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Festival dei Giovani – Il canottaggio sorride: bentornato  Leonardo Massai!

sabato 6 Luglio 2013

Festival dei Giovani – Il canottaggio sorride: bentornato  Leonardo Massai!

RAVENNA, 06 luglio 2013 – 22 giugno 2012. A Leonardo Massai, 13 anni, figlio degli allenatori della Tevere Remo Marco Massai e Daniela Sanna e valente cadetto del club remiero romano, viene diagnosticata una leucemia linfoblastica acuta. Iniziano i cicli di chemioterapia, iniziano le battaglie, inizia una lunga rincorsa verso una speranza che non si sa quando, e se arriverà.

6 luglio 2013, un anno dopo. Leonardo Massai, 14 anni, nella sua personalissima battaglia è in netto vantaggio. E’ magro, ma sorridente, accanto a mamma Daniela, mentre tifa per il fratello Niccolò, 11 anni, in gara sul 7.20 al Festival dei Giovani. Il 15 marzo ha subito un trapianto di cellule staminali. Il donatore? Papà Marco. Anche grazie a questo, Leonardo è a Ravenna, a fare un tifo sfegatato per Niccolò.

“E’ bello e divertente essere qui, e anche rilassante” racconta Leonardo, con gli occhi nei quali si legge comunque una grande emozione nonostante siano nascosti dagli occhiali da sole. E tuo fratello? “L’ho visto bene” dice Leo, “ha chiuso bene dopo averci sentito ai 250 metri, perché con mamma eravamo li a vedere la gara e poi l’abbiamo seguita a corsa fino all’arrivo. Nicco se la cava”, dice Leo.
Gli manca il canottaggio, e si vede, si capisce. “Spero di tornare il prima possibile” specifica Leo, mentre mamma Daniela, con giusta prudenza, fa notare che questa è la prima uscita ufficiale dai tempi della malattia.

E Niccolò? Racconta la gara, dice che è partito male “perché non ero pronto, mi stavo sistemando e hanno dato il via. Certo che mi sono rifatto” sottolinea orgoglioso con la medaglia d’argento scintillante al collo, specificando che “dopo aver sentito mamma a 250 metri dall’arrivo ho lanciato lo sprint”.
Niccolò è al primo Festival dei Giovani, gli piace, anche se l’albergo è lontano dal campo di gara e fa troppo caldo. Leo, ma fare barca con Nicco un giorno? Tre anni di differenza, tra un po’ si può fare. “Sarebbe figo” dice Leo, sfoderando la risposta migliore che poteva tirare fuori.

I ragazzi vanno a bere qualcosa perché il caldo in effetti è impressionante. Mamma Daniela ci racconta a taccuino fermo un po’ la cronistoria, la fatica, la paura, la speranza, gli aiuti. Ci tiene a specificare che “Leo grazie alla tecnologia non è mai stato lasciato solo. Che gli amici del canottaggio e della scuola non lo hanno mai abbandonato. Che lui stesso ha tirato fuori un carattere impressionante, arrivando a studiare sia a casa che in ospedale, fino a sostenere con profitto gli esami di terza media: scritti a casa (10 al compito di matematica), orale a scuola, 9, promosso e tutti a casa. Che l’ospedale dove lo hanno avuto in cura, il Bambin Gesù di Roma, è stata la loro fortuna, grazie alle competenze del professor Franco Locatelli e della sua equipe”. Mamma Daniela dice che forse, da settembre, Leonardo potrebbe anche rimettersi ai remi.

Lo vogliamo rivedere tutti ai remi, Leo. E in doppio con Nicco. Sarebbe figo, no?


Niccolò Bagnoli

Nella foto, da sx, Leonardo Massai, mamma Daniela Sanna, Niccolò Massai