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Universiadi. L’argento del due senza targato Saturnia

mercoledì 20 Gennaio 2016

Universiadi. L’argento del due senza targato Saturnia

ROMA, 20 gennaio 2016 – L’imbarcazione targata Saturnia, con a bordo Federico Ustolin e Simone Ferrarese, è riuscita durante le Universiadi coreane a tagliare il traguardo in seconda posizione, mancando l’oro per meno di un secondo. Grande soddisfazione, quindi, per gli atleti della società triestina e per il loro allenatore Spartaco Barbo: “L’anno passato partivo da una situazione particolare – inizia Ustolin, che continua dicendo che – dopo il 2013 infatti avevo smesso con l’agonismo per dedicarmi all’Università, dovevo chiudere la triennale in ingegneria. Poi lo scorso inverno ho manifestato a Spartaco l’intenzione di provare a partecipare alle Universiadi coreane, sono tornato in corsa e alla fine posso dire che è andata bene”.

Stagione positiva anche per Simone Ferrarese, che dice: “Abbiamo chiuso al secondo posto, a mezzo secondo dai primi, e quel mezzo secondo, ferma restando la soddisfazione, un po’ brucia. Comunque la scorsa stagione complessivamente è andata bene, anche a livello nazionale mi sono preso le mie soddisfazioni, peccato solo per il Campionato in tipo regolamentare, nella gara dell’otto yole che ci tenevamo a vincere ma purtroppo, causa un problema tecnico a metà gara, non siamo riusciti a chiudere in testa”. Come vi è sembrato il livello degli avversari alle Universiadi? Federico: “Si tratta di una manifestazione importante e i partecipanti, in alcune specialità, erano veramente di alto livello: penso ai doppi lituani, maschile e femminile. In due senza ci siamo scontrati con gli ungheresi, che ci hanno battuto per pochissimo, i quali avevano partecipato alle Olimpiadi di Londra”.

Simone: “Alle Universiadi avevo già partecipato nel 2013 ed eravamo arrivati secondi in quattro senza. Lo scorso anno, invece, ho trovato il livello più alto. Mi aspettavo che sarebbe stata dura, speravo di migliorare il risultato di due anni prima o quantomeno di confermarlo. Alla fine siamo stati molto contenti di com’è andata, anche considerando che la barca l’abbiamo preparata in società in tre mesi. E l’aver fatto tutto in casa è stata una soddisfazione in più”. Qual è stato il vostro valore aggiunto? Simone: “Sicuramente la perseveranza in allenamento e l’affiatamento con Federico, che ha deciso di rimettersi in gioco proprio in vista di quest’impegno. Lui è una persona che ambisce sempre al massimo e per me è stato sicuramente uno stimolo in più. Con lui ci conosciamo bene sia dal punto di vista atletico e sia personale, c’è stima reciproca e quindi il feeling è stato buono da subito. Il lavoro che abbiamo portato avanti è stato finalizzato soprattutto al miglioramento della forma fisica” .

Federico: “Io e Simone siamo nella stessa società e ci conosciamo molto bene. Per me è un amico prima ancora che un compagno di barca e lo stimo molto sotto il profilo atletico. Con lui però non avevo mai partecipato a gare internazionali. Devo dire che mi sono trovato benissimo, l’ho trovato anche molto maturato e raggiungere l’argento con lui è stata sicuramente un’ulteriore soddisfazione”. Prospettive per la stagione 2016? Federico: “Per quello che mi riguarda ho già dichiarato pubblicamente che mi sarei ritirato. Queste Universiadi sono state l’ultimo impegno. Penso così di aver chiuso in bellezza”. Simone: “Per questa stagione non ho grandi aspettative a livello sportivo. Mi sto laureando in ingegneria, quindi per ora ho spostato le energie sullo studio. Mi sto comunque allenando e prenderò quello che arriva”. Chiudiamo coi ringraziamenti: Federico: “Colgo l’occasione per ringraziare la persona che più mi ha aiutato e sostenuto in questi anni, il mio allenatore Spartaco Barbo”. Simone: “Vorrei ringraziare il mio allenatore Spartaco, la mia famiglia e la mia ragazza che mi sostengono sempre”.