Il mondo di Khadija Alajdi El Idrissi, simbolo di integrazione, sulle pagine degli organi di informazione
Il mondo di Khadija Alajdi El Idrissi, simbolo di integrazione, sulle pagine degli organi di informazione
ROMA, 28 agosto 2018 – 18 anni ancora da compiere e già plurimedagliata in maglia azzurra – argento iridato ed europeo sul quattro senza Junior femminile quest’anno, bronzo mondiale nell’otto Junior femminile nel 2016 – Khadija Alajdi El Idrissi, alfiera del CUS Torino nonché capitano della squadra femminile Junior agli ultimi Mondiali di categoria a Racice e fresca qualificatasi per gli Youth Olympic Games di Buenos Aires, è il perfetto esempio di integrazione.
Se ne sono accorti diversi quotidiani cartacei e on line tra i quali anche il sito de La Repubblica che, questa mattina in home page pubblica una galleria fotografica di Khadi, come viene affettuosamente chiamata dai suoi amici nel mondo remiero, sottolineando quanto segue: “figlia del presidente della moschea di San Salvario a Torino, appare nelle immagini che raccontano un mondo in cui l’integrazione è già una realtà: nella sua squadra di canottaggio a sfoggiare la divisa azzurra con lo stemma tricolore c’è anche l’amica e atleta Haoni Jiang, di origini cinesi.
In queste foto, tratte dal suo profilo Facebook, Khadjia è con lei e con le altre compagne di squadra del Cus Torino, sia durante gli allenamenti sia in occasione della medaglia d’argento appena vinta ai mondiali junior nella Repubblica Ceca, e durante la vita di tutti i giorni, a Torino, sotto i portici di via Roma o sulle sponde dell’amato fiume Po”.
Un bel servizio, che mette in risalto non solo le doti di Khadija ma anche l’importanza della pratica sportiva quale fattore centrale per un giovane di origini straniere che deve integrarsi in un’altra società, in un momento difficile sotto questo punto di vista quale l’Italia sta attraversando nelle ultime settimane.