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Dall’altra parte della giostra: Bruno Mascarenhas

martedì 23 Agosto 2011

Dall’altra parte della giostra: Bruno Mascarenhas

ROMA, 23 agosto 2011 – Una medaglia olimpica (bronzo ad Atene 2004 nel quattro senza pesi leggeri), tre titoli mondiali, due Europei, un argento e quattro bronzi ai Mondiali. Un libro sulla sua storia, “Cinque Cerchi Olimpici: un sogno possibile”, uscito nel 2010. Bruno Mascarenhas, il portoghese con il “core de Roma”, appende ufficialmente i remi al chiodo.

Una scelta ponderata e serena. “A maggio ho fatto dei controlli medici che hanno rilevato una variazione del mio stato di salute. Venti giorni prima di Lake Karapiro mi hanno ricoverato d urgenza all’ospedale di Terni per febbre altissima: i valori clinici erano anormali ma fortunatamente, dopo qualche giorno di antibiotici endovena, la febbre si è abbassata e sono ritornato in barca per terminare la fase preparatoria del raduno e gareggiare al Mondiale  Ultimamente ho pensato molto alla salute e alla famiglia, quindi la mia è una decisione presa con consapevolezza”

Non rimarrà lontano dai campi di regata, anzi. “Sarò il nuovo direttore della sezione Canottaggio al Canottieri Roma, circolo di grande lustro della Capitale e resterò quindi al servizio della mia grande passione perché il canottaggio è e sarà sempre dentro di me”. Sempre a proposito del ritiro, Bruno riflette ad alta voce e parla di forza di volontà. “Io penso che per ognuno di noi atleti è solitamente un dolore, un dispiacere, smettere di remare ad alto livello. Parlo di uno sport nato come hobby, diventato poi un amore. Credo profondamente che gli atleti abbiano capacità diverse dalla gente comune: sono portati alla concentrazione, alla distribuzione delle forze in maniera omogenea, alla coordinazione fisica e mentale e sono abituati a sopportare altissimi livelli di stress. Tutte queste qualità si possono utilizzare in altri settori”.

Mascarenhas inizia a vogare nel 1994 proprio col Circolo Canottieri Roma. Viene chiamato nel 1999 dal suo paese d’origine per rappresentarlo al Mondiale Juniores. E’ lui a firmare, nella specialità del doppio, il primo oro mondiale nel canottaggio per il Portogallo. Viene eletto miglior atleta del paese e insignito con la medaglia d’onore della repubblica.

Prende poi la nazionalità Italiana e subito il DT La Mura lo inserisce nel quattro senza azzurro. Vengono così medaglie ai Mondiali e successi in Coppa del Mondo, un quadriennio di soddisfazioni condiviso con Salvatore Amitrano, Catello Amarante e Lorenzo Bertini culminato nel bronzo di Atene (la prima nella storia azzurra in questa specialità) e nella nomina a Cavaliere della Repubblica. Due bronzi (Gifu 2005 e Monaco 2007), la delusione di Pechino (settimo posto) prima di guidare l’otto pesi leggeri al successo di Poznan 2009 e al bronzo in Nuova Zelanda. E’ testimone dell’Adisag (Associazione Disagio Giovanile).

In vista delle qualificazioni olimpiche di Bled, lancia un messaggio ai compagni di squadra. “A loro il più grande in bocca al lupo. li seguirò sempre”. Buona seconda vita, Bruno. “Mi rivedrete spesso, dall’altra parte della giostra però…”.

Nelle immagini: Bruno Mascarenhas sul podio dell’otto ai Mondiali 2010; con il quattro senza leggero medaglia di bronzo ad Atene 2004; con Nicola Moriconi alla World Under 23 Regatta di Genova 2002; l’oro con l’otto a Poznan 2009.