Montana, dal Parco Valle del Lambro, dal Parco Lago del Segrino, dall’Autorità di Bacino del Lago di Como e dalla Regione Lombardia. Il Centro Remiero è presieduto da Fabrizio Quaglino, nonché Presidente del Comitato Regionale FIC Lombardia, mentre la sua Sezione Canottaggio è diretta dal Presidente Alessandro Fioni. Un centro di alta specializzazione e preparazione olimpica di canottaggio che ha iniziato l’attività nel 2014 ed ha contribuito a forgiare numerosi atleti sia italiani che stranieri.


Le Società che si allenano sulle acque del lago sono tredici, socie del Centro Remiero Lago di Pusiano, e sono SC Moltrasio, SC Lario, CC Cernobbio, SC Carate Urio, SC Menaggio, Stella Laglio-sedile fisso, SC Tremezzina, SC Retica, US Bellagina, SC Lezzeno, SC Falco della Rupe Nesso, Plinio Torno-sedile fisso e Centro Remiero Lago Pusiano Sezione Canottaggio. Dopo questa presentazione, per inquadrare il contesto in cui si muove la Sezione Canottaggio del Centro Remiero, iniziamo a dialogare con il Presidente Alessandro Fioni al quale chiediamo quali strascichi ha lasciato il lockdown, se li ha lasciati, nella sua società? “Purtroppo i mesi di chiusura totale hanno penalizzato i gruppi di atleti più giovani (Allievi e Cadetti). Siamo riusciti a dare un remoergometro da utilizzare a casa ai più grandi sacrificando, nostro malgrado, i più giovani”.


Oramai si è tornati alla normalità e, anche se a fatica, si continua a lavorare e ad allenarsi attenendosi ai vari protocolli in vigore. Presidente, lei ritiene che il cambiamento in atto possa sedimentarsi nello sport in genere e nel canottaggio in particolare? “Sicuramente alcune abitudini portate dai nuovi protocolli potranno e dovranno essere mantenute a lungo e, forse, anche in modo permanente, questo potrebbe essere un aspetto positivo e di miglioramento. Il concetto di ‘porte chiuse’, soprattutto negli eventi, è l’aspetto che in questo periodo pesa di più e la speranza è che al più presto i nostri spazi tornino ad essere frequentati da tutte le persone”. Lei ritiene di poter ripristinare i programmi iniziali, bloccati dalla pandemia, e svilupparli ulteriormente? “Assolutamente sì poiché, se il Covid-19 non si ripresenterà in modo importante, il 2020/21 sarà una stagione di riconferma dei nostri programmi”.


La struttura del Centro Remiero Lago di Pusiano sta ospitando il raduno della nazionale under 23, questa vocazione di accoglienza è parte dei vostri progetti di crescita? “Il Centro Remiero ha, come sua mission, l’ospitalità dei Team nazionali e delle società di tutto il mondo. Questo è stato sin dalla sua nascita e sarà la sua attività principale anche in futuro”. Quanto è importante questo Centro Remiero per il canottaggio lombardo e italiano? “Io credo sia diventato, in questi cinque anni, un punto di riferimento importante sia a livello nazionale, insieme ai centri di allenamento storici, e sia come luogo per organizzare training camp e come location per gare di buon livello. L’obiettivo è comunque sempre quello di migliorare il nostro livello di qualità e di capienza”.


Presidente Fioni, in che maniera affronterà l’ultima parte della stagione remiera programmata da settembre a dicembre? “Sicuramente in maniera un po’ anomala. Quella che era la parte iniziale della normale stagione, diventa giocoforza la fase più importante con gli appuntamenti agonistici fondamentali. Quest’anno è così e ci adatteremo”. Secondo lei, per concludere, come si potrebbero aumentare i tesserati nei vari sodalizi e, conseguentemente, anche nella Federazione? “È una risposta molto difficile a cui rispondere, sono entrato nel mondo del canottaggio da pochi anni e proporre soluzioni sarebbe per me difficile. Il reclutamento nel canottaggio ha le stesse difficoltà di tutti gli altri sport, per fortuna il lago di Como, avendo una storia ultracentenaria, trasmette ancora molto fascino e tradizione e questo penso sia ancora l’aspetto fondamentale di questa zona geografica”.

Speciale “Focus sulle Società Remiere”