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Andrea Coppola: “Avanti con la qualità del lavoro e con l’entusiasmo”

mercoledì 2 Gennaio 2013

Andrea Coppola: “Avanti con la qualità del lavoro e con l’entusiasmo”

ROMA, 02 gennaio 2013 L’uomo del dialogo, l’uomo di campo, l’uomo delle motivazioni. Sono le qualità che tutti riconoscono ad Andrea Coppola, tecnico campano che ritorna a collaborare con la Nazionale in qualità di caposettore della punta Senior. Ancora sotto la direzione tecnica di Giuseppe La Mura, come nel periodo intercorso tra il 1993 e l’Olimpiade di Sydney 2000. Due successi iridati nel quattro senza, con le inarrestabili cavalcate di Carlo Mornati, Raffaello Leonardo, Riccardo Dei Rossi e Valter Molea a Indianapolis 1994 e Tampere 1995. L’argento a Sydney 2000 (Mornati, Carboncini, Dei Rossi, Molea), a 37 centesimi dalla barca di Sir Redgrave. Poi, nel biennio 2007-2008, l’esperienza da Direttore Tecnico: un treno preso in corsa dopo i Mondiali di Eton e condotto a Pechino 2008, l’ultima avventura azzurra conclusa con l’argento del quattro di coppia di Agamennoni, Venier, Galtarossa e Raineri.

Il dottor La Mura ed un rapporto di stima ed amicizia lungo oltre 40 anni. “Da atleti, siamo stati compagni di società al CN Stabia: lui faceva il singolo ed io il due con. Nel biennio 1969-1970, il nostro tecnico è stato Aldo Calì e poi, per un anno, Bruno Zingone. Nel 1972, fu La Mura a prender in mano la guida tecnica del nostro Circolo. Ricordo bene il suo primo giorno da coach, anche se sono passati quarant’anni. Ci radunò e disse che la sua idea era quella di introdurre l’allenamento alla mattina presto, prima delle 6, per poter sfruttare le migliori condizioni del mare per i lavori lunghi. Ci chiese cosa ne pensavamo e noi ritenemmo impraticabile questa soluzione, soprattutto chi doveva essere a scuola alle 8… La Mura? Assicurò a tutti che l’allenamento sarebbe terminato nei tempi giusti per consentire a tutti di affrontare i successivi impegni della giornata. Noi continuammo a lamentarci ma non ci fu verso. ‘Non lo volete capire? Vi dico che funziona così, fidatevi’. Ci fidammo, nessuno si pentì”.

Primi anni Settanta, Coppola vincerà il titolo italiano nel 1977 assieme a un giovanissimo Giuseppe Abbagnale. “Il giovane La Mura sperimentò le sue tecniche e metodologie su di noi e sui nostri compagni di squadra. Trentacinque anni fa, sempre a Piediluco, io e l’attuale Presidente federale vincemmo i titoli italiani Senior B ed assoluto. Guardavamo lontano insieme al nostro allenatore. L’obiettivo era andare alle Olimpiadi di Mosca 1980. Io, contemporaneamente, ero già insegnante di Educazione Fisica, anche se a tempo determinato, vice di Aldo Calì alla Canottieri Napoli e avevo appena terminato di assolvere gli obblighi di leva al Centro Sportivo della Marina Militare a Sabaudia”.

Andrea Coppola con la moglie Anna Ciavolino.jpgGiocoforza, a causa dei molteplici impegni, il sogno olimpico dell’atleta Coppola svanì, ma arrivò la prima conquista fuor d’acqua: il cuore della moglie Anna, con il matrimonio celebrato nel giugno 1978. Tra le nascite dei figli Ruggiero (1979) ed Antonio (1981), la chiamata del CN Posillipo. “In venticinque anni, i miei atleti hanno vinto 115 titoli italiani ma quel che mi preme evidenziare è la grande competitività rivolta verso i più ambiziosi traguardi di livello internazionale. Dagli inizi della mia avventura al Posillipo, ho pensato alla possibilità di portare equipaggi societari al Mondiale o, magari, un po’ più in su. Nel 1984 Aiese e Romano si classificarono quinti alle Olimpiadi di Los Angeles. Due vogatori Pesi Leggeri, entrambi motivati a coronare il sogno olimpico tra i Senior in quanto la loro categoria non era inclusa all’interno del programma olimpico. Nel 1982 vinsero il quattro senza PL, nel 1983 furono terzi nell’otto PL. La Federazione li selezionò dopo aver sfiorato il podio a Lucerna perché, nel due senza, non c’erano due atleti più forti di loro”. Aiese e Romano, sotto la guida tecnica di Andrea Coppola, seguirono il programma d’allenamento del dottor La Mura. “Conservo ancora l’agenda del 1980 con gli esercizi di allora. Dal confronto del mio due con Gaeta-Caropreso con gli Abbagnale nacque appunto l’idea di formare equipaggi molto validi per puntare al Mondiale: i fratelloni vinsero il loro primo Mondiale a Monaco 1981, vincevano sempre contro Renato e Sergio ma a volte di stretta misura e, quindi, ebbi la consapevolezza che anche i miei atleti avrebbero potuto dire la loro in ambito internazionale se si fossero allenati con la stessa determinazione. Il programma La Mura? Porta l’atleta a esprimere il massimo delle potenzialità: se al momento di iniziare l’attività d’alto livello non ha ancora la giusta qualità, può senz’altro crescere e diventare protagonista”.

Andrea Coppola ha rafforzato questa convinzione lavorando a stretto contatto con La Mura sino alle Olimpiadi di Sydney. “Abbiamo costruito due senza e quattro senza di grande valore, vincendo medaglie e titoli mondiali e sfiorando l’oro in Australia gareggiando alla pari con la barca del leggendario Redgrave. Allora c’erano continui scambi di vedute e opinioni, una forte collaborazione tra capisettore con il DT garante del nostro lavoro. Un esempio? L’otto di Sydney, costruito con vogatori di coppia (Corona, Berra, Ghezzi n.d.r.) innestati in una barca che si classificò al quarto posto”.

L’esperienza da Direttore Tecnico, importante per il bagaglio d’esperienza del Coppola allenatore. “Non sono riuscito a coronare l’obiettivo di vincere due medaglie: ne è arrivata una bellissima, andrea coppola con il due senzal’argento del quattro di coppia, e siamo andati vicini alla seconda con il quarto posto del doppio Pesi Leggeri. Non era comunque semplice riuscire a trasmettere il mio modo di intendere il canottaggio in meno di due anni. Non era possibile compiere rivoluzioni, ma è stato importante ricreare un bel gruppo, unito e coeso, che ricominciò a credere nella funzione del Centro Nazionale e che alla fine mi ringraziò per l’impegno profuso insieme ai miei collaboratori”

Anche al RYC Savoia, dopo una breve e positiva parentesi all’Ilva Bagnoli, Coppola ha operato in funzione della formazione di un gruppo di atleti con fame di successo. Tra le vittorie più recenti, la Coppa Lysistrata ed il titolo italiano nel singolo Senior di Matteo Castaldo. “L’allenatore serve soprattutto nei momenti di sconforto, quando l’atleta non riesce a completare gli allenamenti. Caricare, motivare… Deve esserci un confronto continuo tra i ragazzi che devono ricominciare a credere soprattutto nella qualità dell’allenamento. Ci vogliono punti di riferimento ed ogni giorno ragionare insieme sui riscontri di eventuali miglioramenti. In quei 6-7 minuti di gara. In sintesi: qualità del lavoro, entusiasmo e tanta volontà”.

Ecco la situazione attuale della punta Senior, con lo sguardo già diretto al futuro. “Dobbiamo prendere i migliori risultati: un quarto posto all’Olimpiade di Londra 2012 con il due senza di Mornati e Carboncini, ottenuto con atleti che spero vorranno riprendere un nuovo cammino. Poi intendo anche recuperare atleti che non hanno fatto parte del progetto del precedente quadriennio. Ci sono tanti buoni giovani reduci dai Mondiali Under 23 e Junior da poter inserire e qui mi ricollego al pensiero del mio collega Franco Cattaneo. I giovani: il loro obiettivo deve esser quello di togliere il posto ai veterani. Per far ciò devono allenarsi nel modo giusto credendo nella bontà del lavoro svolto in Società, con le quali ci sarà un’importante collaborazione per l’attuazione del nostro programma, e durante i raduni. Poi voglio pure aggiungere che i risultati di una Nazionale sono sempre dell’intero gruppo, non solo di un settore. Ci si allena, si suda, si soffre e gioisce insieme. La vittoria di un equipaggio costituirà lo stimolo per tutti gli altri nella stagione successiva”.

Nelle immagini: Andrea Coppola con il 4 di coppia argento a Pechino 2008; Coppola al lavoro su un’imbarcazione; Coppola con la moglie Anna; Coppola mentre segue con il cannocchiale una regata di Coppa del Mondo a Monaco di Baviera 2008; il quattro senza argento a Sydney 2000; Coppola con Lello Leonardo e Giuseppe De Vita a Pechino 2008.
 

IL PROFILO DI ANDREA COPPOLA

Nato a Castellammare di Stabia (NA) il 4 gennaio 1952, sposato con Anna e padre di Ruggiero e Antonio. E’ professore di Educazione Fisica nella locale Scuola Media. Ha iniziato a fare canottaggio alla fine degli Anni Sessanta, presso il Circolo Nautico Stabia il cui allenatore era allora il dottor Giuseppe La Mura. Da atleta, ha conquistato un terzo posto nel Pentagonale Internazionale Juniores di Castel Gandolfo ed il titolo italiano nel 2 con assieme a Giuseppe Abbagnale nel 1977. Nel 1975 ha iniziato la carriera di tecnico alla Canottieri Napoli, collaborando con Aldo Calì, e dal 1980 al 2006 ha guidato il Posillipo conquistando ben 115 titoli italiani in varie categorie e specialità. Numerosi suoi atleti hanno vestito la maglia azzurra raggiungendo titoli iridati e piazzamenti d’onore. Preparati da Coppola, il Posillipo ha avuto spesso equipaggi societari in competizioni mondiali. Dal 1993 al 2000 Andrea Coppola è stato responsabile della punta Senior (con il DT La Mura) conquistando due vittorie iridate ed un argento olimpico (Sydney 2000) nel 4 senza. Dal settembre 2006 al dicembre 2008 è stato Direttore Tecnico della FIC, esperienza caratterizzata dall’argento vinto dal 4 di coppia a Pechino 2008. Dal dicembre 2012 caposettore della punta Senior.