Napolitano al Villaggio, abbraccio tricolore con la squadra azzurra
Napolitano al Villaggio, abbraccio tricolore con la squadra azzurra
LONDRA, 27 luglio 2012 – Una forte emozione tricolore. Orgoglio e senso d’appartenenza, un mix inebriante in una giornata da incorniciare, incoraggiante preludio di un’avventura ancora da scrivere. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha reso omaggio alla squadra azzurra al Villaggio Olimpico di Londra. Nel tardo pomeriggio si è presentato nella dimora degli atleti, il cuore delle Olimpiadi, a 24 ore dalla Cerimonia che aprirà la XXX edizione dei Giochi. “Pacta servanda sunt”, i patti si rispettano, mutuando dal latino la frase carica di significati da dire agli atleti nell’incipit del suo discorso, non celando il dolore per il lutto che l’aveva colpito in giornata, la tragica scomparsa di Loris D’Ambrosio, consigliere giuridico del Quirinale. E’ stato il Presidente Petrucci a fare gli onori di casa, prendendo la parole e destinandogli poche frasi, dritte e cariche di sincere verità. “Le siamo come sempre grati per la sua vicinanza, apprezziamo questo suo ennesimo gesto nei confronti del mondo dello sport, anche in questa giornata di grande tristezza. Le facciamo le condoglianze, e le estendiamo alla famiglia D’Ambrosio. Lei, oggi più che mai, è l’alfiere dei nostri valori incrollabili. Sono emozionato, posso solo dirle grazie”.
Il Presidente della Repubblica ha ringraziato a modo suo. Con un messaggio carico di sincera enfasi e di grande amore per lo sport italiano. “Ci tenevo molto a questo appuntamento, non sarei mai potuto mancare, perché so quanto valore gli date e quanto ne ha per il Paese. Sono stato tentato di non salire sull’aereo dopo quello che era successo ma l’ho fatto per voi. Mi date un motivo di grande serenità. Noi come popolo tendiamo ad avere poca autostima in molte circostanze, non dando adeguato risalto ai nostri valori. Siamo poco consapevoli, invece vi dico: abbiate fiducia nei vostri mezzi, in voi stessi. Il successo delle Olimpiadi può farci sentire un Paese importante, degno di grandi traguardi. Vedo tante donne, è un segno del progresso culturale di cui andare fieri. Vi vedo sereni, dimorate in un luogo molto bello, avete maglie che mi piacciono molto, come la bandiera che ci rappresenta. Ora vi passo il testimone. Ho iniziato nel 2006 celebrando la Nazionale di calcio Campione del Mondo, sono stato a Euro 2012 e oggi sono felice di starvi accanto. Abbraccio Petrucci ma è come se abbracciassi tutti voi. Best wishes, ragazzi”, chiude commosso in inglese, tra gli applausi dei circa 200 azzurri presenti, tra atleti e officials. Quindi le scuse alla squadra. “Non sarò con voi a cena, non voglio tediarvi con la mia tristezza in questo momento di concentrazione ed emozione”. Infine la consegna della torcia olimpica di Londra 2012: a consegnargliela Valentina Vezzali, tra poco meno di 24 ore portabandiera azzurra, lei che al Quirinale, lo scorso 22 giugno aveva ricevuto il tricolore proprio da Napolitano. Un simbolico passaggio di simboli, nel segno dell’amore del Paese. Il saluto con John Elkann, accompagnato dalla signora Lavinia, e poi il veloce scambio di battute con Tempesti (Pallanuoto), Gwend e Quintavalle (Judo) hanno fatto calare il sipario sul magico pomeriggio al Villaggio Olimpico di Londra 2012. L’Italia è pronta per i Giochi.